Infermeria pt1

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Leggete li spazio autrice dopo grazie .

Uscii dalla cabina 7 per andare a dare una mano ai miei fratelli in infermeria, quando notai delle figure davanti alle altre Case.

Finalmente l'ho trovto! Pensavo che fosse scappato.
Mi dissi appena vidi Nico Di Angelo parlere col romano Jason Grace
Il moro notando che lo squadravo, disse qualcosa a Grace e si incamminò verso di me; Nico indossava i suoi soliti jens neri strappati, una maglia del medesimo colore con sopra stilizzato un teschio e un giubbotto da avviatore.
Ma come diamine fa a stare col cappotto ad Agosto?!

"Si può sapere che fine hai fatto?" gli domandai in modo indifferente "Che vuoi dire?" ribatte Nico perplesso "Sono rimasto bloccato due giorni in infermeria e tu non ti sei fatto vivo per dare una mano." "Io cosa? Perché mai vorresti avere un figlio di Ade nella stessa stanza in cui ci sono persone che cercano di guarire. Perché qualcuno dorrebbe mai volerlo?"

serio! Mi sta veramente chiedendo il perché? Dei aiutatemi

"Non puoi aiutare un amico? Tagliare le bende? Portare una bibita o uno spuntino? O anche solo chiedere: -Come va Will?-. Non credi che mi avrebbe fatto piacere vedere una faccia amica?"

"Cosa... la mia faccia?"

"Certo che sei lento di comprendonio"affermai "spero che tu ti sia levato dalla testa quale sciocchezza di lasciare il campo Mezzosangue

tipregodimmidisi

"Io...si.Sì. Insomma, resto qui "
"Bene. Quindi forse sei lento,ma non sei un idiota .
forse mi sto spingendo oltre
"Ma... Come osi parlarmi in questo modo?Non sai che posso evocare zombie, scheletri e..."
"In questo momento non riusciresti a evocare neanche un osso di pollo senza scioglierti in una pozza di tenebre,Nico Dì Angelo " lo interruppi " Te l'ho detto, basta giochetti degli inferi, ordine del dottore. Mi devi almeno tre giorni di riposo in infermeria.
A partite da ora."
"Tre giorni? Io ecco... Okay "
"Bene adesso..." cercai di concludere la frase ma un urlo di euforia scuarciò l'aria.
Accanto al fuoco Percy rideva per qualcosa che Annabeth gli aveva detto.Lei rise a sua volta e gli mollò un pugno su un braccio.

"Torno subito" mi disse "Giuro sullo Stige e... arrivo."

Si diresse verso Jeckson e la sua ragazza ,che avevano ancora dei sorrisi raggianti, si scambiarono qualche parola e il sorriso di Percy vacillò e inizió a passare lo sguardo da Annabeth a Nico che poco dopo ritorno da me.

"Andiamo?" Gli chiesi
"Mhh" fu la sua risposta
"Lo prendo come un si" gli mostrai un sorriso a trentadue denti e lo trascinai verso l'infermeria

~spazio autrice

Salve semidei quasta è la prima storia che scrivo quindi se è bruttina è per questo, se notate errori o altro scrivetelo nei commenti e perdonatemi per il capitolo corto, se volete il secondo lasciate delle stelline e commenti.
Pace semidei

La paura di amare ~SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora