Capitolo 6

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Hopper aveva deciso che era meglio andare tutti a casa sua, per stare uniti.
Mentre Joyce e Jonathan litigavano sul perché dovevamo o non dovevamo essere in quel laboratorio, io me ne stavo per I fatti miei in camera di El.

Quest'ultima era uscita con Mike, da qualche parte e, anche con tutte le minacce di morte da parte di Hop a Mike, aveva vinto la ragazza.

Robs stava parlando con Steve e Nancy mentre Will, Dustin, Lucas e Eddie giocavano a D&D.

Qualcuno bussò alla porta della camera e entrò Max
"Che hai?"
"Nulla, è che è scocciante ripetere questa storia all'infinito" risposi

"Quale storia?" Chiese sedendosi accanto a me sul letto

"Si ripete ogni volta che abbiamo a che fare con il sottosopra" dissi "ci riuniamo sempre per combattere i Democani o il Mindflayer o qualche altro mostro del cavolo e finisce sempre che qualcuno si fa male o peggio" esclamai

Lei annuì ricordando l'anno prima il più fortunato forse, perché senza morti, tranne Alexei ma non lo conoscevamo bene "facciamo così" disse "ritorniamo alla vita normale, almeno ci proviamo, domani andiamo a scuola come al solito, facciamo i compiti e andiamo in skate insieme" la guardai abbozzando un sorriso
Mi abbracciò e se ne andò salutandomi.

Il giorno dopo mi sforzai di credere che fosse un lunedì normale.
Anche se grazie a Robs e Steve non fu molto facile
"Secondo te perché non è stato rottamato?" Continuava a ripetere Steve mentre ci accompagnava a scuola in macchina
"Ma non lo so! E poi perché Dustin ha chiamato Nancy e Jonathan?" Sbottò mia sorella mentre si truccava allo specchietto
"Perché? Pensi che Vicky potrebbe essere gelosa?" Chiese Steve, Robs lo guardò male "Ok, scusa...ritornando a noi, perché non lo hanno rottamato?"

"Steve fermati" dissi stufa
"Come?" Chiese lui confuso
"Fermati!"
Si fermò di scatto "che succede?"

"Nulla, non voglio sentire la vostra lite, me ne vado in skate" dissi aprendo la portella "Robs dì a mamma che oggipomeriggio studio da Max quindi ritornerò per cena"
"Ok divertitevi" disse lei, la guardai male e chiusi la portella.

"Giorno" disse la rossa quando le arrivai accanto, appena scese dall'autobus.
"Giorno" dissi tutta affiatata
"Oggi non ti ha accompagnato Steve?"
"No, cioè si ma parlavano solo di ieri perciò sono scesa dalla macchina e sono venuta con lo skate"
Lei rise "altro che palestra" ed entrammo a scuola

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