CAPITOLO 2

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A Gyros non piaceva l'idea che le sue ricerche non fossero sempre accurate. Tutte le informazioni dovevano essere giustissime. Comunque, per quanto riguardava Salomé da Bahia, erano state meno approfondite soltanto perché, per tanto tempo, aveva ritenuto marginale il suo coinvolgimento negli affari di Henrique da Bahia.

Soltanto alcuni giorni prima, era venuto alla luce il suo vero ruolo nell'organizzazione perversa del padre. Ma avrebbe dovuto capire sin dall'inizio, che genere di donna fosse.

Salomé era l'arma più letale nell'immenso arsenale di Henrique da Bahia... L'esca giusta per attirare dalla sua parte tutti i pesci più importanti... tutte le persone più facoltose del Brasile.

Gyros sentì il suo stomaco contorcersi.

'Che peccato...' pensò. 'Che spreco...'

A quella distanza ravvicinata, il volto a forma di cuore di Salomé era assolutamente perfetto... La sua bellezza mozzava letteralmente il fiato. Il suo incarnato aveva la consistenza del velluto. Il trucco era leggero, ma impeccabile. Lo sguardo da cerbiatta era puntato su di lui con una certa dose di sospetto. Le labbra erano socchiuse e stava respirando agitata.

Le foto nel suo file non le rendeva affatto giustizia. Quel corpo pieno di curve nei punti giusti, avvolto perfettamente nella seta rossa, incendiò i sensi di Gyros come non gli capitava da tantissimo tempo. La fitta all'inguine si ripresentò... Questa volta la sentì molto più forte.

"Ti ho fatto una domanda."

La voce di Salomé era tanto sensuale da ricordargli una calda sera a Santorini, trascorsa a bere ouzo su una spiaggia deserta. E quella bocca, con labbra piene e carnose, accentuate da quel dannato rossetto scarlatto, gli portò in mente ciò che era successo dopo che la bottiglia d'ouzo era stata consumata interamente, annullando qualsiasi inibizione esistente.

Salomé guardò oltre la sua spalla e Gyros serrò la mascella al pensiero che fosse più preoccupata della partenza di Valentim Ribeiro che non della sua presenza proprio lì, di fronte a lei.

"Perché uno degli ospiti più importanti di questa serata, un MIO ospite, sta uscendo da quella porta in questo preciso momento?"

"Be'... Lo sta facendo perché gli ho detto che se non voleva ritrovarsi con un cappio d'oro intorno al collo prima di essere veramente pronto, doveva stare alla larga da te," le rispose Gyros con calma.

Lei spalancò ulteriormente la bocca mettendo in mostra denti perfetti e bianchissimi.

"Scusa?!"

"Va bene... Sei scusata..."

I suoi occhi color caramello lo fulminarono.

"Ma come osi parlare di me come se fossi una...?"

"Attenta, meu anjo (portoghese per 'angelo mio'), stai creando una sceneggiata... Non credo che il tuo caro velho ('paparino') sarebbe felice di vedersi rovinare la serata da un accesso di collera da parte della sua devota menina (bambina)... O sbaglio?"

Lei lo incendiò con lo sguardo e continuò a fissarlo in modo diretto. Gyros ricambiò lo sguardo perché trovò difficile resisterle... O perché, malgrado il suo atteggiamento di sfida, percepì in Salomé una certa vulnerabilità.

"Ascolta, non so chi ti credi di essere o quali sono le tue intenzioni, ma, di sicuro, hai bisogno di fare un rapido corso di buone maniere per scoprire come comportarti durante un evento sociale importante. Non puoi venire qui e deliberatamente, insultare l'anfitrione..."

PER AMORE O PER RICATTO (3 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora