4.

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Il sabato è praticamente la giornata più caotica della settimana, ti svegli, e ti rendi conto di dover fare un milione di cose.

Infatti, sono le 18:50 ed io sono in giro per la città da questa mattina, in questo momento vorrei semplicemente essere disteso al centro del mio letto per alzarmi da esso direttamente lunedì.

Ma invece di tornare a casa, mi ritrovo a camminare verso il salone di Louis, spero con tutto me stesso che mi sistemi il cespuglio che ho in testa.

Una volta arrivato, entro al suo interno incontrando immediatamente Camille dietro il bancone della piccola reception, "ciao Harry! deduco che anche oggi tu non abbia un appuntamento"

"e anche oggi ho bisogno del vostro aiuto" dico facendola ridacchiare.

"accomodati, manderò qualcuno da te il prima possibile" mi sorride indicandomi il divano, ed io la ringrazio per poi sfilarmi la giacca e andarmi a sedere.

Poggio la schiena contro lo schienale morbido e incrocio le braccia al petto, farei volentieri un pisolino, mi sento stanchissimo, penso sia la prima volta che mi siedo da questa mattina, oltre a quando ho pranzato.

Oggi non mi sono fermato un secondo, tra incontri e pranzo di lavoro, un volo da prenotare, commissioni e cose varie, la mia testa potrebbe esplodere da un momento all'altro.

I miei occhi si chiudono in automatico, rilassandomi grazie all'aria calda presente nella stanza e la comodità eccessiva di questo divano, forse era meglio non sedermi.

Il rumore degli asciugacapelli è così rilassante, come posso non addormentarmi?

Infatti, senza nemmeno rendermene conto mi appisolo tranquillamente, e mi risveglio non so quanto tempo dopo, solo grazie a delle mani calde che accarezzano la mia guancia. Apro lentamente gli occhi e li stropiccio, rendendomi conto che la stanza è molto più silenziosa rispetto a quando mi sono accomodato.

Giro il volto alla mia destra e accenno un sorriso nel vedere Louis seduto accanto a me, "buongiorno" afferma spostando la mano dalla mia guancia, ai miei capelli.

"mi sono seriamente addormentato?" domando facendolo ridacchiare ed inizia ad accarezzare i miei capelli, gesto che mi fa richiudere gli occhi, è il mio punto debole, se stessi litigando con qualcuno ed iniziasse ad accarezzarmi i capelli, la discussione finirebbe lì, senza nessuna protesta.

"hai fatto un bel pisolino di un'oretta" mi informa.

"potevi svegliarmi"

"eri così carino, sembravi stanco, poi eri completamente da solo qui, non c'erano altri clienti, quindi ti ho lasciato dormire" spiega facendomi riaprire gli occhi "ora sistemiamo questo disastro che hai in testa?" domanda.

"ma no, ormai il salone è chiuso, li laverò a casa"

Ma lui si alza e "non dire sciocchezze" dice facendomi cenno con la testa di seguirlo.

Ed io, ovviamente, mi stiracchio per poi alzarmi dal divano, e seguirlo.

Così, mi ritrovo seduto sulla poltrona mentre lui lava i miei capelli, ha un tocco così delicato, trasmette molta calma, potrei tranquillamente addormentarmi per la seconda volta.

Una decina di minuti dopo, siamo alla postazione della scorsa volta, e Louis pettina i miei capelli per poi prendere alcuni prodotti ed iniziare ad applicarli.

"hai da fare domani?" domando all'improvviso, ricordandomi il vero motivo per la quale sono venuto qui.

"mhm no, perché?" chiede guardandomi attraverso lo specchio.

T. O. M. [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora