~ 1.1 Primi incontri ~

68 6 0
                                    

Si era trasferita in città da quasi due settimane ed avrebbe dovuto considerarla una mattina di sole come tutte le altre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Si era trasferita in città da quasi due settimane ed avrebbe dovuto considerarla una mattina di sole come tutte le altre.
La folla rendeva le strade caotiche ma vive. Sembrava tutto un gigantesco formicaio e, nonostante il suo passo fosse più affrettato rispetto a quello di altri passanti, anche lei si confondeva in quel ritmo tanto nuovo quanto familiare.

Avrebbe tentato l'ingresso nella più rinomata accademia di aspiranti eroi di tutto il Paese, la U.A., e questo bastava ed avanzava per definirla una giornata dignitosamente diversa e "luminosa" rispetto alle altre.

Le era mancato il Giappone: una nazione così moderna ma al contempo immersa nella tradizione in cui l'innovazione era di pari passo con luoghi fermi nel tempo; il centro città con negozi e locali di ogni tipo le cui vetrine la stregavano, i templi circondati dagli alberi secolari e la vasta scelta di ramen istantanei che -forse- non avrebbe dovuto mangiare così spesso.
E anche le anziane signore con le buste della verdura perché no!

L'andazzo svelto le irrigidiva le gambe, tutta colpa della fretta!
Trascorrere la notte a guardare quel nuovo anime sui ninja non era stata una scelta poi così saggia, nulla che però i suoi occhiali preferiti non avrevbbero potuto nascondere -sonno a parte.
Darsi un limite: bisognava lavorarci su!
Non era necessario divorare gli episodi uno dopo l'altro dato che non andavano da nessuna parte però la curiosità la tormentava, quindi per quanto si ostinasse a maledirsi, accettava con rassegnazione il sapere che avrebbe rifatto la stessa pazzia ancora ed ancora.

Inoltre altre faccende relativamente importanti richiedevano la sua immediata attenzione, come per esempio selezionare la canzone con cui uscire di casa: «Priorità assoluta!» pensò optando per un brano movimentato di una vecchia band statunitense.

Era entusiasta e non stava più nella pelle: moriva dalla voglia di scoprire quirk che non aveva mai visto e altri aspiranti Heroes.
Ovviamente sarebbe stata la chance perfetta per socializzare e conoscere qualcuno con cui uscire ogni tanto e fare le cose che fanno tutti gli adolescenti: magari un bel giro al centro commerciale, proprio come nei film di Hollywood in cui le ragazze fanno gruppo e si divertono nei vari negozi sorseggiando frappè dai colori pastello mentre scattano selfie stupidi.
E se essere un eroe era l'obiettivo numero uno, quello era il secondo.
Decisamente.

Arrivò alla stazione appena in tempo e saltò sul treno prima che le porte si chiudessero, incorniciando la bravata con un sospiro sconsolato.
«Avevo dimenticato di quanto fossero puntuali qui!»

Trovò un posto libero proprio accanto alle porte e vi si sedette mettendo il suo zaino verde sulle gambe per evitare di ingombrare troppo un posticino così stretto, oltre che per garbo.

Il silenzio regnava sovrano tra tutti i passeggeri, totalmente agli antipodi considerando il caos e l'indecenza della metro di New York - dove, per inciso, non avrebbe più voluto mettere piede-.

Tirò uno di quei sospiri di contentezza che pompavano ansia ed entusiasmo allo stomaco ed arricciò le labbra per smorzare un sorriso ed evitare di apparire come un bambino al luna park: tutto questo solo per aver preso un treno da sola per la prima volta.

FANTASMA // Bakugou X OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora