Victoria's Pov
Ormai era mattina e la sveglia era suonata da circa un quarto d'ora, così mio padre non vedendomi scendere decise di entrare in camera mia dove mi trovò completamente sotto le coperte
Steward: buongiorno piccola, oggi c'è scuola
Io: non...mmm...bene *mormoro*
Steward: cos'hai?
Io: mal di testa *stropicciando gli occhi*
Steward: allora sarà meglio che ti riposi, io ora devo andare a svolgere delle questioni burocratiche. Ci vediamo sta sera, stammi bene
Io: ok ciao papà
Chiuse lentamente la porta per poi uscire dalla stanza. Era iniziato da poco l'autunno, fuori dalla finestra si vedevano foglie marroni, gialle e rosse che danzavano nell'aria per poi posarsi delicatamente al suolo, una folata di aria fresca entrò in camera mia facendo muovere tutte le tende come in una danza.
Io: mmmmm che fastidio *mormoro ancora mezza addormentata*
Tornai a rintanarmi sotto le coperte e dormii fino a mezzogiorno. Una volta mangiato il pranzo mi sentivo decisamente meglio così decisi di scrivere un biglietto per Suzette e prima di uscire avvisai una delle donne che aiuta a pulire casa del messaggio per la azzurra di capelli e del fatto che stessi per uscire.
Andai alla torre sapendo per rilassarmi, mi stupii di quanta poca gente ci fosse in giro
*cavolo, non pensavo che fosse così deserta a quest'ora*
Il silenzio che c'era in strada mi sembrava surreale, un po' come tutta questa situazione...
Misi il cappuccio per ripararmi dalla folate che di tanto in tanto arrivavano. Ero praticamente in cima alla torre con il vento che entrava nel cappuccio così decisi di ritirare le mani nelle maniche e stringermi un po' per riscaldarmi; la vista era spettacolare, tutti gli alberi erano rossi o gialli, la città sembrava essere andata in letargo anche se in quelle mille case c'erano sicuramente tante persone che stavano lavorando normalmente come se nulla fosse però quella quiete si interruppe quando qualcuno arrivò e si sedette su una delle tante panchine del posto...Javin's Pov
Era circa mezzogiorno e mezza quando decisi di uscire per fare un giro. Ogni tanto passava una macchina che schiacciava le foglie ormai cadute dagli alberi semi spogli. Tenevo il cappuccio con le mani perché le folate iniziavano ad essere sempre più insistenti e decisi di andare alla torre sapendo che era un posto abbastanza protetto dal vento. Arrivai lì e mi sedetti sulla solita panchina, da lì si poteva ammirare gran parte della città
*è da tanto che cercavo una quiete come questa cazzo*
Dissi tra me e me
Accesi una canna, ogni volta che cercavo di soffiare via il fumo mi tornava in faccia per colpa di quella dannata aria
*proprio oggi doveva esserci il vento? Che cazzo!*
Non sapevo più che cosa fare, ormai la mia vita era sull'orlo della fine, mancavano pochi giorni e tutto era finito. Avrei voluto vivere di più e forse avere qualche... no, come non detto.
Mi lasciai andare sulla panchina avvolto dai pensieri e non feci caso che io cappuccio scivolò giù.
Sentii dei rumori provenire dalla torre, come se qualcuno stesse scendendo e quando mise piede a terra mi girai per curiosità. Sapevo che non poteva essere nessun ragazzo, a quest'ora sono tutti a lezione. Invece vidi una ragazza che mi fissava.
Si tirò giù il cappuccio e l'aria le scostò l'unica ciocca di capelli che le era rimasta sul viso
Io:...!
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IL PRIMO SENTIMENTO
FantasyDue ragazzi si incontrano dopo anni. Una è Victoria, ragazza solare e giocatore nel club di calcio della Raimon, l'altro è Javin un ragazzo misterioso di cui si sono perse le tracce circa 3 anni fa. Cosa ne sarà del loro rapporto? 'Avrei voluto dirt...