Kyouten - Il principe (parte 1)

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Victor's Pov

Non vorrei essere qui, eppure lo sono. Circondato da maschere spaventose e vestiti sfarzosi, nell'aria un profumo dolce ed elegante mischiato al suono profondo dei violini e del pianoforte che ricreano a tratti un'atmosfera misteriosa. Attorno a me vedo creature soprannaturali, ventagli rossi e neri.

Mi sistemo delicatamente il completo nero sfumato di viola restando in piedi ai margini della sala, mantenendo la calma e ricambiando i sorrisi educati della nobiltà britannica che mi circonda, nonostante vorrei solo sbuffare dalla noia. Sono venuto qua per travestirmi a un ballo in maschera, a un evento sociale più che banale. Sono venuto da solo fino a qua, da San Pietroburgo per assecondare i desideri dei miei genitori di trovare una dama nobile, o ancora meglio una principessa, per continuare la generazione della casata reale russa. Come principe, ho il dovere di mantenere la linea di successione, e una volta salito al trono dovrei già avere un erede.

Ciò che miei genitori vogliono per me, però, non coincide con ciò a cui io davvero aspiro. Non ho molto interesse nel governare, né nello sposare qualcuno per cui in realtà non ho sentimenti. So che eventualmente potrebbero nascere, come è stato per i miei genitori, ma comunque non vorrei avere nulla a che fare con una situazione del genere. Tantomeno con una donna. Questa è una cosa che loro, che nessuno, deve sapere. O forse lo sanno già, e proprio per questo mi hanno spedito qui, in Scozia, per fare in modo che questi "pensieri" svaniscano. Forse hanno notato i soldi spesi in locali d'élite in cui di tutto può succedere.

Il fatto è che le donne mi piacciono, ma non quanto ad altri miei coetanei. Non disdegno una compagnia maschile, e questo chiaramente è inaccettabile. La mia famiglia farebbe di tutto per nascondere un simile scandalo, e forse il mio viaggio fa parte di un piano simile.

Dopo aver inevitabilmente chiacchierato con alcuni conti e marchesi ai limiti delle barriere linguistiche e accettato un bicchiere di champagne lascio la Great Hall, diretto a esplorare le altre aree del castello. Se tornerò a casa con la brutta notizia di non aver trovato nessuna possibile futura regina mi manderanno da un'altra parte, ne sono certo. Mi hanno lasciato libertà di scelta sulla persona in sé, sperando che mi desse una spinta e mi aiutasse. Fosse per me, resterei solo in uno dei nostri possedimenti, a scrivere e ascoltare musica, a collezionare antiche armature e andare a caccia. Ma ciò non mi è concesso, purtroppo.

Dopo aver passeggiato nel vasto cortile e nelle piccole viette circondanti le sale principali del castello ritorno al suo interno, salendo le scale strette e tortuose a chiocciola, notando poco dopo una porta anonima di legno scuro. Lentamente la spingo, mosso da curiosità e noia: al di là trovo una ragazza in abiti più che principeschi, bianchi perla e adornati di veli quasi trasparenti. Resto a fissarla per qualche secondo, aspettando di vedere se deciderò prima io di andarmene o se si girerà lei, per trovarmi a fissarla. Penserà che io sia un malintenzionato? Penserà che mi sia perso?

In quegli istanti interminabili faccio scorrere lo sguardo su di lei, osservando l'ampiezza della sua gonna di raso, i centimetri di stoffa che si afflosciano a terra, la schiena semi-scoperta accarezzata da un velo del medesimo colore che le ricade sul petto, nonostante io non possa vederlo. Ha i capelli castani chiari raccolti in una acconciatura complessa che avrà sicuramente richiesto tanto tempo per essere realizzata, tenuta in piedi da fermagli invisibili e perle in contrasto con il colore delle ciocche. Pare la perfetta sposa fantasma quasi dimenticata dal marito vedovo, che nonostante tutto ancora la cerca nel sonno. È davanti a uno specchio a controllarsi il trucco che dovrebbe rasentare lo spettrale, ma non sembra aver intravisto il mio riflesso nel vetro.

Decido di interrompere quel momento facendo io la prima mossa, tossendo leggermente per annunciarmi. Lei sobbalza e immediatamente si volta, lasciandomi più a bocca aperta di prima. Ha una bellezza innocente, e anche con le labbra dipinte di corallo e la pelle sbiancata dalla cipria pare più giovane di quello che probabilmente è. Avrà sì e no 20 anni. <<S-Salve>> le guance pallide per il trucco si scaldano in contrasto con il personaggio che dovrebbe rappresentare <<Mi dispiace di avervi interrotto in questo modo, ma temo di essermi perso.. Saprebbe indicarmi la via?>>

Non è esattamente una bugia

<<Volete che vi riaccompagni nella Sala Grande?>> <<Sarebbe molto gentile da parte vostra, Milady>> lei si affianca a me, lisciandosi piano il vestito come a darsi coraggio <<Non mi sono ancora presentato, che maleducato>> tirando fuori una cortesia che fino a poco prima era falsa mi chino quanto basta per prenderle la mano guantata di bianco e baciarne il dorso <<Sono il principe di Russia, Victor Blade>> <<Molto lieta di conoscervi>> <<Voi sareste?>> senza darmi quasi il tempo di finire la domanda si fa avanti verso l'uscita <<Venga, la accompagno>>

In silenzio la seguo, ragionando su come poterla approcciare di nuovo. Nel mentre osservo i suoi movimenti: dal modo in cui cammina facendo ondeggiare le pieghe dell'abito alla postura che assume, il modo in cui le braccia la accompagnano nel suo portamento nobile. Svolazza sui gradini con leggerezza, quasi fosse davvero uno spettro.

Pochi minuti dopo siamo di nuovo nella sala principale in cui tutti gli ospiti sono riuniti. La vedo avanzare un passo più in là, perciò la fermo <<Le andrebbe un ballo?>> <<Certo, perché no>> fa un sorriso timido e si riavvicina. Ora ho finalmente una scusa per toccarla, stare più a contatto con lei.
<<Quindi Voi siete la principessa di questo castello>> <<Siete molto perspicace>> <<Siete l'unica a indossare un vestito così sfarzoso questa sera>> i nostri piedi si muovono a ritmo, e noi giriamo per gli angoli del salone sotto le note di un tipico waltzer viennese <<Mi dispiace di non essere particolarmente informato sulla Vostra famiglia. Non so nemmeno il Vostro nome>> <<Non importa>> passiamo di fronte a un'altra coppia <<Quale è il motivo della vostra visita, principe?>> <<Affari di famiglia>>

Poco dopo la musica si affievolisce prima di ricominciare con una nuova melodia. La principessa senza nome si stacca da me, facendo un breve inchino <<Sono stata molto contenta di aver fatto la Vostra conoscenza. Spero che il soggiorno sia di Vostro gradimento>> <<Anche per me è stato senza dubbio un piacere>>
Senza che io possa fare nulla si allontana e di nuovo il peso dell'essere soli a un evento sociale grava su di me. Un servitore si avvicina a me porgendomi un altro flûte di champagne, e io lo bevo quasi d'un fiato. Una voce distante di donna mi raggiunge <<Hai visto che abito meraviglioso aveva la ragazza che ha danzato poco fa con il principe russo?>> <<Bellissimo, sì! Non l'ho mai vista agli eventi d'alta nobiltà, però...Che abbia fatto il suo ingresso in società solo recentemente?>> <<Si direbbe di sì>>

Mi volto per vedere a chi appartengono quelle voci femminili, scoprendo che sono di due famose baronesse scozzesi, i volti nascosti dietro i ventagli. Come è possibile che non sappiano chi sia quella fanciulla?

*Angolo autrice*
one shot di halloween in ritardissimo🤡
avevo pensato di renderla unica ma direi che ci sarà un'altra parte

[IE One-Shots] Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora