incubi

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In lontananza sentii il corno che annunciava l'ora di pranzo.

Accidenti il tempo passa quando ci si diverte pensai mentre chiudevo il libro, ero arrivato al terzo capitolo, e poco dopo si sentì una voce dall'auto parlante :
Bene gente è ora di pranzo chi può si dirigga in mensa chi non si può alzare non si preoccupi arriveranno delle diadri con il cibo e ci aiuteranno a distribuirlo.

Fantastico questo supplizio è finito mi dissi metre mi alzavo e infilando le pantofole ,che mi aveva lasciato Will, e mi diressi verso la porta che si aprì mostrando il volto di quell' odioso biondino

"Dove pensi di andare?"
"In mensa dove secondo te" risposi

"Aaa, Gosth king non puoi andare in giro ricordi? Ordini del dottore"
"Primo non mi chiamare Gosth king
Secondo perché devo stare rinchiuso in questa stanza?"
"Perché me l'hai promesso e poi ti ho portato io il cibo, su forza siediti " mi disse indicando il mio letto

Mi misi sotto le coperte e lui mi diede un vassoio in cui c'erano 2 piatti, uno con la pasta al pesto e l'altro con con una bistecca e verdure grigliate .

"Mangia o si raffredda" mi disse Will,che nel frattempo si era seduto sul divanetto, mentre scartava una focaccia.

Stronzo lui mangia la focaccia e a me da uno sputo di pasta e delle verdure grigliate, ma vaffanculo

Lo guardai negli occhi, che erano un azzurro chiarissimo l' opposto dei miei scuri come la notte, lui aggrottò le sopracciglia cercando di capire cosa gli volevo dire, abbassai lo sguardo sulla focaccia che teneva tra le mani

"Ohh vuoi questa? Solo se fai il bravo bimbo e mangi tutto"
"Stronzo" gli dissi mentre inforcavo la pasta per assaggiarla

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"Ho finito ora dammi un po'di focaccia"

"Mi dispiace ma l'ho finita"

Mi prende in giro vero!?

"Ma ho un'altra sorpresa"

Mi disse mentre si alzava e tirva fuori dal sacchetto,che aveva con sé, un barattolino
"Cos'è?" Gli chiesi
"Un uccellino mi ha detto che ami il tiramisù quindi..."

Mi mise il barattolino col Tiramisù sul vassoio, lo assaggiai

Che bontà! Quel dolce sapore mi fece tornare in mente i bei ricordi di quando aiutavo mia madre a prepararlo.
"Nico tutto bene?"
"Mmh? Oh si"
"Okay... vedo che hai iniziato la canzone di Achille"
"Si è bello"
"Sono contento che ti piaccia e vedo che è buono anche il tiramisù" mi se gli occhi sul barattolino era quasi vuoto ops.

Dopo poco che ebbi finito il mio dessert il figlio di Apollo mi chiese se sapevo giocare a scacchi gli risposi di no, ma mentii io so giocare, voglio solo prenderlo in giro; dopo che mi ebbe spiegato tutte le regole facemmo quattro partite 3 vinte da lui una da me.

"Ti propongo una sfida se perdi al prossimo raund farai tutto quello che voglio, se perdo io farò quello che vuoi tu; ci stai?"

"Sfida accettata "

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Morale: mai sottovalutare Solace, mi ha battuto!

"Come, come hai fatto ha vincere!"
"Sapevo che avevi finto di non saper giocare, ma anche io ho mentito ho fatto finta di essere un principiante, ma non è così: sono il migliore di tutta la mia cabina telò fatta Gosth king"
"Tsk me l'hai fatta, cosa devo fare?"
"Reclamerò il mio premio quando sarai uscito dall'infermeria" mi disse con un sorriso raggiante.

La paura di amare ~SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora