Quattro

90 10 62
                                    

Tzuyu, da quando si era diplomata, era solita trascorrere la mattina in pigiama a giocare ai videogiochi, attività che la teneva occupata anche di notte e che non la stancava mai.

Il vantaggio di vivere con sua sorella e Nayeon era quello di avere tutta la libertà di cui aveva bisogno, dato che entrambe avevano sempre delle cose da fare. Avere la possibilità di stare in solitudine ogni qualvolta ne avesse bisogno era come il paradiso per la ragazzina, la quale, come ogni giorno, aveva un sorriso birichino stampato in faccia.

"Ben ti sta, coglione" disse al giocatore che aveva appena eliminato "non sai fare di meglio? Scommetto che potrei batterti anche se giocassi con le mani legate e una benda sugli occhi"

Chi la conosceva bene sapeva benissimo quanto il suo aspetto angelico non coincidesse col suo carattere ribelle e dispettoso, ma c'era una cerchia ancora più ristretta di persone che avevano avuto modo di conoscere la sua parte matura e tranquilla.

Tra queste vi era proprio Dahyun, la quale la distrasse dallo schermo della tv dopo aver suonato il campanello di casa "ti va di stare un po' insieme? Ho preso la colazione"

"Sai che non devi chiedere, accomodati mentre vado a cambiarmi"

"Non c'è bisogno che tu lo faccia, non mi infastidisce vederti in pigiama" si stava passando le mani nei capelli che avevano assunto una particolare sfumatura di grigio, infastidita a causa dei nodi che impedivano alle sue dita di percorrerne la lunghezza.

"Allora vieni con me e prendi uno dei miei pigiami, mi sembra di essere una paziente durante l'orario di visite" la tirò senza aspettare una risposta, appioppandole un pigiama con i gattini al quale aveva abbinato anche i calzini.

Dopo quegli attimi frenetici e mentalmente stancanti si erano messe sedute in sala da pranzo per godersi la colazione, il tutto in silenzio come al loro solito. Non che non avessero degli argomenti di discussione, semplicemente preferivano tacere durante i pasti.

Tzuyu approfittò di quel tempo prezioso per osservare la sua migliore amica "mi sembri parecchio giù di morale, c'è qualcosa che devi dirmi?"

"È solo una tua impressione, sto benissimo"

"Adesso ripetilo senza guardarmi con quegli occhi da cagnolino bastonato. Ti crederò soltanto in quel caso"

Il sospiro che sfuggì dalle labbra di Dahyun fu lungo e carico di frustrazione "è a causa di Sharon, ma non sono venuta qui per lamentarmi e sfogarmi. Sono qui perché volevo trascorrere qualche ora insieme a te, dato che solo tu riesci a farmi divertire nonostante tutto"

La ragazza più alta si prese la libertà di abbracciarla, stringendo forte ma senza farle male "sai che non ti obbligherei mai a parlare se non ne hai voglia, però gradirei che ricordassi che, in quanto tua migliore amica, sono sempre pronta a consolarti nei momenti di sconforto. Non dimentichiamo tutte le volte che mi sei rimasta accanto quando i miei genitori se ne sono andati"

"Tzu, non si possono paragonare le due cose e lo sai benissimo" era ancora dispiaciuta per quello che le due sorelle avevano dovuto passare a causa dei signori Chou, proprio per quel motivo si aggrappò con più forza a lei "e so di poter contare su di te, ma per una volta vorrei che ci divertissimo entrambe perché lo meritiamo"

"Va bene, vuol dire che dovrò armarmi di molta pazienza ed insegnarti a giocare ai videogiochi. Fidati di me: non c'è niente di meglio di uno sparatutto per scacciare la frustrazione" le fece l'occhiolino, alzandosi per prendere il controller della sua amata PlayStation e facendo il possibile per far memorizzare i tasti alla più bassa "è piuttosto semplice quando ci prendi la mano, facciamo qualche tentativo per vedere come te la cavi"

Flow Like WavesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora