infermeria pt2

113 7 6
                                    

Will mi afferrò il polso non ebbi il tempo di sottrarmi a quel contatto che iniziò a trascinarmi verso l'infermeria

Era una struttura grande,molto grande, completamente dipinta di bianco candido come le piume di una colomba
L'interno c'era un via vai di figli di Apollo, sorridenti, che apparivano e scomparivano da dietro a diverse porte.
"Di quá" mi disse Will mentre mi lasciava il polso e ci incamminammo verso un corridoio che portava a una porta bianca con su una lavagnetta con la scritta ufficio in giallo.

Il biondo aprì la porta e si diresse spedito verso la scrivania bianca posta al centro e inziò a rovistare tra i cassetti mi guardai intorno oltre alla scrivania nella stanza c'era un divano rosso con due poltroncine vicine e in mezzo un tavolino di vetro con sopra alti fogli e un vaso con delle rose di vari colori, una finestra che affacciava sul campo di fragole e contro il muro era presente una grande libreria con vari libri di medicina ma guardando meglio notai anche dei libri a completamente diversi mi avvicinai e ne presi uno con la spina color oro la copertina presentava un'armatura e un mantello rosso:

Medellin Miller
La canzone di Achille

"Se ti interessa puoi prenderlo"

Mi girai di scatto trovando la faccia sorridente di Will a pochi centimetri dalla mia, mi mossi ,velocemente, scontrandomi con la libreria per poi scivolare per terra con un tonfo

"Dei, Nico stai bene?" mi chiese preoccupato si inginocchiò e mi prese la mano, ma la sottrai subito come se mi fossi bruciato, Will aggrottò le sopracciglia in una domanda muta
"Non amo il contatto fisico" borbottai mettendomi in piedi
"Okey... seguimi ti porto nella tua stanza"
"Posso tenerlo quindi ?" alzai la mano con cui tenevo il libro, lui annuì entusiasto e si diresse verso la porta lo seguii fino a trovarci dell'altra parte dell'infermeria;aprì la porta rivelando una stanza completamente bianca con un letto con una cassapanca alla fine, un divano con vicino un tavolino di vetro e un'altra porta.

"Questa sarà la tua stanza per le prossime 72 ore" disse Will prima di aprire la cassapanca e tirare fuori un pigiama azzurro quasi bianco per poi prorgermelo.
"Stai scherzando vero?"
"Emh no, perché dovrei?"
"Secondo te io metterò quel pigiama"
"Si?"
"Phuaaa... Scordatelo"
Will alzó gli occhi al cielo
"Sapevo che avresti fatto storie per questo..." Ricominció a rovistare per poi passarmi un pigiama nero con dei teschi sopra
"Cambiati pure nel bagno" mi disse indicando la porta, presi il pigiama e mi diressi. Una volta cambiato uscii dal bagno e vidi Will sistemare un cuscino sul letto con le lenzuola blu notte.

"Non abbiamo lenzuola nere spero che queste vadano bene; mi sa che ho sbagliato la taglia del pigiama, vero?"
"Mhh" in effetti mi era largo
"Bene ora a letto"

Non avevo voglia di discutere quindi mi infilai sotto le coperte

"Io ho altri pazienti quindi non sognarti di alzarti e/o di scappare chiaro Di Angelo?"
"Si, tutto chiaro"
"Bene buon riposo Nico " mi disse con un sorriso raggiante per poi uscire dalla porta troppa con gentilezza per i miei gusti.
La mia fine è vicina tre giorni in un posto simile e incompagnia di Will Solace...

Sono fottuto.

La paura di amare ~SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora