Ethan: 19 anni
Margot: 17 anniOra siamo entrambi soli.
Soli ma non da soli.
Io e lei siamo due anime lasciate sole, le anime spettatrici di un film che ti fa sentire un vuoto incolmabile. Perché sai che non puoi avere tutto quello che vorresti. Tutto quello che vuoi e che avevi, ma che ti è stato tolto.Io l’ho superata in un certo senso, la morte dei miei genitori.
Un anno fa hanno fatto un incidente e se ne sono andati. Ed io sono finito in un bed and breakfast.
E l’ho superata la loro morte ma non l’ho ancora fatto con quella di mia sorella, nonostante siano passati molti anni da quando è scomparsa.Mi manca.
Cammino veloce verso la biblioteca per riportare un libro che ho comprato una settimana fa: racconta di un bambino che perde tutti e tutto, un bambino solo. Ma nonostante tutto ce la fa, va avanti fino a ricostruire il suo cuore e la sua anima.
Ecco, io sono rimasto alla prima parte. Non sono andato avanti e non ho ricostruito nessuna anima o cuore.Quando alzo lo sguardo da terra vedo un gruppetto di quattro persone. Sono ragazzi grandi, due ragazze e due maschi.
Sforzo la vista e mi accorgo che una componente del gruppo ha i capelli corvini e quando sorride ha le fossette.
Margot
Quella ragazza è Margot.
É cresciuta, sono quasi cinque mesi che non la vedo. L’ho persa di vista e lei non mi ha cercato.
I capelli le sono cresciuti e ora le corrono su tutta la schiena, è snella e più alta.
È anche più bella.A quanto pare Mary e Tristan stanno ancora insieme mentre Ryan e Margot non so. Non tradiscono nessuna emozione.
Ad un certo punto, Margot si gira e mi vede. Spalanca gli occhi e boccheggia lievemente.
Chissà a che cosa sta pensando.
Non sorride, non parla. Mi fissa e basta, come se non sapesse cosa dire o come se avesse visto un fantasma.
Ed io faccio lo stesso, non muovo un passo nella sua direzione, ma la mano che tiene il libro si sta congelando.Ad un certo punto Cenerentola dice qualcosa ai suoi amici, che annuiscono, e viene verso di me. Ora che me la trovo davanti noto che le lentiggini ci sono ancora, che si vedono di più.
« Hei… » me lo dice come se fosse stupita di vedermi.
« Hei »
Il silenzio che si crea è abbastanza imbarazzante. Non sappiamo cosa dire e Margot abbassa lo sguardo mentre si tortura le mani.
« Non ti ho più vista » dico allora cercando di iniziare una conversazione.
« Oh, sono andata per cinque mesi in Spagna, per una specie di stage » mi spiega abbozzando un sorriso. « É stato bello ».
Ecco dov’era. Mi sembrava strano che fosse sparita nel nulla, è sempre quì con i suoi amici e con sua nonna.
Poco dopo mi chiede dove sono diretto.« In biblioteca, devo consegnare un libro » affermo mentre lei si tocca i capelli, ancora più scuri di prima.
« Ti posso accompagnare? »
E questa domanda mi fa sentire strano. Non me l’aspettavo. E ora inizierò a farmi mille domande e supposizioni.
Possibile che le piaccia?
Almeno un pochino?
Dovrebbe raggiungere i suoi amici e invece se ne sta qui con me a chiedermi se può venire con me.
Ma ne sono estremamente felice, di questo. Magari vuole passare del tempo con me o, semplicemente, vuole andare a prendere un libro nella mia stessa biblioteca.Annuisco lentamente e ci avviamo.
« Allora… A te come va la scuola? »
Uno schifo.
Non va per niente bene: Colin e Ben ci sono ancora, mentre Sheila è andata in un’altra città; credo sia per motivi di lavoro del padre, ma non ne sono sicuro. Ma di sicuro non mi manca la sua presenza.
Gli altri due non fanno più i bulli, almeno non con me.
Hanno smesso.
Hanno smesso di torturarmi ogni giorno.
Si sono stancati di me ed ora sono ancora più solo.« Bene » mento.
« Il rientro a scuola è stato un po’ faticoso. Ho dovuto rimettermi in pari » mi spiega lei prima di trovarci davanti ad un edificio marrone. Entriamo e ci dirigiamo subito al banco.
« Salve, dovrei consegnare questo libro » annuncio guardando la donna che mi trovo davanti: capelli raccolti con una matita e occhiali blu elettrico.
« Certo » prende ciò che ho fra le mani e compila qualcosa al computer.
Margot si guarda intorno mentre si tiene le mani.« Oh, altri due fidanzati. Sembra che oggi sia San Valentino » un uomo sulla sessantina ci raggiunge mentre parla con la segretaria.
E ciò che dice dopo averci guardati, mi fa sorridere. Sorridere come uno scemo.
Sembriamo davvero fidanzati?
« State insieme giusto? » ci dice quell’uomo dai capelli neri vedendo che restiamo in silenzio.Margot si gira all’istante e afferma il contrario.
Ma l’ha detto in un modo così scontato che tutti i miei pensieri sul lasciare i suoi amici per stare con me scompaiono. É ormai chiaro che non sono niente per lei.« No… non siamo fidanzati » dico allora.
« Beh, peccato. Stareste molto bene insieme » e poi tutto finisce.
Mi ritrovo come in un sogno, in cui mi immagino come sarebbe stare con Margot.
Margot che mi sorride ogni volta che mi vede.
Margot che mi abbraccia.
Margot che passa molto tempo con me.
Margot che mi dà la mano.
Margot che mi accarezza.
Margot.Nota dell'autrice:
Ehiii spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto anche se un pochino corto. Lasciate una stellina o un commento per farmi capire cosa ne pensate e, detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo⭐️
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Come Una Pervinca
RomanceSono ritenuto il criminale più pericoloso dell'Oregon ma io mi ritengo solo uno dei pochi presenti in questo piccolo stato. "Guarda quel mostro!" dicono tutti e possono fare quello che vogliono, loro, ma lei no. Lei non poteva dirlo o mi avrebbe dis...