15.

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È lunedì, sono le 14:56 ed io sono nel mio letto con le coperte fino a sopra la testa. Non sono uscito di casa, anzi nemmeno dalla mia camera, se non per andare in bagno e lavare i denti, ma non ho intenzione di farlo visto che siamo a dicembre, fa freddissimo, ed io odio il freddo.

Ma forse è anche perché sono abbastanza triste. Louis non mi ha scritto nemmeno un messaggio, ed ha ignorato il mio buongiorno.

Non riesco a capire perché si stia comportando così, stavamo solo parlando, se ci trovava limonare cosa faceva?

Odio le persone che non ascoltano, o meglio, non vogliono ascoltare, solo perché nella loro testa il problema è 100 volte più grande.

Sono quel tipo di persona che dopo una discussione preferisce parlarne, provare a risolvere, Louis invece, continua ad essere il mio opposto dandosi al mutismo selettivo.

I miei pensieri vengono interrotti dal mio stesso campanello, che suona di continuo. Onestamente, io sono più propenso ad ignorarlo che ad alzarmi dal letto.

Ma dopo attimi di silenzio riprende a suonare, quindi non mi resta altro che sbuffare ed alzarmi dal letto, sistemo i miei capelli in uno chignon per niente ordinato e mi avvicino alla porta, aprendola qualche secondo dopo.

Davanti a me c'è Louis, ma la mia attenzione non rimane a lungo su di lui, visto che tra le mani ha un cartone della pizza.

"hai già pranzato?" domanda, ed io scuoto leggermente la testa.

"posso entrare?" chiede, ma scuoto di nuovo la testa.

"ok... io ehm- volevo scusarmi" inizia a parlare, ed io semplicemente lo guardo "ho esagerato, non dovevo reagire in quel modo, tu sei stato carinissimo spiegandomi anche chi fosse, ma in quel momento era come se io non ragionassi"

"sei stato un idiota" preciso e lui annuisce.

"sono la persona peggiore che incontrerai, perché non riesco ad affrontare le mie stesse emozioni senza prima ragionarci, agisco d'istinto, ma il mio istinto sbaglia sempre"

Incrocio le braccia al petto e continuo a guardarlo, senza aggiungere altro.

"quindi scusa, davvero, perché sono riuscito a rovinare una serata che era iniziata nel modo migliore, ci stavamo divertendo, ed io sono riuscito a rovinare tutto grazie al mio orrendo carattere"

"almeno te ne sei reso conto" dico guardandolo.

Louis annuisce per l'ennesima volta e "ora posso entrare?" chiede.

"non ti ho ancora perdonato del tutto" rispondo ma lui accenna un leggero sorriso, consapevole del fatto che almeno un minimo, l'ho perdonato solo nel vederlo qui davanti alla mia porta.

Quindi mi sposto per farlo entrare, e chiudo la porta qualche secondo dopo "hai fame?" domanda mostrandomi il cartone di pizza che continua ad avere tra le mani.

"un po'" rispondo annuendo, e lui mi fa segno di seguirlo in cucina.

Infatti, un attimo dopo siamo uno seduto accanto all'altro, ma con il cartone davanti a me.

"non ne vuoi un pezzo?" chiedo.

"magari dopo, inizia a mangiarla tu" mi sorride.

Annuisco ed apro il cartone, ed immediatamente il mio corpo si riempie di brividi, e gli occhi di lacrime, nel guardare la pizza a forma di cuore.

Porto lo sguardo su di lui e "siamo opposti, l'hai detto tu stesso, ma so cosa si prova a ricevere un qualcosa che si ama, e tu meritavi questa pizza a forma di cuore"

T. O. M. [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora