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Tn pov's

Tn: forse è meglio se per oggi stiamo a casa mia che è più vicina

Geto: si forse hai ragione

Tn: Geto penso che io stia per svenire, non mettermi sul letto che sennò si sporcano le coper...

Non sono riuscita a finire la frase che svenni di colpo, la ferita alla pancia mi aveva fatto perdere molto sangue. Mi svegliai lentamente nel mio letto, mi guardai intorno e vidi la foto che avevo preso che era di nuovo al suo posto.

Tn: Geto sei qui?

Nessuna risposta, mi alzo e vado verso la cucina, il dolore alla pancia ricomincia faceva molto male ma ero abituata, mi guardo la pancia e vedo che è fasciata, "oddio Geto mi ha fasciato la pancia cioè mi ha alzato la maglietta e mi ha curata, perché non ero sveglia, volevo vederla". Il rossore sulle mie guance si sparse in tutta la faccia e ovviamente Geto arriva proprio in quel momento

Geto: tn cosa ci fai sveglia

"Se mi giro vedrà che sono tipo bordeaux, non girarti assolutamente"

Tn: eheh si ho fame

Geto si avvicina pericolosamente a me "cazzo se continua così rischio di farmi vedere, respira, respira", mi mette una mano sulla spalla e mi guarda

Geto: tn hai la febbre, vai a letto ti porto io le cose?

Tn: nono che febbre sto benissimo

Geto: non sembra

"Cazzo la ferita fa malissimo" il mio volto inizia a prendere una forma dolorante, mi appoggio a Geto come se fosse la mia salvezza

Geto: tn vai a dormire

Tn: per terra

Geto: come mai?

Tn: non si toglie il sangue dalle coper...te

Geto: le lavo io tranquilla

Mi prese in braccio, io effettivamente non sono così leggera ma tra le sue braccia sembravo più leggera di una piuma mi mise sul letto e prima che riuscisse ad andarsene gli tirai la manica della felpa

Tn: non andartene, resta qui Kuro

Geto: eh? Chi è Kuro

Geto pov's

"Forse è uno di quei ragazzi nella foto, eh ma sta piangendo. Il ragazzo di prima aveva detto che l'avrebbe mandata nell'aldilà insieme alla sua famiglia"

Tn: res..ta

Geto: tranquilla tn sono qui.

Rimasi li tutta la notte ad aspettare che il giorno arrivasse, nel frattempo mi guardavo intorno, ogni angolo di quella stanza era sempre da riscoprire. Piena di disegni con significati sconosciuti, ad un certo punto la testa iniziò a farsi pesanti, dopo toccò alle palpebre, fino a quando non si chiusero definitivamente.
Un po' di luce mi accarezzava il volto ormai era l'alba guardai il letto e vidi che era vuoto "ma dov'è andata? Deve riposare lo sa"

Geto: tn

Tn: sono in cucina

Vado in cucina

Geto: cosa ci fai qua

Tn: colazione

Grto: tn devi riposare te la porto io la colazione

Tn: ho avuto ferite peggiori e me la sono cavata anche da sola quindi stai tranquillo

Geto: sei veramente pazzesca

Tn: grazie ma è troppo presto per parlare non credi

Geto: e se continuassi a parlare

Mi lanciò un'occhiataccia come per dirmi guarda non è giornata e sono incazzata nera con te

Geto: sei arrabbiata?

Tn: noo ma ti pare hai solo ucciso delle persone ieri sera e oltretutto se tu non ci fossi stato probabilmente sarei morta perché uno stronzo ha mentito

Geto: sei arrabbiata perché ho ucciso una persona che ti ha solo ferito e che volevi uccidere

Tn: la mia famiglia non uccide, gli ho detto che lo avrei ucciso, sapevamo entrambi che non lo avrei fatto

Geto: ma perché dici famiglia

Tn: delle scimmie come dici te mi hanno accolto nel loro gruppo quando avevo 5 anni, loro si sono presi cura di me e io di loro. Eravamo dei ragazzini tutti della stessa età più o meno e uno ne aveva 21, si prendeva cura di noi. Noi eravamo una famiglia senza legami di sangue

Geto: capisco, e cosa gli è successo

Tn: è arrivato il momento di stare zitti sai

Smisi di chiedere, era abbastanza incazzata e io effettivamente non avevo bisogno di chiederle altro anche se mi incuriosiva la vicenda, glie lo chiederò poi. Arrivò velocemente il momento di tornare a casa mia, tn non mi parlava, non capivo se era spaventa o incazzata o tutt'e due

Geto: ok ora basta dimmi se sei arrabbiata o spaventata

Tn: nessuno dei due, cioè prima tutti e due ma ora niente, sono solo un po' pensierosa

Geto: e allora perché non mi parli

Tn: perché se penso non parlo, sono donna ma non sono ancora così tanto multitasking

Geto: haha okok e cosa pensi

Tn: sinceramente non è che voglia parlarne molto

"È arrivato il tuo momento Geto, devi sdrammatizzare la situazione"

Geto: che tesorino riservato

Tn: tu sei riservato

Geto: tu di più TESORINO

tn: ti brucio

Geto: provaci

Tn: guarda che lo faccio davvero

Geto: hahah che paura

Tn: stronzo (accompagnano da un piccolo schiaffo sulla spalla di Geto)

Geto: noo guarda che vado a piangere in un angolo

Tn: bravo vai

Tn ed io ci guardammo per un secondo in silenzio prima di scoppiare a ridere insieme

"Tn sei proprio speciale, certo ci conosciamo a malapena da una settimana ma quando ci conosceremo meglio come sarà?"

Geto: tn ti va di andare in un posto

Tn: dove?

Geto: sorpresa

Tn: ehiiii dai dimmelo, dimmelooo

Geto: no lo vedrai coi tuoi occhi

Tn: noooo voglio saperlo ora

Geto richiamò il suo spirito maledetto dalle sembianze di un pellicano e ci salì

Geto: sali

Tn: o dio mi fa un po' paura

Geto: hahaha è sotto il mio controllo non ti farà del male

Tn: ok però dammi una mano

Salì su quello spirito maledetto, ero sul suo dorso, quando iniziò a sfrecciare nei cieli più in alto delle nuvole, il paesaggio era inimmaginabile, niente da dire tutto veramente stupendo non esistono altre parole per esprimere tanta bellezza

Tn: MA È BELLISSIMOOO

Geto: LO SO E DOPO È ANCORA MEGLIO

Urlavamo per farci sentire ma ci capivamo, quel viaggio fra le nuvole era veramente bellissimo, ma non sapevo ancora quale sarebbe stata la bellezza che mi sarebbe aspettata. Geto si avvicinò a me dolcemente e mi negò la vista con una bandana

Geto: non ti preoccupare ti tengo io

Tn: m..mi fido eh

Geto: haha tranquilla siamo quasi arrivati

Nel frattempo mi godevo l'aria fresca sul corpo, era come se mi purificasse l'anima. Era davvero bellissimo.

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