Jungkook sospirò esasperato passandosi stancamente una mano sul viso.
Taehyung l'avrebbe sul serio fatto impazzire prima o poi.
Il telefono del suo segretario personale suonò a vuoto un paio di volte prima che il castano rispondesse esitante con la sua voce sempre dannatamente profonda "Sì, Mr. Jeon?"
"Nel mio ufficio Kim, ora."
Sapeva di comportarsi spesso come uno stronzo coi suoi sottoposti e con il ragazzo che lavorava per lui come segretario da poco più di quattro mesi, lo era anche più del solito. Eppure non ne poteva fare a meno, visto chi si trovava di fronte.
Quando lo sentì entrare silenziosamente nel suo ufficio e richiudersi la porta alle spalle neppure si voltò "Kim mi spiegheresti gentilmente perché diamine il discorso per l'apertura del nuovo hotel non è ancora sulla mia scrivania a due giorni dall'inaugurazione?"
Sentì chiaramente l'altro trattenere per un attimo il respiro "I-io non..."
"Non balbettare Kim! Sai che è una cosa che mi manda in bestia." Disse freddamente mentre si voltava a guardarlo finalmente in faccia. Aggirò lentamente la grande scrivania in vetro e acciaio per pararglisi davanti con fare intimidatorio.
La scarsa luce che proveniva dalla lampada sul tavolo non era sufficiente a scacciare del tutto la semioscurità che entrava dall'enorme vetrata alle sue spalle e che dava sul centro illuminato dai grattaceli di Seoul.
Di conseguenza, data la penombra, il volto bellissimo del suo segretario risultava più delicato di quanto in realtà fosse.
Taehyung era bello nel vero senso della parola, con lineamenti che sembravano dipinti da una mano divina, bello ma non in modo particolarmente delicato.
Era virile ed etereo allo stesso tempo.
Jungkook cercò di non farsi distrarre dalle labbra perfettamente disegnate di Taehyung, dalla mascella cesellata e da quel collo muscoloso. Per fortuna che il castano aveva gli occhi bassi o non sarebbe riuscito a rimanere distaccato a lungo. Quegli occhi color nocciola caldo li sognava ormai anche di notte e, ad una distanza tanto ravvicinata, non sarebbero stati salutari per il suo benessere mentale. Né per i suoi ormoni, visto che lo eccitava da morire.
"Mr. Kim perché il discorso non è ancora sulla mia scrivania? Avrebbe dovuto essere pronto da giorni e invece nemmeno stasera me l'hai presentato. Lo sai, sì, che va revisionato da me prima di essere approvato?"
Taehyung proprio non riusciva ad alzare lo sguardo e vedere la delusione, l'ennesima, negli occhi del suo titolare.
Non sapeva il perché ma Mr. Jeon non era mai soddisfatto del lavoro che faceva per lui.
Aveva lavorato per due anni presso un'altra azienda svolgendo la stessa mansione e il suo titolare lo aveva sempre lodato per le capacità ed impegno.
Si era poi trasferito a Seoul e aveva subito trovato lavoro, anche grazie alle ottime referenze, presso la Jeon & Park Corp. come segretario personale di uno dei due fondatori.
Ne era stato felice davvero all'inizio ma più il tempo trascorreva e più sembrava che non facesse mai le cose in un modo del tutto soddisfacente per Mr. Jeon, benché svolgesse sempre i suoi compiti con cura, dedizione e rapidità.
Se sbagliava una seppur minima cosa sembrava una maledetta catastrofe ogni singola volta.
Se lavorava bene era solo il suo dovere. E a volte, anche se aveva fatto tutto correttamente, l'uomo sembrava comunque in qualche modo infastidito o anche solo contrariato da lui.

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The Office
FanfictionCeo Jeon x Secretary Kim Quali saranno le conseguenze per Taehyung se il suo capo dovesse arrabbiarsi con lui? Short KookV @_@ CONTIENE SCENE DI SESSO !!**SE SIETE SENSIBILI O NON VI PIACE ANDATE OLTRE**!!