Epilogo

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Un anno dopo.
.Ciro.
E' passato un anno dalla morte del Chiattillo e del Piecuro, i colpevoli ovviamente non sono mai stati trovati, così ho potuto ricominciare una nuova vita, in attesa che i miei soldati uscissero dall'Ipm. Edoardo, è stato il primo ad uscire, dopo di lui Pirucchio e Milos per ultimo. Una volta che ci siamo ritrovati, abbiamo festeggiato il mio matrimonio con Angelica, così ho potuto avere Edoardo e Pietro come testimoni, mentre la sua testimone è stata Teresa, con la quale ormai dopo un anno sono diventate ottime amiche. Mentre noi, abbiamo cominciato a realizzare il nostro sogno, siamo solo all'inizio ma piano piano, ci riusciremo.
La mia vita con Angelica invece, è semplicemente incredibile, abbiamo lasciato l'appartamento sotteraneo, e siamo andati a vivere poco fuori Napoli, in una piccola villetta sul mare. Lei continua a lavorare in ospedale, e a fare le sue scelte in totale libertà, e ad essermi fedele, infatti di tanto in tanto, mi dà una mano con qualche lavoretto, cercando di essere sempre molto prudente.
-Amò?-.
La chiamo non appena varco la soglia di casa, ma non ricevo risposta da parte sua.
-Amò, ci sei?-.
Continuo a chiamarla mentre la cerco per le varie stanze, quando mi accorgo che la porta del bagno è chiusa.
-Angè? Sei qui?-.
Domando bussando alla porta, che dopo qualche istante si apre, e la vedo sedersi sul bordo della vasca, è molto pallida.
-Amò, stai male?-.
Le domando preoccupato, mentre dai suoi occhi cominciano a scendere alcune lacrime solitarie.
-Cì...Promettimi, che non ti arrabbierai.-.
-Angè, che hai fatto? Perchè dovrei arrabbiarmi?-.
-E' che...Sono incinta.-.
Mi rivela, lasciandomi completamente senza parole.

.Angelica.
-Cì, dimmi qualcosa...-.
Gli domando vedendolo sconvolto.
-Da quanto lo sai?-.
-Da ieri sera, quando sono tornata in ospedale per il turno di notte, mi hanno consegnato il referto...-.
Affermo mostrandogli il foglio con il risultato, che lui prontamente afferra leggendolo.
-Che è sta sigla?-.
Mi domanda indicandomi il BetaHCG.
-Le analisi del sangue per sapere se una donna è incinta.-.
Gli spiego.
-E' positivo...-.
-Sì...-.
-Anche se non me lo aspettavo, sono felice di diventare padre...-.
Afferma sorridendo.
-Veramente?-.
-Certo, vieni qua...-.
Mi dice prendendomi fra le sue braccia, quelle braccia che per me hanno sempre rappresentato il posto giusto, quello in cui mi sarei sentita protetta sempre, e ora in questo momento così speciale per noi due, le sue braccia sono casa mia.
-Te regalo 'o core mio...-.


Fine.

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