𝐋𝐚𝐝𝐫𝐨 𝐃𝐢 𝐅𝐢𝐨𝐫𝐢 💐 // 𝐒𝐚𝐦𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐒𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨

0.5

; Mary Poppins 🌂

La Nuova Stella Di Broadway
- Cesare Cremonini🎤

E chi non ha mai visto nascere una Dea
Non lo sa che cos'è la felicità

Ero seduta al bancone della cucina, mangiando latte e cereali e pensando alla coreografia che avrei portato in puntata qualche giorno dopo. L'avevo creata con Elena, era un pezzo modern, su La Nuova Stella Di Broadway.
"Hai visto la mia borsa?" mi chiese Samuele avvicinandosi a me. Lo guardai male per fargli capire che neanche mi aveva salutata.
"....Buongiorno" disse lasciandomi un tenero bacio sui capelli già pettinati e preparati per la lezione di classico.
"Buongiorno, hai controllato in camera? Qui c'è solo la mia" dissi prendendo in mano la borsa. Mi accorsi però che era la sua, le avrò sicuramente confuse data la mia poca connessione al mondo di mattina.
"Ah. Vabbè tieni." esclamai imbarazzata alzandomi dalla sedia e dirigendomi al lavandino per lasciare la tazza.
"Che ti imbarazzi? Mica hai commesso un errore grave, ti sei solo confusa!" mi rassicurò accarezzandomi la schiena. Sentii che piano piano le sue braccia cominciavano a circondare il mio sottile busto. Mi irrigidii per l'imbarazzo e lui lo notò. Ridacchiò appoggiando la testa nell'incavo del mio collo.
"Non posso abbracciarti?" sussurrò nel mio orecchio, un senso di voltastomaco mi pervase il corpo facendomi allontanare da lui.

"Tra silenzi, guardo un quadro che man mano cade a pezzi" cominciai a canticchiare pulendo casa, avevo il turno con Matti e sentendomi cantare il brano del suo amico si unì a me prendendomi per mano e facendomi roteare.
Ridemmo almeno 10 minuti dopo che facendo un Grand Battement cadde voltandosi su se stesso.
"Comunque ieri ho parlato con Samu, mi ha detto che era un po' triste perché l'altro giorno l'hai scansato e non vi siete parlati più di tanto"
disse spostando gli occhi sull'aspirapolvere.
"Oh, è perché mi ha abbracciata. Non chiedermi il perché di questa mia reazione però mi sono sentita obbligata a staccarmi" dissi mentendo, non sapevo il perché di quello stupido distaccamento.
"Va bene, io ti consiglierei di parlarci" disse con una voce quasi profonda. Samu sbucò dalla porta del salottino, indossava un pantalone della tuta grigio e una maglietta a maniche corte nera molto aderente al suo corpo ben allenato. Parli del diavolo e spuntano le corna.
"Mi avete nominato?" disse rivolgendosi a me con un sorrisino curioso.
"No no, anzi dovrei proprio andare" dissi sorpassandolo.

"Ei, mi fai compagnia?" disse Samu uscendo dal bagno, si era appena fatto la doccia e i capelli avevano lasciato il suo collo bagnato.
"Per cosa?" risposi continuando ad utilizzare il computer distesa sul letto.
"Mi devo asciugare i capelli" rispose prendendo il phon e tirandomelo.
"Ma sei scemo?" urlai, quasi mi prese la testa con l'elettrodomestico.
"Scusa." disse piatto correndo verso di me per abbracciarmi.
"Eddai Samuè, m'hai bagnato tutta!" esclamai divertita con la maglia fradicia per colpa dei suoi capelli.
"Vabbè si asciuga" si limitò a dire per poi lasciarmi un bacio sulla testa.
"Ora però mi fai compagnia?" disse a bassa voce accarezzandomi, era veramente un lecchino.
"Ma che c'hai paura? Vabbè, vai intanto, poso il computer" dissi scocciata, in realtà ero felice mi avesse chiesto un po' di tempo per noi, ma non lo diedi a notare.

Cricca cantò il suo nuovo inedito, Supereroi, nominando varie volte i miei genitori.
"Oh comunque posso nominare i tuoi dentro la canzone?" mi chiese qualche settimana prima, ricevendo da me approvazione.
"Marisole cosa ne pensi dell'inedito di Cricca?" mi chiese Maria seria, pensava che la separazione dei miei mi facesse male, invece no, me lo aspettavo da tanto e nonostante stia dalla parte di mia madre, sarò sempre in pace con mio padre.
"Eh Maria che ti devo dire, non mi da fastidio, certamente mi tocca un po' perché comunque sono le persone che mi hanno cresciuta e vedere "guerra" tra loro mi fa stare malino, però ora sono qua e ho promesso a loro e a me stessa di non pensarci" dissi sorridendole sinceramente.