Capitolo 2: punishment or blessing?

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                      CHANTAL

Mia madre era francese, e aveva insistito affinché imparassimo la sua lingua di origine , Cecile e Philippe , i miei fratelli maggiori ,non avevano né l'accento né tantomeno il desiderio di imparare una lingua nuova. Io invece parlavo fluentemente francese, e quando lo facevo avevo la tipica r moscia dei francesi.

Spesso lo parlavo quando ero incazzata, perchè nessuno mi avrebbe capita.

Come in quel momento.  

<<ce sale bâtard, il m'a puni>>.

Dylan cercava di trattenere le risate, parlava a mala pena inglese  quindi non capiva la metà di quello che  borbottavo, ma la mia espressione da strega malefica pronta a lanciare un sortilegio bastava per divertirlo. Era convinto che stessi come minimo maledicendo il giorno in cui avevo iniziato a parlare, se non avessi risposto male al professor Murphy, con il quale nel corso degli anni avevo avuto diversi attriti , non sarebbe successo nulla.

Purtroppo la mia bocca del cazzo spesso non si collegava con il cervello. Dicevo sempre quello che mi passava per la testa , senza pensare ai possibili danni.

<<Non è affatto divertente!>> esclamai contro Dylan, il quale non smetteva di ridere <<se fosse capitato a qualcun altro staresti ridendo come una pazza>> mi fece notare Dylan che capì che era meglio tacere prima che lo graffiassi con quegli artigli che avevo al posto delle unghie, <<le cose brutte sono belle e divertenti solo quando capitano agli altri>> ero molto preoccupata per la mia situazione , ero stata assente da scuola per una settimana , avevo dei debiti in varie materie e come se non bastasse si potevano contare sulle dita di una mano i giorni in cui non ero stata messa in punizione.

Apparivo calma all'esterno ma dentro era preoccupata, i miei genitori mi avrebbero guardata come al solito , con quella tacita domanda che non veniva mai espressa a voce : quando cambierai? Più di una volta avevo sentito i miei genitori lamentarsi e chiedersi perchè la figlia minore non fosse come i fratelli. Una risposta non c'era,  non avevo programmato il mio futuro nei minimi dettagli come invece faceva Cecile e non ero ambiziosa come Philippe.

<<Puoi farti mettere in punizione pure tu? Non puoi lasciarmi sola, è scritto nella Bibbia anzi sono sicura che l'ha detto pure Barney Stinson nel Fra Codice>> a Dylan sarebbe piaciuto accontentare la sua adorata migliore amica però la sua situazione scolastica era peggiore della mia e se voleva diplomarsi doveva mantenere un profilo  basso, già tutti i professori non gli davano importanza poiché convinti che sarebbe finito in prigione proprio come suo fratello Luke, <<so  che lo dice il maestro di vita Barney Stinson non posso Chanty, dare il sazio al mio patrigno di non diplomarmi è l'ultima cosa che voglio>>. Il suo patrigno non gli era mai andato a genio e non solo perchè lo vedeva inizialmente come un sostituto del padre, che dopo il tradimento della moglie non aveva provato a mantenere un rapporto con Luke e Dylan, ma anche per il modo in cui si era comportato dopo l'arresto di Luke, come se fosse una cosa inevitabile perchè Luke era senza speranze e aveva ottenuto ciò che meritava , poco importava se la moglie era disperata , e se Dylan non riusciva a dormire.

Quell'uomo era la principale ragione per la quale stava da me da quasi due anni.

<<Barney Stinson sarebbe deluso da te, sapevo di doverti regalare il Fra Codice per il tuo compleanno>> mi arrese all'idea di passare la punizione da sola.

                           AXEL

<<Ti ho chiesto scusa in tutti i modi possibili e inimmaginabili, puoi smettere di fare la testa di cazzo?>> mi urlò contro Dom, non riuscivo a comprendere perchè il mio amico dovesse prendere sempre le decisioni peggiori e poi rifiutarsi di affrontare le conseguenze.

Guardami come la prima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora