Prologo.

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Era un giorno qualunque, di un anno qualunque, di un mese qualsiasi.

Quando il fuoco divampante, incontrò l'acqua pura e cristallina.

Erano, come la Luna e il Sole.

Il sole, per quanto si sforzasse non poteva amare la Luna e viceversa.

Così erano, Ciro futuro boss di Napoli e Azzurra, una ragazza umile e con la testa sulle spalle.

Lui era reduce da un apprendistato in criminologia, si fa per dire, reduce da una permanenza all'Imp, il carcere minorile di Napoli.
Da cui era entrato in giovane età ed era uscito poco più che ventenne, un annetto fa!

Lei, era pura come l'acqua cristallina, aveva sempre una parola di conforto per tutti.
Adorava il mare e le margherite.
Aveva dei valori e principi morali, in cui credeva fermamente.
Odiava la prepotenza, la sopraffazione e la corruzione.
Sognava un mondo migliore.
Sognava un'utopia.

Azzurra, a passo svelto, diede da mangiare al cucciolo che si era sistemato nel suo cortile.
Salutò sua madre.
Prese una brioche al volo e raggiunse suo padre, in Pescheria.

Subito l'odore, forte del mare e del pesce, invase le sue narici.

:<<Ho una verifica.
Devo correre.
Sono passata a salutarti.
Te vogl ben.>> disse Azzurra, mentre la sua montagna di riccioli, ballavano al contatto con il venticello primaverile.
:<<Stai attenta, Selvaggia!>> disse ridendo suo padre.

Azzurra, imprecò quando un Sh nero le schizzò la sua gonnellina beige.

Ma il ragazzo o l'uomo, in questione, si era già allontanato, verso la Pescheria del padre.

Durante, tutto il giorno, si sentiva costantemente osservata.
Era impaurita, magari erano solo sensazioni negative.

Anche quando, le sue compagne starnazzavano come galline, alla vista dei motori e dei soliti Badboys fuori scuola.
Aveva un senso di inquietudine.

Camminava, a passo svelto verso casa.

Ciro, il fuoco, aveva passato tutto il giorno a regolarizzare i conti e gli affari di famiglia.

:<<Maronna mij.
Sei noioso.
Jamm a ballà, stasera.
Non pensare sempre e solo ai soldi.>> disse suo fratello, di nome Pietro.

Ciro, si sporse, per guardare meglio, mentre erano fuori al liceo scientifico di Napoli.

:<<Statt zitt.>> fece un ghigno, mentre fumava la sua sigaretta.

Suo fratello, lo guardava preoccupato.

:<<È lei.
La nostra lei.>>

Poi aggiunse

:<<Anzi.
La mia Lei.>> disse sorridendo beffardo.

𝑳𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝑳𝒆𝒊.// 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊. 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora