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[@mityboh]

«senti ma storia della filosofia ce l'hai solo martedì?»

Simone si poggia con il bacino alla scrivania di Jacopo mentre lui è intento a scorrere da home di Instagram sdraiato sul letto, come se dietro al fratello non ci fossero dei libri da studiare o degli appunti da correggere.

«perchè, te piace? La vuoi seguì te?»
«no era solo per capire, m'è sembrata una materia difficile» mormora lui fissando la punta delle proprie scarpe.
«ce l'ho pure giovedì come ultima lezione»

La testa del fratello si muove in un cenno di assenso e Jacopo davvero non può sapere il motivo reale di quelle domande, perché forse nemmeno Simone capiva del tutto quell'interesse maturato nei confronti di Manuel. Aveva parlato con lui talmente poco che di qualsiasi altra persona avrebbe dimenticato sia il nome che il volto, ma l'immagine di quel sorriso sghembo e quei ricci disordinati erano ben impressi nella sua mente, insieme alla sua voce.

«giovedí finisco prima di te, posso raggiungerti e mi metto a studiare lì, mh?»

E Jacopo non saprà cosa succede, ma sicuramente non è scemo. Scruta per qualche istante il fratello, cercando di captare qualche segno, ma forse per la prima volta in vita sua non riesce a decifrare quell'espressione.

«va bene» decide di assecondarlo, se quel comportamento aveva a che fare con la materia, portarlo lì lo avrebbe aiutato a capire.

**

Quando Jacopo fa il suo ingresso in aula mancano 10 minuti all'inizio della lezione. Scivola tra le sedie dell'ultima fila per posizionarsi al centro e dopo aver abbandonato lo zaino a terra si mette seduto su una delle sedie azzurre, facendola cigolare leggermente.

C'è un brusio leggero proveniente dai posti avanti e lui prende ad osservare tutti i dettagli di quell'aula cercando di capire cosa abbia attirato l'attenzione di Simone due giorni prima. Sembra essere tutto nella normalità, piatto come le altre lezioni e stranamente tranquillo. Può essere questo? La calma? Si chiede.

Non fa in tempo ad elaborare una risposta a quella sua stessa domanda perché viene distratto da uno zaino che cade direttamente affianco ai suoi piedi, appartenente ad un ragazzo sconosciuto che però gli sta sorridendo.

«oggi sei Simone o il gemello?» e Jacopo è sorpreso di sapere che qualcuno sia a conoscenza dello scambio di persona avvenuto, ma che soprattutto sappia anche il nome di suo fratello.
«ci conosciamo?» Manuel annuisce prendendo posto vicino a lui.
«sei il gemello» constata aprendo un quaderno. «ho chiacchierato co Simone la volta scorsa»

In quel momento un lampo di consapevolezza sembra colpire Jacopo in pieno, che si apre in un sorriso simile a quello di Manuel appena arrivato, estremamente divertito e incuriosito.

«ma non me dì» risponde allungando una mano. «Jacopo»
«Manuel» la stringe l'altro.
«come hai fatto a parlá co lui?» Jacopo è genuinamente sorpreso del fatto che Simone abbia socializzato con qualcuno in un'ambiente che, per giunta, non era il suo.
«stava a studiá matematica vicino a me» Jacopo ride ed anche Manuel lo accompagna sovrastando leggermente il brusio dell'aula. «sta a lezione mo?» chiede subito dopo e il gemello si ritrova a fissare il ragazzo affianco a se come se avesse chiesto la cosa più esilarante del mondo.
«sta a vení qua, ha detto che me aspetta mentre faccio lezione»

Manuel annuisce stringendo le labbra tra loro per cercare di nascondere un sorriso che, però, non sfugge comunque a Jacopo. Si chiede cosa possa essere successo tra quei due di così importante per aver scaturito una reazione simile in entrambi, pensa alla curiosità di Simone e al sorriso di Manuel e spera che, qualsiasi cosa sia, faccia felice suo fratello.

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