Capitolo 16

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Robs era a lavoro, mia madre anche, i ragazzi erano al club di D&D e Mike e El erano fuori da qualche parte, mentre io e Max eravamo in camera di quest'ultima

"Steve sabato da una festa" cominciai "vieni con me?"
Lei fece per annuire ma poi abbassò lo sguardo
D'improvviso mi ricordai che giorno era, venerdì 3 luglio, il giorno dopo, sabato, sarebbe stato il 4, cioè il giorno dell'attacco allo Starcourt Mall

"Non fare così" le dissi avvicinandomi
"So che non è morto ma" la stoppai
"Tranquilla, ovviamente non posso sapere cosa hai passato in quel momento, ma non preoccuparti, se non vuoi restiamo a casa qui, ok?"

Lei sospirò "no, va bene, ci sto" mi sorrise "dove si terrà?"

Avevano da poco costruito l'Arcade 2.0, la prima 'discoteca' mai vista ad Hawkings e dato che Steve aveva un amico che lavorava lì, gli aveva permesso questo favore

"Che mi metto?" Chiese la rossa mentre cercava qualcosa nel suo armadio
"Primo: stai bene anche con una busta della spazzatura addosso" cominciai "secondo: è domani sera, non stasera"

"Vabbe, qualcosa mi dovrò pur mettere" Esclamò gesticolando, mi alzai e le bloccai le mani
"Stai.Tranquilla." dissi, lei annuì e la lasciai andare
Ma si riattaccò a me, baciandomi

La presi in braccio mentre lei affondava le dita tra i miei capelli

In quel momento bussarono alla porta
Mi staccai mentre Max imprecava
Risi e scesi le scale
Aprii la porta e l'unica cosa che sentii fu:
"Oh ciao Alex, da quanto tempo! Come stai?" 

La madre di Max stava davanti a me con uno zainetto dietro le spalle e delle buste in mano
"Signora Mayfield" salutai stupita, non sapendo che altro dire

"Alex?" Mi chiamò Max "chi è alla porta?" Disse affacciandosi dal piano di sopra, ma si bloccò alla vista della madre
"Max!" Esclamò la donna aprendo le braccia, in attesa di un abbraccio dalla figlia

"Allora?" Cominciò la donna mentre posava le buste sul tavolo della cucina mentre Max beveva un bicchiere d'acqua "Siete ancora amiche, vero?"

Max quasi non si strozzò avvampando
La madre la guardò "Stai bene?"
"Mh mh, mi è solo andata un po' di traverso" rispose guardandomi di sbiego

Provai a cambiare discorso "come mai qui, signora Mayfield?"
"Oh, e..." cominciò ma non finì la frase "oh, ve lo dirò dopo, mentre mangiamo"

Non replicai, perché non potevo chiedere a qualcuno perché si fermava a mangiare a casa propria, così annuii

"Notizie di Billy?" Chiese la donna mentre mangiavamo
"No, non per ora" rispose Max cupa
La donna, sentendo la risposta, cambiò discorso "domani sarà un giorno difficile, vero?"
"Non voglio pensarci" rispose "almeno ci sarà Alex con me"
Sorrisi
"Ho pensato di distrarla un po' andando in un locale qui vicino" dissi
La donna annuì sorridendo "bella idea, ma mi raccomando, siate attente-" Max la bloccò
"Mamma andiamo dritte al punto, che ci fai qui?"

"Che intendi?" Chiese nervosa
"Sappiamo entrambe che dovevi venire a farmi visita tra più di un mese" Esclamò la mia ragazza posando le posate sul piatto

"Ma non fa nulla-" provò la donna
"Mamma" la ammonì Max
La donna sbuffò "e va bene, volevo dirti che mi trasferisco a New York con tuo padre, perciò..."
"Perciò non mi vedrai più di persona, escluso qualche giorno dell'anno" disse Max seria "o anni"

La donna abbassò lo sguardo mentre vedevo che una lacrima solcava il viso della mia ragazza, che però la asciugò subito
"Tra quanto è il volo?" Chiese
"Tra mezz'ora, devo partire subito" rispose la madre
Max trattenne altre lacrime, ma di rabbia
"Vai allora" disse
"Max, cerca di capi-"
"Vai" ripetè la rossa mentre la madre prendeva lo zaino e usciva dalla casa, rivolgendomi un sorriso di scuse per entrambe

Appena la porta si chiuse, Max si attaccò a me, abbracciandomi

Ricambiai e dopo poco cominciò a piangere, la strinsi più a me e ci mettemmo sul divano

Io E Te// Strano Vero?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora