TRENTADUESIMO INCONTRO

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Ritratto dell'Invisibile

Come soffio d'una leggera brezza
l'Eterno Celeste
sfiora impalpabile
l'animo
d'un gracile corpo
e senza indugio
con sublime mitezza
lo consola.
Carne d'invisibile materia
Costui
ode in silenzio
le mute grida traboccate
dalle fauci del peccatore
e nell'ascolto di esse
in egli
amorevolmente vi sosta.

Pertanto
commosso dinanzi quella sete di perdono
ardentemente desiderata
dall'animo traviato
il Divino
vi compie l'assoluzione
e Grazia
prontamente discende
sul capo del malfattore.

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