Anno 1400
Passeggiavo tranquillamente per le vie della città, più precisamente per le vie della mia cittadina, un borgo arroccato su un promontorio.
Tra una via e l'altra posso osservare i vari banchetti allestiti con gli articoli più disparati. Dagli ortaggi ai vestiti, da piccoli ornamenti per la casa a vasi di varie misure.
Decido di prendere una via secondaria che non avevo mai preso. È stretta e buia.
In fondo vedo della luce e mi ritrovo in una piazzola da cui posso ammirare il paesaggio.
Ad un certo punto sento il suono di uno strumento ma non riesco a riconoscerlo subito...ma certo una lira!
Cerco di capire da dove proviene questa melodia e mi accordo che arriva dalla cima di un imponente torre che, ad essere onesto, non avevo mai visto.
Ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai vista dal vivo. E poi questa melodia soave chissà chi e perché la suona.
Sapendo che non avrei mai avuto riposta, me ne andai pensando a quanto fosse bella e piacevole la giornata.
Ragazza nella torre Pov
Ho perso la cognizione del tempo. Non ricordo da quanto sono qui, mesi? Anni?L'unica cosa certa che so è il perché io sia qui: la mia famiglia!
Volevano che mi sposassi con un bellimbusto ricco fino al midollo solo per unire le famiglie in una stupida alleanza.
Peccato che il ragazzo in questione era brutto come la fame e per di più se la tirava senza perdere occasione di pavoneggiarsi e sbeffeggiare a tutti la sua ricchezza.
Io mi ero tirata indietro da questo matrimonio forzato, per me era fuori questione.
Peccato che la mia famiglia la pensasse diversamente perché a loro serviva questo accordo, era essenziale.
"O lo sposi ho ti rinchiudo nella vecchia torre, a te la scelta" disse urlandomi con tutto il fiato che aveva in corpo.
Non pensavo sarebbe arrivato a tanto, rinchiudere la propria e unica figlia? No mai.
Peccato, però, che lo fece, eccome se lo fece.
Al mio ennesimo No mi trascinò di forza fino alla vecchia torre, mi portò su per i numerosi scalini e mi lanciò all'interno della grande mono stanza.
"Una figlia ingrata come te preferisco non vederla mai più, non voglio averla zitella e per di più doverla mantenere".
Queste furono le ultime parole pronunciate da mio padre, non lo rividi mai più. Non che la cosa mi toccasse particolarmente.
Tra i tanti oggetti vidi una vecchia lira ancora funzionante. La spolverai e una nuvola di polvere si sollevò lasciando spazio al suo bel colore.
Tirai un po' le corde giusto per accordarla un pochino e dopo poco era già come nuova.
Da quel giorno passo le giornate davanti alla grande e unica finestra della torre che da accesso ad un'ampia terrazza. Da qui posso osservare l'orizzonte pieno di promontori e piccoli paesetti arroccati che si illuminano di notte dando vita ad una vista unica.
Le canzoni che intono tutto il giorno parlano della libertà, della mia voglia di essere di nuovo libera.
Vorrei tanto trasformarmi in un volatile e poter così spiccare il volo e poter così finalmente esplorare questi paesetti che mi fanno compagnia e vedere cosa si nasconde dietro quegli altopiani.
La notte mi arrampico sull'edera che cresce lungo il muro vicino alla terrazza e mi sdraio sul tetto. Mi dispendo e osservo le stelle e la mia migliore amica: la luna.
Lei è la mia sola ed unica confidente che mi tiene compagnia, almeno finché non scopare per lasciare spazio al sole.
Sogno la libertà, la desidero ardentemente, forse anche troppo. Talmente tanto che, se mai dovessi riuscire ad uscire da questa maledetta torre, probabilmente ne rimarrei deluso per le aspettative troppo alte.
Oggi per la prima volta ho sentito qualcuno passeggiare vicino all'ingresso. È stato strano visto che l'ultima persona che ho visto è stato mio padre.
Ho provato a suonare più forte per farmi sentire ma dopo poco l'ho sentita andarsene.
Forse mi devo rassegnare, rassegnare al fatto che queste pareti saranno le sole ed uniche cose che vedrò per il resto della mia vita.
Probabilmente non potrò più assaporare la libertà ed essere finalmente libera.
Mi conviene mettermi comoda sulla terrazza davanti al mio paesaggio e suonare la mia lira in compagnia dei miei sogni che, purtroppo, non si realizzeranno mai.
STAI LEGGENDO
Brevi storie senza tempo
Short StoryStorie corte anzi cortissime da leggere nei piccoli ritagli di tempo della giornata 💭 #81 pensieri 17/10/'22 #34 poesie 23/10/2022 #29 poesie 20/02/2023