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Quella notte Oscar non riuscì a chiudere occhio. Teneva gli occhi fissi sul soffitto e rifletteva su come avrebbe potuto far conoscere la musica a Sibyl. Accese, così, la lampada che era appoggiata sul comodino di fianco al letto e lasciò che la luce rischiarasse la stanza. Osservò prima la sua scrivania, ancora in disordine, poi il suo armadio, per poi arrivare all' angolo della camera dove erano ammucchiati gli effetti personali di Ethan. Libri, quaderni, alcuni vestiti e delle vecchie cassette di musica rock: la sua preferita.Qualche giorno dopo la sua morte, i genitori dell' amico avevano voluto che quegli oggetti andassero a finire nelle mani di Oscar: infondo era la persona che il figlio riteneva più cara.
Si alzò, così, dal letto e si diresse proprio in quell' angolo, prese una cassetta tra le mani ed iniziò ad osservarla attentamente facendo caso ai particolari. Aveva l' etichetta leggermente ingiallita e la scritta sopra non era più lucida come lo era un tempo. A malapena riusciva a leggere la grafia dell' amico, ma sapeva benissimo che quella era la sua. Sopra c' era scritto:"This is the day by the the". La infilò nel walkman di Ethan e lasciò che questo riavvolgesse il nastro, facendo partire la canzone dall' inizio.
"You've been reading some old letters
You smile and think how much you've changed
All the money in the world couldn't buy back those days"
Quelle tre righe avevano portato alla memoria di Oscar uno dei ricordi più dolorosi per lui, ed era vero: tutto l' oro del mondo non avrebbe riportato indietro quei giorni...
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Inizio Giugno 2022Oscar ed Ethan erano sdraiati a pancia in su sul piccolo molo che dava sul lago, intenti a prendere i primi raggi caldi della stagione. Il cielo era limpido e terso e potevano persino percepire una leggera e piacevole brezza accarezzare i loro corpi. Oscar si fece forza sui gomiti, tirandosi su, allungò il braccio verso la bottiglia di birra che stava a suo lato e si fece scivolare gli occhiali da sole fino alla punta del naso. La luce del sole rifletteva sul vetro scuro della bottiglia ancora fresca, facendola quasi luccicare; se la portò alla bocca e ne assaporò il gusto leggermente salato con retrogusto al limone. Nel mentre la sorseggiava, guardava Ethan portarsi una sigaretta alla bocca, fumarsela velocemente e poi creare dei cerchi con il fumo che fuoriusciva dalle sue labbra. A volte tossiva e la cosa preoccupava Oscar, soprattutto quando questa iniziava ad essere insistente.
"Dovresti smetterla, lo dico per la tua salute" disse Oscar allarmato.
" sto bene" rispose l' amico bevendo un sorso della sua birra.
" mi basta darti un' occhiata superficiale per capire che non stai bene per niente." Continuò Oscar notando che il respiro di Ethan diventava affannoso anche per i minimi movimenti.
" Beh allora non guardarmi..." rispose lui divertito ancora con le labbra appoggiate all' imboccatura della bottiglia.
Oscar decise di lasciar perdere, in fondo Ethan era così testardo e irremovibile sulle sue idee, che il suo parere non avrebbe cambiato la situazione.
Vide l' amico estrarre dallo zaino un walkman, uno di quei vecchi lettori di cassette portatile che si usavano fino alla fine degli anni 90 per ascoltare la musica in giro.
" io non capisco, perchè ti ostini a comprare cose obsolete quando viviamo in un epoca dove tutto è digitale.." chiese Oscar sdraiandosi vicino ad Ethan.
"proprio per questo. Se tutto è digitale cosa rimane nelle nostre mani? Io ho bisogno di cose concrete, di cose che provino la mia esistenza." rispose lui posizionando le cuffie nelle orecchie di Oscar. " Adesso ascolta e chiudi gli occhi." poi schiacciò il pulsante play del walkman e partì This is the day dei the the.
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Nessuno si salva da solo
Teen Fiction"Nessuno si salva da solo Oscar" Gli disse un giorno Matt " anche le persone che appaiono più forti hanno bisogno d'aiuto quando tutto gli sembra cadere a pezzi." Quella frase aveva rivoluzionato il modo di pensare di Oscar e lo aveva fatto sentire...