Chuuya POV
Lei si aggrappò a me come se avesse paura di cadere. Infilò la testa sul mio petto e con il battito che rallentava. La tenni stretta tra le mie braccia per darle la sicurezza di cui aveva bisogno mentre ci avvicinavamo a destinazione. La sua pelle era morbida come la seta e soffice tanto da risvegliare i ricordi del nostro primo appuntamento.
Entrammo in casa e vidi un biglietto sulla porta con delle scuse a causa della serratura rotta.
Notai che quest'ultima era spaccata come se l'avessero sfondata a calci.
Sulla nota c'era il nome di T/n quindi non mi preoccupai più di tanto. Dopotutto con le telecamere di sicurezza mi sarei accordo subito se fossero entrate altre persone.
Feci sedere T/n su una sedia e iniziai a preparare qualcosa da mangiare dato che lei non mangiava da giorni e io con pane e acqua non mi ero saziato come si deve.
Mi è mancata da morire, era diventato il mio pensiero fisso.
Andai alla porta e la bloccai fissandola alla porta, per uscire si poteva usare il resto.
Ad un tratto la sentii alzarsi.
"Dov'è il bagno?" mugugnò lei iniziando a girare per casa.
"In soggiorno c'è una porta con specchio" mi girai verso di lei.
La sentii andare come di corsa e la tavola del bagno quasi sbattere dalla velocità.
"Tutto ok, T/n?" chiesi senza ottenere risposta tranne un colpo di tosse.
Spensi il gas e andai verso il bagno di corsa. Anche se la porta fosse stata aperta, c'era il lavandino che 'copriva' il water. La trovai covacciata sulla tazza mentre si teneva i capelli che vomitava. Non voglio osare a chiedere quando abbia bevuto per avere questa reazione.
"Se hai bisogno..."
Lei alzò lo sguardo e scosse leggermante la testa mentre copriva la bocca.
"No no, non ti preoccupare" disse, ma io la ignorai andandole vicino per aiutarla a tenere i capelli.
"Non ti preoccupare un corno. Stai vomitando" dissi con tono un po' incazzato.
Rimasi li finché non si fermò da sola dopo una bella mezz'oretta.
Si sciacquò la bocca e la portai sul divano per sedersi.
"Tu stai qui" le ordinai quasi mentre mi diricevo al piano di sopra prendendo una coperta dalla mia stanza. Poi entrai nel secondo bagno e presi una bacinella che non utilizzavo quasi mai. Portai il tutto di sotto e misi la bacinella ai piedi di T/n, mettendole sulle spalle la coperta. Lei si chiuse al suo interno e io la baciai sulla fronte.
"Se hai bisogno, usa quella se non riesci a trattenerti fino al bagno, ok?" le chiesi accarezzandola.
Lei annuì solo prendendo la bacinella tra le mani.
Io tornai ai fornelli non sapendo che fare.
Se non mangia da giorni, dovrei darle un pasto completo, ma sta vomitando... se poi non riesce a digerire. Ma non posso neanche darle qualcosa come un brodo... è troppo poco.
Sentii dei passi dirigersi verso di me. Mi girai di scatto e vidi Dazai serio.
Stavo per urlargli contro per essere entrato senza permesso ma sentii un colpo di tosse dal soggiorno. T/n aveva la priorità.
"Ti dico io cosa cucinare va', Chuuya" disse Dazai prendendo una pentola "Dopotutto ero io quello che si sorbiva te ubriaco" ridacchiò.
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Il proiettile di Cupido [ChuuyaXReader]
أدب الهواةUna ragazza di 18 anni si trova a gestirsi la sua vita tutta da sola dopo la morte di suo padre. Un giorno, durante la sua ruotine al bar in cui lavora, arriva un nuovo ragazzo dai capelli arancioni che le sconvolgerà la vita. La domanda è: la cam...