[IE One-Shots] Inazuma Eleven

Fudoukidou - Aquarium

Narratore esterno

<<Ma lei è ancora qui?>>

Caleb sospirò infastidito, senza nemmeno cercare di nasconderlo: da un mese a quella parte era arrivato all'acquario un ricercatore, e passava ore ed ore quasi ogni giorno nell'habitat dei pinguini, osservandoli e prendendo appunti, facendo foto e avvicinandosi a volte per toccarli o guardarli più da vicino. Durante gli orari d'apertura ai visitatori faceva finta di esser uno di loro per non disturbarli. Si limitava quindi a osservarli dal di fuori, oppure si rintanava nel bar dell'acquario per una tazza di caffè e una rilettura del sul taccuino.

Era ormai diventato una presenza fissa per Caleb, che lavorava nell'attrazione a tempo pieno e persino la domenica. Quell'uomo era costantemente lì, anche a tarda ora quando avevano chiuso da un'ora e pulivano le sale. La cosa lo infastidiva abbastanza, non amava la compagnia delle persone, per questo benediceva le ronde serali che svolgeva da solo: si sentivano solo il rumore dell'acqua e i suoi passi sulla moquette blu, e lui poteva canticchiare canzoni e bussare alle teche dei pesci senza essere disturbato. Non amava particolarmente gli abitanti del mare, ma non era un lavoro troppo faticoso e veniva pagato bene, perciò alla fine non gli dispiaceva.

Jude si girò di scatto, un sorriso imbarazzato di scuse in volto <<Mi dispiace, non mi ero accorto di che ora fosse>> si riaggiustò il cappotto alzandosi: si era accovacciato vicino a uno dei cuccioli, le scarpe puntate contro il ghiaccio dell'habitat <<Bhe, dovrà uscire da lì ora, devo dare da  mangiare agli animali>> <<Posso guardarla?>>

Caleb alzò un sopracciglio, fermandosi un attimo a fissarlo per un attimo prima di sospirare <<Se ci tiene tanto..>> si fece avanti e fortunatamente l'uomo si alzò arretrando, lasciandolo entrare nella teca con il suo secchio di molluschi e pesciolini. Caleb si fece avanti tra gli animali, prendendo con la mano inguantata una manciata di cibo per poi lanciarla. Di tanto in tanto lanciava occhiate furtive all'altro, notando che non stava guardando lui, ma i pinguini. Da un parte fu un sollievo, ma dall'altra questo lo rese ancora più strano ai suoi occhi.

Perché diamine voleva guardarlo mentre nutriva quei pinguini? Non era un ricercatore? Avrebbe dovuto sapere quel processo a memoria. Non che dubitasse della sua professione, non era mica stato lui ad averlo assunto -si disse-, ma comunque quell'uomo sembrava fin troppo preso dal suo lavoro. "Forse sono i suoi animali preferiti", pensò facendo spallucce e girandosi per uscire <<Non mi sono ancora presentato, mi scusi>>. Il ragazzo stava per rispondergli che non ce n'era bisogno, ma si morse la lingua per non sembrare più stranito di quanto la sua espressione lasciasse già intendere <<Mi chiamo Jude Sharp>> <<Stonewall>> si puntò un dito alla targhetta della divisa <<La C sta per Caleb>>. Seguito da un sorriso cortese il castano uscì definitivamente dalla sala, in cui non doveva più controllare nulla essendo adibita solo all'habitat di pinguini.

Quella sera, vedendo la divisa blu e nera appoggiata sulla sedia ripensò all'uomo: dopo un mese poteva dire di conoscerlo davvero, almeno per nome. Si disse che effettivamente non era male, ma la sua apparente passione per i pinguini toglieva dei punti a suo favore. Aveva capelli castani chiari annodati in dread e sempre legati dietro la testa, sopracciglia curate e barba sempre rasata. Era un uomo riservato ed elegante, seppur minimalista per certo. Non era esattamente un libro aperto, ma era facile formare un'opinione solida su di lui a primo impatto. Non aveva nulla da dire sui suoi occhi, non sapendo di che colore fossero: Jude portava sempre occhiali dalla montatura spessa e con lenti colorate, e non lo aveva mai visto toglierseli. Che avesse avuto un incidente agli occhi? Oppure magari era cieco?

Non che gli importasse più di tanto. Eppure passò il tempo a pensare a lui, come ogni altra volta in cui lo vedeva fare qualcosa di bizzarro all'acquario. Infine, si addormentò.