Flow Like Waves

Diciannove

La voglia di Jihyo di interagire con qualcuno che non fosse la sua tv era di parecchio sotto lo zero e a sottolinearlo era stato il rumore prodotto dalle sue ciabatte che sfregavano contro il pavimento. Nonostante ciò non le piaceva far attendere le persone fuori dalla porta del suo piccolo e accogliente appartamento, così si era affrettata ad aprire.

Il suo cuore fece innumerevoli capriole, accompagnate da delle acrobazie di cui non conosceva neppure i nomi, nel vedere l'invasore di tutti i suoi pensieri.

Nayeon aveva comprato la pizza, con l'intenzione di pranzare assieme a lei e risolvere tutte le cose lasciate in sospeso "posso entrare?"

"C'è qualche tua ex al seguito? Perché in quel caso preferirei non mangiare affatto" aveva parlato con un tono di voce distaccato, sembrando anche quasi sarcastica.

"Jih, per favore" il modo in cui l'aveva guardata trasmetteva una profonda tristezza "possiamo almeno parlare? Se non te la senti di pranzare con me ti ruberò soltanto pochi minuti"

"Va bene, però non ho niente da bere a parte l'acqua" si fece da parte per farla entrare, seguendola in cucina dopo aver richiuso la porta d'ingresso.

Il silenzio che aveva preso possesso di loro stava opprimendo il petto di entrambe, ma nessuna delle due sentiva di avere abbastanza coraggio da dare inizio alla conversazione che avrebbe potuto mettere fine alla loro amicizia.

Avevano quasi finito di mangiare quando Nayeon si era decisa a far uscire la voce "come stai?"

"Sto bene"

"Stai dicendo la verità o è soltanto un modo per farmi stare zitta?"

Jihyo riuscì a radunare tutto il suo coraggio per guardarla negli occhi "cosa vorresti sentirti dire?"

"Niente in particolare, vorrei soltanto sapere che stai bene e parlare di quello che è successo quella sera" si era sporta in avanti per prenderle la mano, rassegnandosi a dover stringere soltanto l'aria "tanto per cominciare volevo scusarmi al posto di Sally, le ho fatto una sfuriata incredibile e spero abbia capito la gravità delle sue azioni"

"Non devi essere tu a scusarti se sono gli altri a comportarsi male, specialmente se stiamo parlando della tua ex"

"Il fatto è che mi viene naturale, è anche per questo che mi sono lasciata prendere dalla rabbia e le ho detto tutto quello che pensavo"

La mora aveva smesso di mangiare, lasciando un paio di fette di pizza abbandonate nel piatto "ti comporti ancora come se fossi la sua ragazza, ma a questo punto immagino tu non te ne sia accorta"

Lo sguardo di Nayeon trasmetteva uno stupore genuino "dici sul serio? Eppure mi sono impegnata per mantenere il dovuto distacco"

"Non le hai mai detto di smettere di parlare di voi due, dandole man forte nei suoi racconti e permettendole persino di tenerti la mano. In più, anche se questo non è da colpevolizzare, hai sentito l'urgenza di scusarti con me per le cose che è stata lei a fare" si era alzata dalla sedia per sgranchirsi le gambe, le quali in quel momento sembravano pesanti come macigni "apprezzo davvero il tuo tentativo di farmi sentire meglio, ma così facendo mi stai soltanto sbattendo la verità in faccia"

"Se pensi che sia ancora innamorata di Sally ti sbagli di grosso e non ho alcun problema a ripeterlo all'infinito" anche lei si era messa in piedi, mantenendo comunque una debita distanza dall'altra ragazza "e se credi che voglia tornare da lei per riprendere le abitudini che ho dovuto eliminare devo dirti nuovamente che stai sbagliando"

"Allora dimmi cosa c'è che ti blocca e smetterò subito di pensare entrambe le cose"

Era cominciata una battaglia di sguardi da parte di entrambe: una voleva delle risposte, l'altra non sapeva cosa dire. La confusione regnava sovrana a causa del miscuglio di sentimenti che si stavano scambiando attraverso gli occhi, eppure Jihyo non riusciva a trovare quello che stava cercando.