niente cognomi

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31.07.1991

Pov Draco

Quando, il giorno del mio undicesimo compleanno, ricevetti la lettera di Hogwarts, mi sentivo la persona più felice del mondo.
Finalmente avrei avuto un anno di pausa dalla mia famiglia.
Niente gala, niente cene eleganti e per ultimo, ma non per importanza, niente Lucius Malfoy.
Sì... Ero davvero felice.
E oggi finalmente sono qui, a un mese dall'inizio, a prendere tutto ciò che mi servirà.
‹‹ Draco! Forza, mancano bacchetta e divise, muoviamoci! ››
Mia madre mi chiama dalla porta del negozietto di Olivander, l'interno è... caotico, gli scaffali straripano di bacchette, i cassetti di fogli e il bancone è pieno di cianfrusaglie, però in qualche modo, sarà per i colori caldi, sarà per il buffo aspetto del signore sulla scaletta, tutto questo ha un non so che di accogliente.
‹‹ Narcissa Black! Che piacere rincontrarci! ››
‹‹ Signor Olivander! Il piacere è tutto mio! ››
‹‹ Tu devi essere il piccolo Draco Malfoy... hai tutta l'aria da peste di tuo cugino...››
Mio cugino? Ma...
‹‹ Suppongo tu sia qui per farti scegliere dalla tua bacchetta, dico bene? ››
‹‹ Si, signore. ››
Lo strano vecchietto sorride e i suoi occhi azzurri brillano, mentre si precipita tra gli scaffali a cercare le bacchette, secondo lui, più adatte a me.
Ben cinque bacchette mi hanno respinto, finché ha un illuminazione.
Sparisce dietro il ripostiglio e quando torna porta con se una scatola nera laccata, la apre come se fosse la cosa più preziosa del mondo e ne fa uscire una bacchetta bellissima, semplice, sfumata dal nero al marrone.
La prendo e la agito, provo una sensazione di leggerezza, come se non stessi toccando terra.
‹‹ Ci ho azzeccato! ››
Sono sicuro che in questo momento ho la faccia di un idiota, ma sono talmente preso dalla magia che ci collega che non posso fare altro che annuire con la bocca aperta e gli occhi sulla bacchetta.
È stato il momento più bello della mia vita.
Una volta pagato Olivander, solo dopo che ci ha detto tutte le sue caratteristiche, usciamo e ci incamminiamo verso Madam McClain , la signora che gestisce la bottega delle divise, dicono di stare attenti, ma non dicono mai a cosa...
Un gufo attera davanti a noi con una lettera per mia madre che dopo averla letta mi dice che saremmo dovuti andare via e tornare un altro giorno, visto l'impegno inderogabile di cui l'avevano appena avvertita.
‹‹ Andiamo madre, mi avevi promesso che saremmo restati fino alla sera... ››
‹‹ Non fare il bambino, non sapevo di questo impegno. ››
‹‹ E Lucius ne è a conoscenza? ››
‹‹ No. E ti ho detto mille volte di non chiamarlo per nome, è tuo padre! E non mi guadare così, qualunque cosa tu abbia in mente la risposta è no! ››
‹‹ Madre, sai bene che sono un ragazzo super responsabile, e che posso stare da solo e che non voglio tornare a casa... se dovessi andare via adesso sarei così triste che, quando tornerò a casa, potrebbe sfuggirmi di bocca dell'impegno di cui Lucius non sa nulla... ad alta voce... praticamente urlando... mentre lui è nei paraggi››
‹‹ Se tu non sarai un serpeverde, non so chi altro possa esserlo... ››
‹‹ È un si? ››
‹‹ È un vedi di non cacciarti nei guai e non fare tardi, i Zabini ti aspettano per cena alle 20 e 30, hai 4 ore di libertà, e domani tutto questo non sarà successo... E smettila con quel ghigno soddisfatto››
Ride piano e delicatamente, poi, dopo altre raccomandazioni e dopo avermi dato i soldi necessari per le divise e qualcosa in più se avessi voluto comprare altro, se ne andò.
Ricomincio a camminare verso la bottega e nel mentre penso a un po' di cose.
Mia madre, da "manuale", dovrebbe essere una donna fredda e stoica, la lady perfettamente aristocratica che il suo titolo pretende.
Lady Malfoy, moglie di Lord Malfoy, fredda, senza emozioni e senza opinioni.
Beh, se volevano questo, credo abbiano sbagliato a combinare il loro matrimonio.
Narcissa Black è una donna fredda, sì, ma non si risparmia quando si deve fare rispettare.
A modo suo però sa dimostrare di volermi davvero bene.
Mio padre invece è freddo, crudele, narcisista e un emerito bastar... Okok, calmo Draco.
Non una volta in cui riconosce la mia bravura in quello che faccio, prendo buoni voti, vinco duelli con le spade, faccio almeno le pozioni base, leggo molto, ma è solo il mio dovere.
Se stessi troppo con lui credo che finirei per esplodere pur di mettere fine alla tortura.
Fortunatamente ho Blaise, il mio migliore amico, mio fratello.
È lui a tenermi a galla, entrambi vorremmo solo uscire da questo mondo che non è il nostro.
Con noi ci sono Vinc e Greg che però non sembrano avere opinioni loro... Formiamo comunque una bella squadra.
Oh ... Ero così preso dai pensieri da non essermi accorto di essere arrivato, bene scopriamo a cosa devo stare attento!

Solo Harry, Solo Draco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora