CAPITOLO 3

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Taehyung

I suoi baci sapevano sempre di casa.
Erano la miglior sensazione mai provata in vita mia, quel posto sicuro che non mi avrebbe mai fatto del male.

La sua bocca era calda e le sue labbra morbide, e persi il senso del tempo mentre, lentamente, ricambiava il bacio che gli avevo dato.
Si staccò per un attimo, mi guardò negli occhi e mi baciò di nuovo.
Era diverso stavolta, più profondo, pieno di desiderio.
Sentii le braccia pesanti ma, leggere al tempo stesso. La stanza iniziò girare intorno creandomi un leggero senso di nausea, nonostante fossimo seduti sul nostro divano.
Le sue mani scivolarono sulla mia schiena, mentre io me ne stavo a cavalcioni su di lui.
Non riuscivamo più a fermarci e quel bacio, diventava sempre più profondo e sempre più ardente.
Amavo quando le nostre labbra si univano in quel modo, mi piaceva il suo odore, il suo sapore e il suo tocco.

Jungkook mi cinse la vita con le braccia e mi strinse forte a sé, la bocca premuta sempre di più sulla mia.
Gli misi una mano sulla spalla, le mie dita affondarono nei muscoli.
Lui staccò le labbra dalle mie per riprendere fiato e mi dedicò il suo sorriso bellissimo e contagioso.

Stava per allungarsi di nuovo in avanti ma, gli posai due dita sulle labbra, con delicatezza.
Quando i miei polpastrelli sfiorarono il suo labbro inferiore, rabbrividii e lui appoggiò la fronte sulla mia.
«Tae» sussurrò. Il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, mentre il mio cuore rischiava di scoppiare dentro il petto.

Le mie dita continuarono a sfiorarlo e mi avvicinai leggermente per baciargli il piccolo neo sotto il labbro inferiore.
«Sei così bello, Koo»
La mia mano si aggrappò alla sua nuca e lui sospirò per poi strofinare i nostri nasi.

«Ti amo» mi disse, prima di unire ancora una volta le nostre labbra. La sua maglietta incontrò la mia sul pavimento e
quando mi attirò a sé, lo sentii fremere.

I nostri corpi si incontrarono, pelle contro pelle, sentii il calore delle sue labbra, della sua lingua, delle mani calde finché il bisogno tra noi si fece teso e nervoso, come la corda di un arco che attendesse di essere rilasciata.
Mossi i fianchi in avanti, mentre avvolgevo le braccia attorno il suo collo. Lui mi accarezzò la schiena delicatamente e ansimò tra le mie labbra.

«Oh no Hobi, abbiamo scelto il momento sbagliato»

La voce di Seokjin riempì tutto il salone mentre le risate di Hoseok, Jimin e Yoongi lo accompagnavano.
Affondai il viso sul collo di Jungkook e sospirai, maledicendo il loro tempismo accurato.
Improvvisamente, il venerdì sera che avevo minuziosamente organizzato era stato cancellato dai nostri amici.

Durante l'ultima settimana non avevo dedicato troppo tempo al mio fidanzato ed ero felice di poter passare una serata in solitudine insieme a lui. Per fargli sapere che, nonostante i mille impegni al lavoro, ero presente ed ero pronto a farmi perdonare per non avergli prestato molta attenzione.

«Perché usate sempre quella porta? Esiste l'ingresso principale con tanto di campanello» li rimproverò Jungkook e io mi alzai rimettendomi la maglietta e passandogli la sua.

Quando alzai lo sguardo notai che Seokjin stava squadrando Jungkook dalla testa ai piedi, soffermandosi un po' troppo sul suo petto.
Assottigliai gli occhi e incrociai le braccia al petto. «Jin, ti ho visto»

Lui alzò le mani, «giuro che non volevo»
Hoseok alzò le spalle. «Ammetto di aver guardato anch'io»

«Anch'io» esclamò Yoongi ricevendo un colpetto dietro la nuca da Jimin.

Jungkook rise e si alzò dal divano, si avvicinò a me e mi cinse la vita con un braccio.
«Vi odio» dissi sbuffando e Jimin alzò gli occhi al cielo.

You Will Always Be My Home | GMYF SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora