Capitolo 41: Don't Blame Me, Love Made Me Crazy

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COLE

<<Se dovessero arrestrarmi tu voltami le spalle e vattene>> dissi giocando con i suoi capelli biondi, Chantal alzò di scatto la testa dal mio petto guardandomi male e fregandosene del fatto di essere nuda <<da dove vengono questi pensieri?>> chiese accarezzandomi una guancia ma io scostai la sua mano.

Derivavano dal fatto che la vita che conducevo faceva schifo, avevo soldi e potere ma anche il fiato della polizia sul collo.

<<Per ora siamo fortunati Rapunzel ma se c'è una cosa che ho imparato è che la vita ti prende a calci come vuole e se ne frega di te, se dovessi finire in prigione voglio che tu.... >> venni interrotto dalle labbra di Chantal che si scontrarono con le mie, inizialmente non ricambiai perché sorpreso dal suo gesto ma poi le accarezzai i fianchi e Chantal inclinò la mia testa per baciarmi più affondo.

<<Lo senti questo Mano del Diavolo?>> mi tenne il mento fermo con il pollice e l'indice guardandomi male <<ti amo troppo per voltarti le spalle, non mi sono fatta marchiare la pelle a vita per andarmene alla prima difficoltà>> abbassai lo sguardo sui nostri tatuaggi, il serpente di Chantal sembrava deridere la richiesta che le avevo fatto qualche istante prima.

<<Sei troppo leale, è sempre stato questo il problema>> Chantal aveva tutte le possibilità per andarsene dal South Side, avevo sempre  sperato di vederla lontano da qui a mangiarsi il mondo e a dimostrare quanto valesse anche se l'avrei persa, però lei non aveva mai voluto prendere in considerazione di lasciare il South Side, purtroppo le parole d suo fratello erano come un veleno che si era diffuso velocemente e che mi stava uccidendo.

Avevo detto a Chantal che se se ne fosse voluta andare io non l'avrei fermata perché tenevo più alla sua felicità che alla mia, ed ero serio.

<<Io ho scelto tutto questo Cole, è questa la vita che voglio e nessuno potrà mai cambiarlo nemmeno le tue parole, potrebbero pure darti l'ergastolo e ti aspetterei>>.
..............

<<Hai davvero ucciso Evan?>>.

Io e Dylan eravamo rimasti in silenzio tutto il tempo, nessuno dei due aveva chiesto all'altro cosa avesse fatto per finire in una cella della centrale di polizia ma la domanda mi stava uccidendo e così avevo rotto quel silenzio confortante.

<<Evan era tornato in città per Seira e insieme a lui c'era pure Dominic>> avrei voluto essere presente solo per uccidere quel figlio di puttana che aveva pugnalato la mia ragazza in un vicolo sperando che morisse dissanguata.

<<Per questo Seira era triste?>> Dylan mi guardò per la prima volta da quando mi aveva detto ciò che aveva fatto <<che cosa ti ha detto?>> in genere non avrei rivelato le confidenze di Seira a Dylan ma quello era un caso speciale e decisi di infrangere la mia regola <<non vuole perderti ma non sa se può accettare quello che hai fatto anche se era per lei>> la reazione di Dylan mi stupì, un tempo avrebbe sbattuto la testa contro il muro e avrebbe urlato invece rimase fermo a fissare il vuoto.

<<Se Seira dovesse decidere di non voler stare con me andrebbe bene, non posso obbligarla a rimanere ma sarò sempre al suo fianco, per la maggior parte della sua vita è stata sola e senza protezione invece io voglio esserci sempre per lei.
Anche se non vorrà guardarmi.
Anche se si innamorerà di un altro.
Anche se andrà via da qui.
Avrà sempre me al suo fianco>>.

<<Tu invece perché hai quella faccia? Anch'io avrei picchiato Thomas>>.

<<È per quello che ho capito mentre mi arrestavano>>.

Guardami come la prima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora