quinto

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<Penso sia stata la notte più bella della mia vita> esclamo camminando verso il giardino degli Dei assieme ad Aemond, abbiamo volato per tutta la notte, fino al sorgere del sole, è stato cosi emozionante, vedere il cielo assumere sfumature prima viola poi rosa, e adesso si sta lentamente colorando del suo azzurro

<C'è ne saranno di altre, altrettanto belle, al mio fianco> Aemond mi prende con le mani la vita e mi avvicina a lui, io però non riesco a sostenere né il suo sguardo né la sua presenza, abbasso la testa a guardare il suo petto, ora ci troviamo di fronte all'albero della preghiera

Aemond porta una mano sotto al mio mento e lo alza per permettersi di guardarmi, poi sento il suo pollice sfregare sulla pelle della mia guancia, questo gesto dolce mi riempie di calore

<Grazie> riesco a sussurrare imbarazzata mentre incontro il suo sguardo, i primi raggi del sole riescono a superare il fitto manto di foglie, e li vedo mentre si scontrano sulle sue larghe spalle

<Non so quando ci rivedremo di nuovo, non conosco l'esito della guerra che sta per incombere, che io stesso ho iniziato, o le azioni che commetterò durante> Aemond inizia a parlare, abbassa la sua testa appoggiandosi con la sua fronte sopra la mia, i nostri respiri si incontrano <Ma so Lilith che tu potrai sempre fidarti di me> continua con voce bassa e delicata, il suo volto è sempre più vicino al mio, non resisto più, e con un leggero slancio in avanti faccio unire le nostre labbra

Quello che all'inizio è un bacio lento, timido e delicato, si sussegue ad uno più feroce e assetato, le sue mani si induriscono sui miei fianchi stringendomi più forte, le mie mani prima posate sui suoi avambracci si alzano, prima a toccare il suo petto, poi il suo collo e alla fine il suo viso è i suoi capelli

<Sempre> sussurra tra la marea di baci per poi staccarsi definitivamente e scomparire tra gli alberi

Mentre ritorno al castello sento il feroce ruggito di Vaghar allontanarsi, poi una fitta all'addome, una strana sensazione si smuove attraverso il mio corpo, intorpidimento, agitazione, spensieratezza, preoccupazione, o forse la paura delle conseguenze che questa notte ha portato e che porterà

Fortunatente riesco a salire nelle mie stanza senza incontrare nessuno, addirittura nemmeno un membro della servitù, appena arrivo sul mio letto mi appisolo senza curarmi dei vestiti ancora addosso

<Di nuovo? Pufhh! Ma cosa è successo qui dentro, ti sei forse fatta il bagno negli escrementi di tutti i sette regni?> dopo neanche dieci minuti di meritato riposo la mia nutrice entra a svegliarmi, e con la sua innata delicatezza mi solleva a peso morto mentre ho ancora gli occhi chiusi

Emetto qualche rantolo con la voce ancora impastata di sonno, mentre mi strofino il viso e fatico a reggermi in piedi, la nutrice mi spoglia e proprio quando sono completamente nuda cinque o sei donne entrano nella mia stanza con due secchi ognuna pieni di acqua fumante, le vedo storcere il naso e emettere dei finti conati di vomito, poi quando hanno riempito la vasca escono tutte tappandosi il naso

Devono essere i vestiti, puzzano di drago

Appena il mio corpo entra in contatto con la piacevole acqua calda mi senti sciogliere, divento liquida come acqua e poi di nuovo solida nel mio corpo in pochi secondi

<Ough> sussurrò stiracchiandomi per bene, ci voleva, la nutrice poi prende a strofinarmi una saponetta in testa e con la sua solita delicatezza mi getta una secchiata di acqua in testa per far scivolare via la schiuma, boccheggio e sputo via disgustata l'acqua che mi è entrata in bocca inaspettatamente, e con le mani provo ad asciugarmi il viso, esco dalla vasca, vengo asciugata davanti al camino precedentemente acceso e scoppiettante, i miei capelli vengono pettinati ed intrecciati in una treccia arrotolata su se stessa e fissata alla base della mia testa, riesco a percepire qualche ricciolo castano scendere libero ai lati del mio viso, poi mi viene messo un vestito, che cattura la mia attenzione, non è un normale abito da tutti I giorni, è sicuramente nuovo e più elegante, il suo colore è grigio, ma non un grigio scuro, come la melma, bensì un grigio candido, chiaro come una lama esposta al sole, le maniche sono lunghe e sul petto è incrociato con varie stringhe argentee, poi lungo tutto il perimetro delle spalle vi è cucita una leggera pelliccia anch'essa grigia

<È già arrivato il giorno delle mie nozze?> esclamo divertita, prima degli eventi di stanotte non lo sarei stata affatto, ma ora so che non ho niente da temere, Aemond impedirà questo matrimonio in ogni modo

<Quasi, ma non oggi, stiamo per partire per le nozze di tua sorella Sara, si va a Roccia Del Drago>

Pulita e vestita raggiungo la mia famiglia al tavolo per la colazione, il digiuno di questi giorni si fa sentire e in poco tempo divoro quanto più cibo possibile

<Vacci piano, I tuoi abiti sono stati già cuciti> esclama mio fratello ridendo di buon gusto

<Avresti dovuto farti preparare qualcosa anche tu, sembri in pigiama> scherzo a mia volta sfoggiando un sorriso affilato, dopo la colazione ci dirigiamo fuori dove ci aspettano le nostre carrozze, papà sta nella prima con mio fratello, nella seconda mia madre con Sara, la sposa e nell'ultima ci sono io, dormirò per tutto il viaggio

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2022 ⏰

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