T. O. M. [Larry Stylinson]

1.

«gli opposti si attraggono»

Quante volte qualcuno ci hanno ripetuto questa frase?

«a me piace questo ragazzo, ma siamo troppo diversi»

«ma sta tranquillo, gli opposti si attraggono»

E questa teoria è possibile, anche se spesso solo uno dei due è attratto dall'altro. Altre volte invece è una legge che non si applica, un po' come una bellissima calamita e un inutile ripiano in legno.

L'attrazione è così sottovalutata, spesso non ci rendiamo conto di quanto essa sia un sentimento forte, veniamo attratti, sedotti, forse anche ipnotizzati, ed in fine, ci rendiamo conto che tutto quello che abbiamo immaginato, resta solo immaginazione.

Piacere e amore sono letteralmente due mondi diversi. Io mi innamoro di chi mi regala dei fiori, di chi mi scrive una lettera o regala una pizza a forma di cuore. Ma esco fuori di testa per chi mi regala uno sguardo quasi inutile, che per me vale più di un milione di lettere, l'attrazione mi fotte dalla testa ai piedi.

Ah comunque io sono Harry Styles, vivo a Parigi, ho 25 anni e sono un critico gastronomico.

Amo il mio lavoro, adoro assaggiare piatti nuovi, scoprire cose nuove, criticare, ed in fine pubblicare un articolo che può migliorare o rovinare la vita di qualcuno.

Ed ora sono qui, per le vie di Parigi mentre lego i miei capelli in uno chignon, odio averli così lunghi, mi danno fastidio, passo più tempo a sistemarli che a criticare i piatti.

Forse dovrei tagliarli.

Accenno un sorriso e continuo a camminare, pronto ad entrare nel primo salone presente nei paraggi.

Il mio sorriso diventa più ampio qualche minuto dopo, notandone uno dall'altro lato della strada, non ci penso due volte prima di raggiungerlo.

Entro nel salone abbastanza affollato, e mi sfilo la giacca avvicinandomi alla reception.

"salve! ha un appuntamento?" chiede la ragazza che è ormai davanti a me.

"in realtà no" confesso "ma ho davvero bisogno di un taglio di capelli"

Lei mi guarda per qualche secondo per poi annuire, "se le va di aspettare può accomodarsi sul divano, appena qualcuno si libererà, verrà da lei" spiega sorridendo e mi indica il divano presente dietro ad un piccolo muretto, se non me l'avesse indicato, non l'avrei mai notato, ma forse serve proprio a questo, a mantenere quel minimo di privacy e non avere un divano in mezzo al salone come capita in tantissimi parrucchieri.

Ricambio il sorriso e la ringrazio per poi andarmi a sedere, mi sa che passerò un bel po' di tempo seduto qui.

In automatico il mio istinto da critico mi porta ad osservare qualsiasi cosa mi circondi, devo ammettere che è un salone molto bello, il colore principale è il nero, proprio come il divano in pelle sul quale sono seduto, ma prevale il legno, usato per il pavimento e per la maggior parte delle decorazioni.

Scommetto 100€ che questo posto è gestito da un ragazzo.

Il tocco maschile lo si nota subito dal vaso in vetro con al suo interno delle semplici rose bianche, una ragazza avrebbe puntato su dei tulipani bianchi, durano molto più a lungo e sono molto più eleganti.