Sasha Pov.
- Giuro che non ti capisco. Credevo saresti stata felice di raggiungere tua sorella per un po' di tempo-
Sospiro, osservando l'espressione confusa di mio marito.
- Non è che non voglia andare da mia sorella, ma non abbiamo nulla di cui parlare. Siamo state separate alla nascita abbiamo avuto genitori diversi e destini diversi. Che cosa dovrei dirle? Sento più affetto per Manuel, Gerald o Leonor che per lei-
- È normale. Ma è comunque tua sorella gemella, non credi che sia giusto provare a conoscerla? -
- Per dirci cosa? Ricordare che cosa? Di quando eravamo piccole? Del passato che abbiamo condiviso? –
- Credevo volessi ritrovare la tua famiglia-
Lo fulmino con lo sguardo. Per essere un uomo tanto intelligente a volte è ottuso.
- Io ho "una famiglia" e siete voi. Chi mi è stato accanto nei momenti peggiori della mia vita, chi mi ha aiutata ad uscire dal baratro in cui ero finita, quelli siete voi. Non una sorella che è tale solo perché abbiamo lo stesso sangue! –
- Perché sei così astiosa? La incolpi di avere avuto una vita più felice della tua? È grazie a lei che abbiamo saputo della tua esistenza, non scordarlo-
Faccio una smorfia.
- Non la incolpo di nulla. Era una neonata quando siamo state separate, non poteva fare nulla. E nostra madre non ha avuto voce in capitolo sul nostro destino. Sto solo dicendo che non ho motivo per rivederla. È una perfetta sconosciuta legata a me solo per una coincidenza: nostro padre si portava a letto nostra madre-
Lo vedo chiudere gli occhi e so di averlo esasperato.
- Non so che cosa ti stia accadendo, ma di certo non ti costringerò ad incontrare tua sorella. Non in queste condizioni. Avete sofferto entrambe e... -
Sbuffo.
- Sofferto entrambe? Ma davvero? A che ricordo ci sono finita io in un bordello, lei ha passato la vita con nostro padre e la donna che ha sposato-
- E credi che non abbia sofferto? Credi che sia stata trattata come una principessa? –
- Qualsiasi cosa le abbiano fatto non prevedeva dividere il letto con uomini che potevano essere tuo padre, pervertiti e senza un minimo di umanità. È mai stata stuprata? No, è arrivata vergine al matrimonio, scommetto-
- È questo dunque? Il fatto che tu non sia arrivata vergine al matrimonio? –
Lo fulmino con lo sguardo.
- Era mio diritto dare la mia verginità a chi sceglievo. Non avevano alcun diritto di venderla al migliore offerente. Non era loro, apparteneva a me-
Scuote la testa.
- Se pensi che mi interessi un dannato imene allora non mi conosci affatto. Che tu sia vergine o meno, non fa differenza. Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista in quel dannato letto, mezza morta, il volto coperto di lividi come il tuo corpo. Non sono un uomo abituato ad agire di impulso, ma ti assicuro che in quel momento, in quel giorno è ciò che ho fatto. E il solo vedere quelle dannate cicatrici sulla tua schiena mi fa venire voglia di braccare ogni dannato uomo che te le ha fatte e farlo morire atrocemente e lentamente. Quindi non venire a dirmi che ti senti meno importante perché non sei vergine. Che poi amore mio, sei più vergine della Vergine Maria se vuoi proprio saperlo. E prima che tu mi interrompa, non intendo fisicamente. Ma mentalmente. Puoi aver soddisfatto milioni di uomini, ma di sesso ne sai quanto una dodicenne. Non hai idea di ciò che possa piacerti o meno. Sai dare piacere, ma perché ti hanno insegnato a darlo, non perché tu lo faccia spontaneamente. Per te il sesso è un dovere. Io voglio che sia un piacere. Voglio insegnarti che puoi goderti una sana notte di sesso senza doverti sentire sporca, umiliata o obbligata –
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The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.
Romancequesta è la storia di Sasha e Sebastian. Sasha, un inferno in terra è stata la sua vita. Venduta a dodici anni, da quel momento è diventata una schiava sessuale, un giocattolo nelle mani di uomini perversi e privi di scrupoli....sino a quando non in...