*Act I* - Monday: frozen inside

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Originariamente pubblicata in data 23/02/2016 - 14/03/2016.

> Rating: Verde
> Note: Malinconico, Romantico, Da VII libro alternativo, Contesto generale/vago


*****


Faceva freddo. Questo fu il suo primo pensiero.

Aprì gli occhi e si rese conto di avere i brividi, ma la finestra era chiusa e le coperte tirate fin sopra le spalle. Sbatté le palpebre un paio di volte e sorrise mestamente: aveva sognato freddo.

Lo stesso sogno che aveva fatto subito dopo quella notte, in cui tutto era finito.

La sua storia, il suo amore, le sue bugie.

Avrebbe dovuto sentirsi sollevata, invece i primi mesi erano stati un inferno.

Fingere di star bene le era costato molta fatica, soprattutto con Harry: la conosceva bene al punto da riuscire a interpretare ogni suo stato d'animo attraverso le piccole cose. Il modo nervoso in cui si legava i capelli, i sorrisi tirati, il tempo eccessivo che trascorreva da sola. Con lui mentire era stato così difficile che, in cuor suo, aveva più volte temuto di essere stata scoperta.

Forse Harry aveva davvero intuito qualcosa, ma non le aveva mai chiesto nulla. Da buon migliore amico quale era, aveva aspettato che fosse lei a muovere il primo passo... passo che lei non mosse mai.

Non era la fiducia nel ragazzo a mancare, al contrario, ma quella storia era stata così forte e improvvisa e intensa e travolgente che lei stessa a volte faticava a comprenderne la natura. Si era interrogata spesso sulle sue azioni, sui suoi sentimenti... oh, quei sentimenti bruciavano ancora in fondo al suo cuore, ma li aveva seppelliti con il passare del tempo, soffocandoli con il ritorno ad un amore più tranquillo e rasserenante.

Un amore che non la faceva arrabbiare, che non la offendeva – pur senza volendo, la maggior parte delle volte – che non le faceva girare la testa né battere il cuore tanto forte.

Un amore che sapeva di affetto, da parte sua.

E da parte di lui? Indubbiamente lui l'amava moltissimo, e per questo i sensi di colpa non l'avrebbero mai abbandonata.

Sbadigliò e si girò nel letto, tirando più in alto le coperte e chiudendo gli occhi.


*****


«A quanto pare vieni spesso qui.»

Si voltò e vide un viso fin troppo conosciuto. «Mi stai seguendo?»

«In realtà penso che abbiamo gusti simili» si avvicinò e scelse un cuscino blu notte su cui accomodarsi.

«Il castello è grande, perché vieni proprio qui?»

«Dovrei chiedertelo io, semmai» sorrise beffardo. «Tu questa materia l'hai abbandonata.»

Si voltò dall'altra parte. Certo, lui aveva pienamente ragione, oltre ad avere più diritto di lei a trovarsi lì.

«Solo perché non mi piace Divinazione non è detto che non possa piacermi l'aula in cui viene insegnata.»

«Questa risposta l'hai preparata stanotte?»

Si girò a fissarlo con il fuoco negli occhi. «Mi spieghi perché sei sempre così prevenuto?»

«Senti chi parla.»

Solo attimi rubati che fuggono in fretta || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora