Essere diversi

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Sai cosa ho sempre trovato strano?
Il fatto che le persone cerchino in qualunque modo di somigliarsi, ma che la loro attenzione, infondo, sia catturata sempre dai bizzarri, da quelli che vengono chiamati "diversi"; da Van Gogh che mangiava il colore giallo dai tubetti di vernice, da Salvador Dalì che andava a spasso per Parigi con un formichiere, da De Balzac e i suoi 50 caffè giornalieri.
Essere diversi fa paura quando ci si sente i soli ad esserlo, è per questo che la gente si limita a seguire un modello condiviso ripudiando la diversità.
Siamo tutti un po' strani! Ma sai cosa rende alcuni strani speciali?
L'assenza di paura, la spregiudicatezza, la capacità di essere se stessi.
L'ordinarietà è destinata ad essere dimenticata, l'assurdo fa la rivoluzione.
La paura ha tramortito la bellezza che c'è nelle persone e le ha rivestite con un manto gelido ed uniforme che sa di banalità.
Forse somigliare agli altri fa sentire come se si appartenesse a qualcosa, ma a volte appartenere a qualcosa costringe a rinunciare ad altro, se la solitudine è il prezzo da pagare per essere autentici, sono pronta a farlo, a patto di assaporare la vita.

Vecchie cicatrici, nuovi cuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora