Capitolo 26

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Sebastian POV


Sono atterrato sul suo russo da poco meno di qualche minuto, quando vengo accolto da una "scorta" capitanata dal braccio destro di Dimitri.

- E così ha mandato il cane da guardia. A far cosa? Uhm? -

Mi fulmina con lo sguardo ma non reagisce alla provocazione. Un punto per lui.

- Andiamo, i tuoi minuti sul suolo russo sono contati. Non chiedo di meglio di poterti conficcare un proiettile in testa, ma dovrò aspettare per questa gioia-

Sorrido.

- Tranquillo, non sei l'unico a voler spargere sangue –

- Dimitri ci aspetta. Ma su una cosa voglio essere chiaro: mia moglie non deve sapere nulla di questa storia. Se scoprisse cosa ne è stato della sorella avrebbe un crollo e non posso permetterlo-

- Carino. Avrei voluto che qualcuno si fosse preoccupato che anche Sasha non avesse un crollo mentre la violentavano ripetutamente a dodici anni-

Lo vedo impallidire.

- Hai una figlia vero? Immaginala incatenata ad un letto, in una stanza priva di finestre, costretta a soddisfare ora dopo ora, giorno dopo giorno, le violenze di quei pervertiti figli di puttana. E ti assicuro che quando l'ho recuperata, era messa male, molto male-

Fa un profondo respiro.

- Non ho mai saputo della sua esistenza o l'avrei cercata e protetta. Ma ora andiamo, Dimitri ci aspetta-

Entro in macchina, i miei uomini con gli uomini di Boris.

- Come sta? - Mormora all'improvviso nel silenzio della macchina.

- È felice. Si sta riprendendo e finalmente mangia tre pasti al giorno. È ancora sottopeso e la vicinanza maschile la terrorizza. Ma ci stiamo lavorando-

- L'hai....l'hai...-

Faccio una smorfia.

- Non l'ho costretta ad avere rapporti sessuali se è questa la domanda. Non sono un bastardo insensibile-

Rimane in silenzio.

Non impieghiamo molto ad arrivare alla casa super protetta di Dimitri.

- Vieni, ci aspetta nel suo studio-

Entriamo, non incontrando nessuno tra i corridoi.

Sorrido.

Di che cosa avevano paura? Che avrei fatto una strage?

Boris si ferma davanti una massiccia porta di legno, bussa e poi la apre, entrando in quella che è la tana del diavolo.

- Guarda chi si vede, Il diavolo in persona-

Sorrido all'uomo seduto dietro l'ampia scrivania.

- Alcuni direbbero che sei tu il diavolo –

- L'inferno è abbastanza grande per entrambi-

- E mai come in questo momento mi piacerebbe spedirtici –

- La cosa è reciproca, credimi. Ma al momento nessuno dei due può saltare alla gola dell'altro; quindi, rinfoderiamo le armi e cerchiamo di venire a capo di questa situazione-

Getto i fascicoli che mi ha consegnato il mio informatore sul tavolo da cui ne esce una foto dei genitori di Sasha, irriconoscibili a causa delle torture.

I due uomini nella stanza trattengono il fiato.

- Che diavolo è questo? –

- Dovresti saperlo. Hai dato tu l'ordine di torturarli a morte-

The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora