.Ciro.
-A te...-.
Mi dice sorprendendomi, non me lo sarei mai aspettato da una ragazza come lei, una che ha fatto qualsiasi cosa per allontanarsi da suo padre, e poter vivere la sua vita, una vita pulita, una vita senza sangue.
-Questo da lei, dottoressa non me lo sarei mai aspettato...-.
Le dico abbozzando un sorriso.
-Sai c'è un luogo comune, che dice: "Le figlie s'innamorano sempre di chi assomiglia al loro padre". Forse è capitato anche a me.-.
-Ma tu non sei quella che ha fatto di tutto per avere una vita sua, lontana da tutto quello che siamo io e tuo padre?-.
Lei annuisce bevendo un sorso della sua birra.
-Assolutamente, ma ho sempre amato mio padre, e sai perchè? Mi ha sempre lasciata libera di scegliere, e allo stesso tempo, mi ha protetta.-.
-E pensi che io farei lo stesso?-.
La vedo annuire di nuovo, stavolta però sorride e si avvicina un pò di più a me, faccio lo stesso, e prendo la sua mano nella mia.
-Se mi sarai sempre fedele, sarai libera di scegliere, e ti proteggerò in ogni istante.-.
Le prometto per poi attirarla a me, e coinvolgerla in un bacio che vorrei non finisse mai.
.Angelica.
E' mattina, stanotte sono tornata tardissimo, ho passato praticamente tutta la notte da Ciro, che tra un bacio e l'altro mi ha raccontato un pò di lui, dell'ipm e dei suoi progetti con Edoardo. E' stata veramente una bellissima serata, e non vedo l'ora che arrivi stasera per tornare da lui, ma ora mi aspetta il mio turno in corsia, e qualche caffè da prendere per svegliarmi.
-Dottoressa, stamattina c'è bisogno di lei al pronto soccorso, c'è il caos...-.
Mi informa la caposala del mio reparto.
-Vado immediatamente!-.
Esclamo scendendo le scale che mi portano al piano inferiore, quello del pronto soccorso, dove effettivamente c'è un vero caos, "Buon lavoro, Angelica", mi auguro mentalmente.
-Com'è andata la giornata Angè?-.
Mi domanda la mia collega del reparto, non appena torno in sala medici.
-Ustioni, intossicazioni, fratture di vario genere...Sono distrutta, un altra giornata al pronto soccorso e devono ricoverare pure a me...-.
Concludo prendendo il caffè appena fatto dalla macchinetta.
-E che combini stasera?-.
-A casa, come al solito.-.
-Noi ci andiamo a bere una cosa, perchè non vieni con noi?-.
-Ma stai scherzando? Sono distrutta, l'unica cosa che voglio fare è andare a buttarmi a letto.-.
-Come vuoi, allora a domani.-.
-A domani!-.
La saluto togliendomi il camice, prendo giacca e borsa ed esco dalla sala medici.
.Ciro.
-Quindi, siamo daccordo Piè?-.
Domando a mio fratello.
-Assolutamente. Dobbiamo solo trovare il momento giusto, forse durante il trasferimento...-.
-Li trasferiscono?-.
-Si, hanno paura che Edoardo e gli altri li uccidano per vendicarti..-.
Abbozzo un sorriso soddisfatto, anche se non faranno nulla, ma la sola idea che hanno paura di noi, mi dà una soddisfazione incredibile.
-Quando li trasferiscono?-.
-E' permesso?-.
Vedendo la figura di Angelica entrare nell'appartamento, accenno un sorriso che lei ricambia.
-Ciao amò, vieni tranquilla.-.
Le dico facendole segno che può avvicinarsi.
-Li trasferiscono tra una settimana...Decidi tu che fare, Cì.-.
-Se la dottoressa mi lascia alzare, per me va bene.-.
Dico guardando Angelica.
-Va bene, puoi però devi fare molta attenzione...-.
-Tranquilla Angelica, allora si fa tra una settimana Cirù.-.
Annuisco.
-Buona serata, ragazzi.-.
-A te!-.
Lo saluta lei.
-Vediamo a che punto è la cicatrizzazione...-.
Mi dice lei, alzandomi la maglietta e cominciando a controllare la ferita.
-Com'è?-.
-Va molto meglio, facciamo una prova...Alzati.-.
Entusiasta,di questa bella notizia,mi alzo velocemente e sento una fitta sul fianco, lasciando andare una piccola lamentela di dolore.
-Piano Cì!-.
Mi dice lei porgendomi la mano, che afferro immediatamente.
-Come ti senti?-.
Mi domanda mentre faccio qualche passo insieme a lei.
-Bene. Posso ricominciare a camminare?-.
-Certo, ma solo quando ci sono io, che se succede qualcosa almeno sono qua.-.
-Tu lo sai che io non prendo ordini da nessuno?-.
-Lo so, ma questo non è un ordine, è un consiglio.-.
Mi dice lei sorridendo, non ho mai visto un sorriso così bello, talmente bello da perdermi in esso.
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TE REGALO 'O CORE
FanfictionAngelica Sofia Mares è una dottoressa siciliana di venticinque anni che vive e lavora a Napoli, figlia di un boss, che però cerca in tutti i modi di restare fuori dagli affari del padre, non sempre però può scegliere. Ciro Ricci, sta per compiere di...