𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞

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CAPITOLO SPECIALE
8.1

Midori era soddisfatta di aver portato a termine quel suo piano. Certo, aveva costretto i suoi amici ad aiutarla, ma ne valse proprio la pena: lasciare Kirino e Kariya da soli in quello sgabuzzino era un’idea perfetta, avrebbero potuto dichiarare apertamente i loro sentimenti, che in quel periodo aumentavano sempre di più.

Mai era stata così orgogliosa del suo lavoro come in quel momento. La cosa ancora più bella, è che tutti (eccezione fatta per Aoi, che aveva deciso di tornare a casa per un malore improvviso) avevano deciso di aiutarla a far finire quei due da soli, perché in fin dei conti, chi più e chi meno, si erano resi conto dei sentimenti reciproci che provavano l’uno per l’altro.

Ed ora, aspettava tranquillamente fuori la porta dello sgabuzzino per origliare le cose che si stavano dicendo, facendo fuggire chiunque avesse intenzione di aprirlo per prendere qualcosa oppure per origliare con lei: solo lei, aveva il diritto di sapere i loro segreti, in fin dei conti è sempre stata lei quella che ha cercato in qualche modo di farli avvicinare il più possibile.

Fortunatamente, tutta la squadra aveva iniziato ad aver timore di lei durante gli ultimi mesi e soprattutto per i recenti avvenimenti, (nonostante fosse sempre voluta bene da tutti) quindi i membri in quel momento decisero di tenersi a distanza, proprio per evitare un rimprovero dalla rossa.

Ovviamente fatta eccezione per uno: Ryouma.

Aveva avuto il permesso di stare con lei, a patto che non avesse interrotto la sua importantissima missione di spionaggio.

Fortunatamente, lui non era tipo da ficcare il naso negli affari degli altri. Odiava il gossip, lo riteneva inutile e noioso, poi non riusciva neanche a stare al passo con i discorsi. Non gli importava nulla, se non della sua ragazza e soprattutto del suo benessere, avrebbe fatto di tutto per vederla felice.

Ogni tanto, si allontanava dal campo dove i suoi compagni avevano seriamente deciso di fare una partita vestiti a tema natalizio, solo per tornare a vedere la sua ragazza posizionata lì davanti, ad ascoltare con le sue ultime forze ciò che dicevano (nonostante non si sentisse assolutamente nulla. Ormai era stanca, si notava: aveva gli occhi scavati da due grandi occhiaie.

Il ragazzo sorrise e lentamente andò a sedersi vicino a lei, che da mezza addormentata gli accennò un mezzo sorriso dolce, per dimostrare di essere felice della sua presenza. Quella era una cosa che faceva veramente di rado e soprattutto, quando non c’era nessuno a vederli.

Midori era molto riservata quando si trattava di romanticismo, non si vergognava, ma odiava farsi vedere come una donzella innamorata dal cuore dolce, che si scioglieva appena vedeva il suo amore. Però, in situazioni di “intimità”, approvava mostrare i suoi sentimenti all’unica persona a cui erano dedicati.

-Piccola, sei stanca? – chiese Ryouma, mentre le accarezzava la testa.

Lei subito arrossì, ma senza agitarsi troppo gli diede una risposta.

-Puoi smettere di chiamarmi piccola? E comunque, no. Non sono stanca. – disse per poi sbadigliare.

Questa piccola azione, portò Ryouma a sorridere di cuore e intenerito da quella scena. Ormai si era abituato a quel lato dolce della sua ragazza, ma la prima volta che si comportò così pacatamente, ne fu sorpreso.

Lui si era innamorato di una ragazza tosta, che raramente dimostrava i suoi sentimenti alle altre persone. Eppure, qualche mese dopo che avevano iniziato a frequentarsi aveva iniziato ad aprire al meglio il suo cuore. Si era mostrata impacciata, certe volte. Tutto il contrario di come si mostrava con gli altri. Tutto questo lo faceva sentire speciale.

𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐟𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐞 - 𝐑𝐀𝐍𝐌𝐀𝐒𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora