Hermione aveva la gola secca. Per quanto tempo aveva parlato?
Aveva raccontato tutto, ogni cosa, ogni emozione, finalmente aveva aperto il suo cuore.
«Quindi... Malfoy.»
«Ti dà fastidio?»
Harry soppesò quella domanda. Gli dava fastidio che fosse proprio Malfoy? No, a dire il vero no, perché la guerra aveva fatto tabula rasa sotto molti aspetti. Le persone erano cambiate così tanto, chi era sopravvissuto aveva avuto una seconda possibilità.
Chi era lui per negare a Draco Malfoy la sua?
«No» rispose sinceramente, «ma sono stupito, non immaginavo che lui fosse.... come dire...»
«Profondo» disse Hermione. «Maturo. Sensibile. Attento.»
«Già.»
La guerra aveva cambiato tutto.
«Grazie per essere andato da Ron.»
Harry scosse la testa e strinse la sua mano. «Non preoccuparti, con me e Ginny sul collo si riprenderà in un attimo.»
Hermione sorrise al tentativo dell'amico di consolarla. La prima cosa che aveva fatto appena uscita dalla Tana era stata chiamare Harry e dirgli del suo incontro con Ron. Gli aveva dato qualche informazione, ma il racconto per intero aveva deciso di farlo di persona.
«Cosa farai ora? Hai già sentito Malfoy?»
«Ci vediamo venerdì.»
«E...?»
Hermione alzò le spalle. «Sarà quel che sarà.»
«Vuoi dire che non sai se dopo tutto questo starete insieme?» chiese Harry, incredulo.
«Il fatto è che non posso stare con Ron in ogni caso. Potrei perderli entrambi, lo so... e ho già accettato questa evenienza.»
«Ma così tu...»
Gli strinse la mano. «Avrò fatto la scelta giusta e per me sarà sufficiente.»
Harry capì che non era il caso di continuare a pressare l'amica su quel punto; era evidente che lei fosse in ansia, anche se non voleva darlo a vedere.
«Hai sentito i tuoi genitori?»
«Non ancora.»
«Cosa gli dirai?»
Hermione accennò un piccolo sorriso. «Che sono tornata.»
*****
Questa è l'ultima volta che ci vediamo lontano dagli occhi del mondo.
Hermione aveva quel pensiero in mente mentre osservava Draco raggiungerla.
Si erano dati appuntamento appena fuori Hogwarts, in una zona boscosa che solo gli escursionisti frequentavano. Il sole filtrava attraverso le fronde degli alberi, illuminando tutto di bianco e di verde.
Era un luogo di pace.
Draco si fermò a tre metri da lei, le mani nelle tasche dei jeans e l'espressione neutra. Era in attesa.
Vide i suoi occhi osservarla, studiare il suo abbigliamento e i suoi accessori. Vide il momento in cui Draco notò l'assenza di qualcosa.
«Non porti più il suo ciondolo.»
Hermione scosse la testa. «Già.»
Un rapido sguardo al polso sinistro.
«Ma porti ancora il mio bracciale.»
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Solo attimi rubati che fuggono in fretta || Dramione
FanfictionFaceva freddo. Questo fu il suo primo pensiero. Aprì gli occhi e si rese conto di avere i brividi, ma la finestra era chiusa e le coperte tirate fin sopra le spalle. Sbatté le palpebre un paio di volte e sorrise mestamente: aveva sognato freddo. Lo...