non puoi metterti contro al destino

famiglia ricci

arrivammo insieme a napoli, ed ero tesissima
c:<c'rè ciu ciu ? tieni paura della famiglia mia?>
dice ridendo
io:< voglio solo fare una buona impressione>

bugia, continuavo ad aver paura di loro, ma dovevo abituarmi

tra me e me pensavo alle parole di ciro, e al fatto che dovevo sposarlo dopo quell'incontro ; ero sicura? forse
ma amavo ciro alla follia e del resto non mi importava, mi tranquillizzai .

il treno ci porta vicino un centro commerciale ,dove scendiamo e ci dirigiamo verso il parcheggio
io:< che ci facciamo qui?>
c:< qua tengo la macchina per andare a casa mia>

non appena la vidi rimasi impietrita .. era la stessa macchina in cui avevamo fatto sesso la prima volta, ci guardammo ridendo .

—
dopo quasi 3 ore di strada, arriviamo in un piccolo quartiere di napoli centro, dove aveva la casa la famiglia ricci.. o per meglio dire, la villa.

era una villa enorme , maestosa e sfarzosa, la più bella mia vista

strinsi i denti , presi la mano a ciro e lo guardai mentre con le chiavi apriva la porta

< cirù si tu?>
sento una voce maschile grossa provenire dal salone
c:< si pà song ij >

iniziai a tremare quando ci venne incontro proprio lui: don salvatore!
la persona meno affidabile e raccomandabile sulla faccia della terra , mi avrebbe detto papà

ds:< e questa chi è?>
dice sorridendo e porgendomi una mano
c:< arianna, a guagliona mij>
mi spinge verso il padre e gliela stringo

che ansia quel signore

esce dalla stanza una ragazzina, immaginavo avesse l'età di chiara, poi in realtà era anche più piccola di me, si chiamava rosa ed era antipatica

c:< rosa un po' d'allegria su>
dice sfottendola
r:< vaffanculo>
prende e se ne va

ciro si gira verso di me
c:< giuro che pietro è più simpatico>

—

passarono i giorni da quello strano giorno in cui ciro mi presentó la famiglia  ..
ora stava il problema più grande

come avrebbe reagito la mia famiglia? specialmente chiara e mio padre..
la risposta non tardó ad arrivare, e fu più tagliente del previsto