sogno

70 2 0
                                    

Sento una vibrazione suonarmi nelle orecchie e apro gli occhi.
Spengo la sveglia del telefono e ripercorro tutto quello che è successo ieri sera.
È stato questo il mio primo pensiero perché mi ritrovo con un mal di testa fortissimo.
Ora mi ricordo tutto, la serata, il chiasso, Afro, il mio ragazzo...
Decido di non pensarci e vado a fare colazione.
Mia madre e mio padre mi hanno detto che sarebbero usciti questa mattina per andare a parlare un po' con i genitori di Afro riguardo alla casa e agli ultimi contratti, perciò mi ritrovo a casa da sola.
Sento suonare il campanello e apro.

"Oi matteee"

"Ciao aury"

Mi sembra dispiaciuto, lo faccio entrare e ci sediamo.

"So quello che è successo ieri con Luca"

"Oh, non ti preoccupare"

"Mollalo"

"Cosa?"

"Hai capito bene"

"No"

"Perché no? Lo abbiamo mandato via dal gruppo, ha fatto una cosa terribile, e poi, perche non lo dovresti lasciare"

Effettivamente a questa domanda non trovo nenache io una risposta, probabilmente è paura, ma sarebbe troppo stupido da dire a qualcuno

"Non lo so, ho solo bisogno di riflettere"

"Ok... Ti prego, fai la scelta giusta"

"Tranquillo"

Parliamo un altro po' e poi se ne va.

Oggi sento che qualcosa andrà male, ma non ci faccio caso, devo uscire con Alessia e ludo, non voglio rovinare tutto.

Mi preparo mettendomi le cose più comode che io abbia nell' armadio, non ho assolutamente intenzione di vestirmi con qualcosa di attillato, no no.
Chiamo Ale e ci diamo appuntamento alle 11 sotto casa sua, perciò mi incammino andando a passo svelto per le vie della mia città.
_______
Alla fine abbiamo deciso di prenderci un panino. Ho espressamente vietato
alle mie amiche di il discorso "ragazzo", per evitare la solita ramanzina fatta dal mio amico due ore prima.

"Hai preparato tutto per la partenza?"

"Si, mi manca solo il biglietto, arriverò con il treno a Bergamo, poi con un bus terminerò il mio viaggio arrivando a destinazione a brembo"

"Quando arrivi dacci notizie"

"Ovvio"

Abbiamo deciso di restare in zona, non ci va di camminare, siamo abbastanza stanche.

__________

Sono in camera con il telefono in mano e sto scrivendo sulle mie note le cose da portare.
Lo sto facendo una settimana prima perché poi mi rimarrà il pensiero e non voglio che accada.
Ad un certo punto sento la voce dei miei nominare il mio nome, perciò li raggiungo.

"Ti dobbiamo parlare"

"Si?"

"Abbiamo pensato che farti viaggiare così tanto da sola era un po' esagerato, siccome Afro viene un giorno dopo ,quindi non puoi andare con lei, un ragazzo, figlio di un collega di lavoro di tuo padre, sale a Bergamo per un campionato di latino, andrai con lui"

"Ehmm.. ok.. non capisco tutta questa preoccupazione"

"Il fatto è che lui parte dopo domani, perciò..."

Collego quello che hanno detto e vado su tutte le bestie.
Avevo programmato le uscite e ora non possiamo più farle.

"Comunque si chiama mattia"

Non gli rispondo e vado in camera.
Ecco la brutta sensazione.
Mi ha dato fastidio il fatto che abbiano anticipato ancora di più, siccome già non ero d accordo a farmi partire in estate, figuriamoci ancor prima.

Chiamo Alessia e le dico quello che mi è stato detto. Anche lei non è d accordo, ma mi aiuta a calmarmi, sono veramente fuori.
Quando finiamo la chiamata penso a cosa dover fare, perché praticamente ho solo un giorno e poi parto, perciò mi organizzo in mente il programma giornaliero di domani, facendomi fortunatamente distrarre.
Scrivo poi tutto sulle note e imposto la sveglia di domani alle 9.
La cambio sempre in base alle occasioni, se c è scuola, se ho sonno, se ho una faccenda.
Pensandoci sono felicissima di partire però...
Mi chiedo se questo ragazzo sarà simpatico, insomma, ci devo fare comunque un viaggio, se non lo è, sarà un po' un problema.
Apro l armadio facendomi già il calcolo della Robba che dovrò portare, sarà davvero tanta, ma d altronde, è giusto che sia così.
Vado in bagno e metto la crema viso, lego i capelli in uno chignon e poi mi metto mi pigiama.
Sento bussare alla porta e decido di aprire giusto per correttezza.
Mia madre si presenta con aria dispiaciuta, iniziando a fare un discorso su tutta la mia vita e quella che sarà.
Ovviamente ho pensato ad altro, e quando a finito il discorso mi ha proposto di fare pace, ed ho accettato.
Sembrerei una bambina troppo viziata,anche se non perdonare non significa non esserlo, solo non voglio che il mio rapporto con i miei genitori sia disastroso, sicuramente li verrò a trovare, ma non sarà lo stesso riaverli in casa.
Sono sempre stata legata a loro, anche se a volte sono troppo appiccicosi, ma gli voglio bene lo stesso.
Mia madre mi dà l ultimo abbraccio e la saluto dandole la buonanotte.
Mi metto nel letto stanca morta pensando che queste saranno le ultime notti che dormirò nel mio piccolo lettino che mi coccola..

*Capitolo un po' pesante, ma preparatevi al prossimo AHAHAH.
Tengo a precisare che mattia non sarà la storia d' amore, li farò incontrare facendoli diventare semplicemente amici, detto questo, vi saluto*🌸

testa in confusione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora