Passarono alcuni giorni, e Minho stava ancora cercando un modo per poter tornare a parlare con Han.
Non trovava nessuna idea, allora decise di chiamare Felix. Lo invitó a casa sua e gli spiegó cos'era successo con Han e che voleva tornare a parlare con lui, ma non sapeva che scusa usare.Felix era una persona adorabile con un cuore enorme e ogni volta, gli venivano delle idee fantastiche per far felice la gente, e anche questa volta gli era venuta un'idea carina.
- Perchè non gli cucini qualcosa?- gli disse il lentigginoso.
- Puoi cucinargli un dolce e poi andare da lui e dirgli che volevi conoscerlo meglio, non c'è niente di male nel dire la veritá. Io ti posso aiutare a cucinare un dolce e poi magari sta sera o domani potresti andare a parlargli.
Felix era molto bravo a cucinare, sopratutto i dolci, e avrebbe fatto qualunque cosa pur di aiutare il suo amico.
- Va bene dai, proviamoci- rispose Minho.
Decisero di cucinargli dei brownie, uscirono al supermercato piú vicino per comprare tutti gli ingredienti necessari, e verso le sei di sera avevano già sfornato dei deliziosi brownie.
A quel punto Felix auguró buona fortuna a Minho e gli disse di scrivergli come era andata, e poi se ne andó.
Minho arrivó davanti al cancello di Han con il cuore che batteva forte per l'emozione, e suonó il campanello.
Han stava facendo alcuni compiti, i suoi genitori non erano ancora rientrati a casa, e sentí suonare il campanello. Uscí a vedere chi era, e quando si rese conto che era Minho, decise di aprire il cancello e di andare da lui.
- H-hey, cosa ci fai qui ?- gli chiese, nervoso. Non capiva il perché di tutto quel nervosismo, non stava succedendo nulla di particolare, era una cosa che succedeva ogni giorno ad un ragazzo normale.
Ma siccome Han non aveva una vita normale, non era abituato a certe cose.
- Hey, scusami per darti fastidio, ma dopo che abbiamo parlato l'altro giorno ero curioso di conoscerti meglio.
Fece una pausa, il moro per qualche strano motivo lo rendeva più nervoso del solito.
- Ho cucinato dei brownie, ti va se li mangiamo insieme?- gli disse tutto d'un fiato, porgendogli la ciotola di brownie.
Han non sapeva cosa dire. Rimase a guardarlo quasi pietrificato. Minho guardava la scena con tenerezza. Con il passare dei secondi, le guance di Han si facevano sempre più rosse, e gli fece un piccolo sorriso, quelle guance erano incredibili.
Sembrava che nascondesse delle noci dentro di loro, come uno scoiattolo. Minho decise di conservare quell'immagine nei suoi ricordi per sempre, quel ragazzo cosí carino, con le guance da scoiattolo, guardandolo arrossendo.
Mentre Minho pensava queste cose, nella testa di Han passavano un sacco di pensieri. Stava cercando di capire cosa stava succedendo in quel momento.
Un ragazzo era curioso di conoscerlo e gli aveva cucinato dei brownie. Era una cosa semplice, ma si sentiva molto emozionato e imbarazzato. Sentiva le sue orecchie andare a fuoco, stessa cosa per le sue guance.
- Uhm- certamente- gli disse dopo quasi un minuto di silenzio, solo guardandolo.
- Entra pure, ci possiamo mettere in cucina, i miei non sono in casa e non rientreranno prima delle otto e mezza.
Minho vedeva l'emozione negli occhi di Han, ma non sapeva per certo a cosa era dovuta. Ma non ci pensó troppo, ed entró in casa di Han.
Entrando in casa sua, la prima cosa che si vedeva era un salotto molto accogliente, con le pareti riempite da scaffali pieni di libri, c'era anche un camino, e Minho pensó a quanto doveva essere bello quel salotto in inverno, seduto sul divano con il camino acceso e una cioccolata calda tra le mani. In un angolo del salotto si trovava un pianoforte, e Minho andó nella sua direzione.
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Aʟɪᴇɴ - Mɪɴsᴜɴɢ
FanfictionHan e Minho erano completamente distinti tra di loro: Minho aveva tantissimi amici, era molto estroverso, gli piaceva stare con le persone e, tutte le volte che poteva, usciva per stare insieme ai suoi amici; Han invece non aveva nessun amico, prefe...