-Raccolta di One Shots/Two Shots sui BTS
-Aggiornamenti casuali/non regolari
-Alcune OS/TS contengono scene di sesso, linguaggio volgare e contesti che potreste non trovare confortevoli. Raccomando la lettura ad un pubblico consapevole.
-I BTS sono...
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Quel giorno passò fin troppo a rilento per Jimin, mentre Jiwan era stranamente rimasta tranquilla. Così tranquilla che a Jimin faceva paura. Lui aveva assecondato ogni sua richiesta, l'aveva coccolata, baciata, aveva fatto avanti e indietro per portarle il ghiaccio e si era assicurato di farle avere qualsiasi cosa di cui lei avesse bisogno.
Ma Jimin sapeva che Jiwan doveva andare all'ospedale e ce l'avrebbe portata a forza se necessario. Il problema era che lei sembrava tremendamente convinta di poter tranquillamente ballare dopo un giorno di riposo, ma non aveva capito che non ci sarebbe mai riuscita.
Jimin infatti si svegliò più che frustrato quella mattina; aveva dormito con Jiwan e lei era ancora teneramente accoccolata al suo petto. Quell'immagine normalmente gli riscaldava sempre il cuore, ma non ci riuscì quella volta. Jimin sospirò e scosse dolcemente la spalla della fidanzata, pronto ad affrontare il primo ostacolo.
«Mh...ancora cinque minuti...» Farfugliò lei stanca, accarezzando con un morbido tocco il petto nudo di Jimin.
«Dobbiamo andare all'ospedale Jiwan.» Sussurrò dolcemente lui, scostando qualche ciocca di capelli dal viso della ballerina.
«Non ne ho bisogno.» Rispose tranquillamente lei, aprendo finalmente gli occhi e posandoli su quelli di Jimin.
«Invece sì. Non fare la testarda questa volta, mh? È per il tuo bene.» Provò ancora a dire Jimin.
«...non puoi costringermi.» Disse allora Jiwan, provando in tutti i modi ad evitare di sottoporsi ad una visita. La caviglia le faceva male, fin troppo, ed era solo sdraiata nel letto. Sapeva che se fosse andata all'ospedale le avrebbero impedito di ballare, ma lei, testarda com'era, credeva ancora di potercela fare.
«Jiwan, ti porterò di peso se necessario. Che sia chiaro.» Disse più severamente Jimin.
«Ti ho detto che non puoi costringermi, Jimin. È la mia vita e decido io cosa fare.» Ribattè lei leggermente irritata, mettendosi seduta sul letto.
