Butterflies

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- "Vuoi prima la notizia buona o quella cattiva?"
Non fa nemmeno in tempo a togliersi la giacca che subito Nicola, dopo averlo accolto, lo incalza con queste parole.
Fuori piove. Lo scrosciare incessante dell'acqua fuori dalle finestre del piccolo bilocale rende l'atmosfera più calda e accogliente del solito.
Quando, poco prima, Davide aveva chiuso l'ombrello ed era entrato nell'atrio del palazzo, l'unica cosa a cui aveva pensato era quanto fosse contento di potersi godere un altro venerdì sera in compagnia dell'amico, mangiando popcorn e guardando tre, forse quattro puntate della serie che avevano iniziato poche settimane prima: Butterflies.
Era un'abitudine iniziata quasi per gioco, ma i due ragazzi, ormai amici dai tempi della scuola elementare, avevano deciso di prendersi una sera a settimana per stare loro due da soli.
Davide sapeva bene quanto Nicola avesse bisogno di compagnia, dopo essersi lasciato con la sua ex storica, ed il modo migliore per non dover pensare a quella storia era sicuramente quello di concedersi del tempo loro due soli, spengendo il cervello e lasciandosi trasportare, puntata per puntata, da una serie meticolosamente scelta dall'infinito catalogo proposto dal loro sito streaming preferito.
- "Devo preoccuparmi?" risponde. Un po' per curiosità, un po' per genuina preoccupazione.
- "Prima la cattiva..." dice, togliendosi la giacca e aggiustandosi i capelli, completamente spettinati dall'umidità.
- "E va bene." dice l'amico. "la cattiva è che oggi non prende internet. Le linee sono temporaneamente staccate, immagino sia colpa del temporale."
- "Certo" prosegue "Potremmo rimediare se tu potessi fare da Hotspot con il telefono..."
- "Ho il sette per cento." lo interrompe freddamente Davide. Non è una novità che il suo cellulare sia scarico. Non tanto perché lo utilizza troppo, tutt'altro. É solito ricaricarlo una volta ogni tre giorni, proprio perché, non facendone uso eccessivo, non ha l'abitudine di tener conto della percentuale di carica della batteria.
- "Ti prego" supplica, in modo scherzoso "dimmi che puoi fare tu da Hotspot. Non possiamo non proseguire con la serie, ci siamo fermati a due puntate dal finale di stagione!"
- "É il momento della buona notizia, allora." fa Nicola, non riuscendo però a trattenere un ghigno che tradisce le sue stesse parole "No, non ho modo di fare da Hotspot, ma proprio l'altro ieri sono passato in libreria e mi è capitato di comprare questo."
Poi fa cenno all'amico di seguirlo fino al tavolo della cucina e gli mostra una confezione di cartone, grande poco più di una scatola contenente un mazzo di carte, con su scritto: Escaping Alcatraz.
- "Uhm... Sarebbe?" chiede Davide, di nuovo, come gli succede sempre quando Nicola se ne esce con una novità, provando un misto di curiosità e paura.
- "Sai cosa sono le escape room?"
Certo che lo sa. É questo che succederà stasera, quindi? Non sa ancora se pentirsi di essere arrivato.
Nicola sapeva sicuramente dei problemi di connessione legati al tempo già prima che lui uscisse di casa e non ne aveva fatto cenno finché Davide non si era presentato alla sua porta.
Ormai però non è il caso di tornare indietro, inoltre sa quanto l'amico è fragile, questo periodo.
La verità è che, nonostante i piani siano cambiati, non ci sono prove che la serata debba andare buttata soltanto perché non potranno starsene sul divano a guardare Butterflies. Fatto pace con se stesso, dopo aver accettato di giocare, si siede sul tavolo e tira fuori dallo zaino il pacchetto di popcorn da microonde che si era portato dietro in vista della serie. Nicola prende una ciotola e due birre, si siede con lui ed apre Escaping Alcatraz.
Sembra che, nonostante tutto, questa possa rivelarsi una bella serata. Non sanno ancora cosa ha in serbo per loro la notte.

                          - continua -

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