13.

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Mi sveglio e non posso fare a meno di afferrare la coperta, per poi portarla fino a sopra la mia testa, visto che, il sole che entra dalla finestra, punta dritto sul nostro letto, forse dovevamo chiudere le tende ieri sera.

Con una mano allontano i capelli dal mio viso e sposto di poco la coperta per poter guardare Louis, che sorprendentemente trovo seduto di fronte a me, col mio quaderno da disegno tra le mani, probabilmente starà riguardando il disegno fatto ieri.

"cosa fai?" chiedo facendogli alzare lo sguardo e mi sorride.

"ti disegno" risponde facendomi mettere immediatamente seduto.

"sul serio?" domando e lui annuisce, e solo in quel momento noto la matita tra le sue mani.

"non sono bravissimo, però non mi dispiace disegnare, lo faccio spesso, è molto rilassante" spiega riportando lo sguardo sul quaderno, continuando a disegnare.

"non l'hai ancora finito?" chiedo curioso.

"in realtà l'ho finito da circa venti minuti, visto che mi sono svegliato due ore fa" ridacchia nel guardarmi e gli sorrido.

"posso vederlo?" domando.

Lui mi guarda titubante "però non prendermi in giro" dice puntandomi il dito, o meglio, la matita.

"non potrei mai"

Così, dopo avermi scrutato per qualche secondo, si avvicina sedendosi accanto a me, per poi poggiare il quaderno chiuso sulle mie gambe.

Io guardo il liscio poi il quaderno, e lo apro subito dopo, rimandando scioccata dal disegno. Mi ha disegnato proprio mentre dormivo, dovevo immaginarlo, ma vederlo ha tutto un'altro effetto.

"è spettacolare" ammetto continuando a guardare il foglio.

I miei capelli ricci sono disordinati contro il materasso, il volto rilassato, e devo ammettere che adoro il modo in cui è riuscito a disegnarmi da due prospettive diverse, ecco perché appena mi sono svegliato era seduto quasi ai piedi del letto.

"ora non esagerare" ridacchia.

"no Louis sul serio, è bellissimo, grazie" gli sorrido guardandolo, e lui ricambia il mio sorriso per poi avvicinarsi ancora un po' a me.

In automatico faccio scivolare il mio braccio dietro la sua schiena, poi poggio una mano sul suo fianco, ed inizio ad accarezzare la sua pelle nuda e molto più fredda rispetto alle mie mani, facendolo rabbrividire.

"ti piace davvero?" domanda.

"molto" annuisco "nessuno mi ha mai disegnato, poi mentre dormo! è un momento così intimo, e tu l'hai immortalato alla perfezione"

Mi sorride mentre si accoccola contro il mio petto ed io ne approfitto per distendermi, col suo corpo sopra al mio "così mi farai arrossire" sussurra e ridacchio accarezzando il suo corpo.

"non mi dispiacerebbe" confesso mentre lui sfiora il mio petto con le dita.

"idiota" borbotta ed io non posso fare a meno di sorridere.

Questa, è quel tipo di situazione che pensavo di non vivere mai in tutta la mia vita. Se accetto di dormire insieme a qualcuno è un modo per dimostrargli la mia fiducia, e se quel qualcuno mi dedica un disegno mentre dormo, il tutto diventa un momento indimenticabile.

Nella mia vita mi sarei immaginato qualsiasi cosa, tranne di svegliarmi e rendermi conto che il ragazzo che dormiva accanto a me, è sveglio da ore a disegnarmi.

Ed io d'immaginazione ne ho decisamente troppa, ma anche la fantasia non mi manca.

"non voglio tornare a casa, si sta così bene qui" borbotta all'improvviso ed io accarezzo la sua schiena.

T. O. M. [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora