vacanze

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Era arrivato il giorno in cui lasciavamo la scuola per le vacanze, ero così arrabbiata. Speravo che queste vacanze sarebbero durate poco, non riuscivo ad accettare il fatto di dover stare lontana da Lesso, sopratutto a Gavaldon, con la mia famiglia. Odiavo quell'ambiente. Nonostante questo non avrei potuto fare molto. Così mi limitai a riempire la mia valigia, e prepararmi. Una volta chiusa la valigia, mi vestii, misi un pantalone nero aderente, un top, una giacca di pelle e degli anfibi. Presi le mie cose e uscì dalla mia stanza. Le mie amiche erano già fuori. Sembravano tutti esaltati per queste vacanze "finalmente rivedo la mia famiglia" dicevano. Avrei voluto essere esaltata tanto quanto loro, ma non faceva proprio per me. Andai dalle mie due amiche già all'ingresso e dissi:"Eccomi!"
Marga:"oooohhh finalmente si torna a casa per un po'! Questo continuo studiare mi sta stancando."
Myra:"evviva-!" Dissi con tono sarcastico
Lauren:"M, che ti prende?"
Myra:"Non ho proprio voglia di andare."
Lauren:"amore! Questo posto ti rende felice vero?"
Myra:"Si... io odio la mia città."
Lauren:"Va da lei, e salutala come si deve dai!"
Marga:"Ma quindi davvero stanno insieme?!"
Lauren:"Oh Marga come fai a essere così idiota?!"
Myra *sorride*:"Va beeene ragazze non vi ammazzate, vi voglio bene, ci vediamo al ritorno io vado."
Ci abbracciammo e corsi via.
Andai verso la presidenza, bussai alla porta e la sua bellissima voce disse:"Avanti."
Entrai e dissi:"Volevo solo salutarti."
Lesso:"Ei bellissima."
Andai verso di lei presi il suo volto e la baciai, come non avevo mai fatto in vita mia.
Lesso:"Così sembra un addio tesoro."
Myra:"Scema."
Lesso:"Ascoltami, anche a me mancherai. Per qualunque cosa chiamami."
Feci cenno di si con la testa e sorrisi.
Continuò:"Comunque mi sono assicurata che il tuo viaggio sia più sicuro, non posso farti volare su quei cosi."
Myra:"C-cosa? Non dovevamo essere discrete?"
Lesso:"Oh ma nessuno lo saprà. Stai tranquilla. Questo cocchiere ti porterà a casa."
Myra:"Non vorrei essere antipatica, ma... sono arrivata qui volando. Lui come farà a oltrepassare la barriera?"
Lesso:"Fidati delle sue capacità tesoro! E smettila di lamentarti."
Myra:"Oookay."
Lesso:"Adesso và. Ti amo."
Myra:"Ti amo anche io."
Ci baciammo e poi seguì il cocchiere che mi condusse alla mia carrozza. Era vero che nessuno ci avrebbe visto, poiché la strada che fece il cocchiere fu molto diversa dalla classica.
Impiegai circa mezz'ora ad arrivare a Gavaldon. Appena giunta in città mi recai a piedi verso casa, ricevendo solo cattivi sguardi dai cittadini. Odiavo quella città. Se Lesso fosse stata con me avrebbe bruciato chiunque osava guardarmi. Amavo quella donna. Giunsi a casa e bussai alla porta, mia madre aprì la porta e disse:"Myra.. ben tornata."
Myra:"Ciao Mamma."
Mamma:"Entra."
Entrai in casa e mi disse:"Vieni qui! Non sai quanto mi hai fatto preoccupare! Avrei gradito sapere se mia figlia voleva intraprendere un percorso del genere. E andare in una scuola sconosciuta!"
Myra:"Mamma sono qui da neanche 5 minuti e già hai incominciato? Ti prego. Puoi solo essere felice per me?"
Mamma:"Dopo che ti sarai cambiata quei vestiti terribili forse..."
Myra:"Mamma! Questa sono io. Smettila di volermi diversa. Ho avuto una crescita in questa scuola. Mi rende felice, sono la persona che voglio essere finalmente."
Mamma:"E cosa vuoi essere? Un mostro delle favole? La vera vita è qui a Gavaldon Myra."
Myra:"Non sono un mostro, tu neanche sai chi sono. Non ti è mai interessato. Forse la tua vita sarà a Gavaldon. Ma la mia non potrà mai essere qui."
Mamma:"Sei davvero una bambina viziata e capricciosa!"
Myra:"Idiota io che sono venuta per queste vacanze di merda."
Mamma:"Modera il linguaggio ragazzina."
Andai nella mia stanza, già mi mancava casa mia. Questo non era il mio posto. Casa mia era con Lesso, era stare nel suo letto con il fuoco acceso a coccolarci. Non sarei mai stata bene a Gavaldon. Stetti delle ore chiusa in stanza, sul letto a guardare la finestra e poi sentì bussare alla mia porta, era mia madre.
Mamma:"Mi dispiace non volevo essere così diretta, ma non sai quanta gente ho dovuto sentire sparlare del nostro nome, sentirmi dire che tu sei una strega, un mostro. Quando io avrei voluto solo una principessa che mi ascoltasse."
Myra:"Io non sono una principessa. Sono una Never. Una strega. Se ti da fastidio ciò che la gente dice non posso farci nulla."
Mamma:"Facciamo finta che non sia successo niente. Andiamo a cena dalla zia questa sera?"
Myra:"va bene."
Passai delle ore a riposarmi e a pensare, poi mi vestì. Una volta pronta andai in cucina dove mia madre stava finendo di sistemarsi e
dissi:"Sono pronta."
Mamma:"Devi venire per forza vestita in questo modo? Non puoi mettere qualcosa di meno aggressivo?"
Myra:"No."
Mamma:"Va beh okay andiamo."
Ci recammo a piedi a casa di mia zia, era sposata e aveva un figlio Luke. Io non amavo molto la mia famiglia, infatti ero consapevole a cosa andavo in contro, ma non c'era altro da fare.
Bussammo alla porta e mia zia aprii con il suo solito sorriso sgargiante.
Zia Mel:"Buona sera famiglia!!! WOW Myra sei tu?"
Myra:"Ciao zia, si."
Mel:"Sembri uscita da un funerale."
Myra:"Divertente." *in tono sarcastico*
Entrammo in casa, salutai mio zio Robert e mio cugino Luke. Luke era impegnato nei suoi strani giochi, quindi non lo disturbai più di tanto, ci sedemmo a tavola e iniziammo a parlare.
Zia Mel:"Allora che scuola stai frequentando ? Tua madre non ha voluto dirci nulla "
Myra:"La scuola del bene e del male."
Zio Robert:"Esiste?! Pensavo fosse fantasia."
Mamma:"Sfortunatamente esiste."
Zia Mel:"E tu sei una dei buoni, imagino. Tua madre ti ha insegnato le buone maniere per cui..."
Luke:"Mamma ma dai non lo vedi come è vestita?"
Guardai infastidita mio cugino e poi dissi:"A dire la verità sono una Never. Quindi sono cattiva."
Calò il silenzio in stanza per qualche attimo e zio Robert per interrompere il silenzio disse:"Vabbè! Non è mai stata tanto simile alla mamma!!!" *ride*
Zia Mil:"Presumo che l'importante sia che tu trovi la tua strada..."
Mamma:"Questo dipende quanto è merdosa la strada che vuole fare.."
Myra:"Porca troia non c'è la fai proprio eh?"
Mamma:"come prego?"
Myra:"Non c'è la fai a non denigrarmi per un attimo."
Mi alzai e andai fuori dalla casa piangendo, iniziai a calciare lo scalino di legno della casa. Ero così arrabbiata. Poi mi sedetti e sussurrai:"Vorrei solo che tu fossi qui."
Il mio dito si accese e poco dopo apparve Lesso.
Lesso:"Amore mio...."
Le corsi in contro e l'abbracciai piangendo."
Lesso:"Sono così contenta che mi hai chiamata, cattivella mia."
Myra:"Non dovevo venirci qui."
Lesso:"Vuoi che entri e li distrugga?"
Myra:"No andiamo a prendere la mia roba e andiamo a casa."
Lesso:"Va bene."
Dalla finestra mi accorsi di essere osservata, ma feci finta di niente. Non mi interessava. Andammo a prendere la mia valigia ancora perfettamente chiusa e poi ci recammo a scuola. Appena arrivate, andammo subito nella stanza da letto di Lesso, in modo tale che io potessi posare la mia roba.
Lesso:"La scuola è tutta per noi, tutti i professori sono in case di vacanze o con le famiglie e i ragazzi pure."
Myra:"È un modo indiretto per dirmi che puoi farmi quello che vuoi?" *risi*
Lesso:"decisamente. Solo che siccome in questo momento mi sento meno cattiva del solito aspetterò che ti riprendi."
Myra:"Oh grazie preside"
Lesso:"Comunque, siccome non so cucinare se ti va possiamo mangiare questa zuppa, basta riscaldarla."
Myra:"Ci penso io, andiamo in cucina."
Ci recammo in cucina, e mi misi ai fornelli, decisi di preparare una pasta sfoglia con patate e formaggio. Iniziai a prepararla e mentre lo facevo Lesso si mise dietro di me, mi prese dai fianchi e poggiò la sua testa sulla mia spalla.
Myra:"Leonora."
Lesso:"Si tesoro?"
Myra:"Grazie."
Lesso:"te lo avevo promesso."
Impiegai mezz'ora a cucinare il tutto, poi ci sedemmo in un tavolo e mangiammo.
Myra:"Wow posso dire di aver mangiato con la preside."
Lesso:"Credo che mangiare sia la cosa meno sconvolgente che hai fatto con me."
Myra:"Che sei scema."
Lesso:"Però questa scema ti sta facendo sorridere."
Myra:"Si, ti amo."
Lesso:"Anche io."
Finimmo la cena e ci sedemmo per terra nella sala comune dei Nevers vicino al camino. Lesso prese del vino da bere e me lo porse. Mentre eravamo sedute disse:"Devo confessarti una cosa."
Myra:"Cioè?! MI HAI TRADITA?"
Lesso:"No, calmati!!!!! Volevo dirti che mentre eri via, non smettevo di pensarti e ho studiato miliardi di modi per farti godere."
Myra:"Cazzo.."
Lesso:"Vuoi provare?"
Deglutii e dissi:"O-okay?"
Lesso si avvicinò a me gattonando, si fermò in ginocchio e iniziò a togliermi il top, sotto di esso non avevo il reggiseno perciò vide i miei seni subito, si fermò a guardarli, si morse il labbro e poi sbottonò i pantaloni me li tolse e mi lasciò solo in mutante, mi distese a terra, sul tappeto. E mi sussurrò:"Chiudi gli occhi."
Io lo feci, ammetto che ero un po' ansiosa. Ma feci ciò che mi disse. A un certo punto sentii il mio petto e il mio addome completamente freddi e bagnati. E aprii d'improvviso gli occhi.
Lesso:"Non ti ho dato il permesso di aprirli."
Vidi che ero sporca di vino e dissi:"Cos-"
Lesso, pose un dito sulla mia bocca e disse:"Shh."
Inziò a leccare il vino che aveva versato sul mio corpo e io gemetti. Poteva anche semplicemente guardarmi e io sarei morta. Mi eccitava fin troppo. Poi iniziò a baciarmi e a stuzzicarmi I capezzoli con la bocca, prima uno e poi un altro, appena concluse li continuò a massaggiare con le mani e nel frattempo scese lungo l'intimità. Aprì le mie gambe e iniziò a baciare l'interno coscia. Fino ad arrivare al clitoride. Iniziò a leccarlo e a stuzzicarlo. Gemettì più volte, strinsi il tappeto con le unghia e lo graffiai.
Lesso poi disse sorridente:"Dovey sarà tanto arrabbiata per questo tappeto. Le piaceva tanto."
Nel frattempo le sue dita continuavano a entrare e uscire da me e io urlai:"LEESSO."
Lesso:"Si amore?"
Myra:"Cazzo!"
Lesso:"Mi piace quando mi chiami."
Non riuscivo a parlare ero persa in quella frase e nelle sue azioni. Era come se tutto ciò che avevo passato sparisse quando ero con lei. Poi per non farmi credere sconfitta dissi:"Solo questa idea ti è venuta?"
Lesso:"Oh bambina mia, non ti stanchi mai? Ovviamente le mie idee non sono finite."
Era chiaro che la mia intenzione di farmi credere forte mi portò solo a cedere nuovamente.
Lesso si allontanò, andò verso la cucina e tornò con della cioccolata.
Myra:"E che devi farci con questa?"
Lesso:"Ora vedrai."
Subito dopo Lesso infilò un dito nella cioccolata e lo leccò, io sorrisi, mi morsi il labbro e mi girai dal lato opposto. Quindi lei si avvicinò a me, mi sporcò la guancia che era nella sua direzione avvicino la sua faccia al mio orecchio e sussurrò :"Ti chiedo scusa, ma non resisto." E poi leccò la mia guancia. Io rimasi bloccata per qualche instante. E poi lei
disse:"Ora facciamo un gioco."
Myra:"C-cioè?"
Lesso sporcò le sue mani con la cioccolata e disse:"ora toccherò le parti di te che mi piacciono di più."
Myra:"Ah si?"
Lesso:"eh già."
Iniziò a sporcarmi la bocca, le guance, fino a sporcare tutta la faccia, poi scese sul collo, sui seni, fece una striscia sull'addome, sporcò le mani, poi scese sulle gambe, colorando l'interno coscia, fino a raggiungere la mia intimità tutta sporca. Poi mi prese con forza e mi girò di spalle e iniziò a far colare la cioccolata lungo tutta la mia schiena e sui miei glutei. Mi sentivo in paradiso e non riuscivo a comprendere quasi nulla di ciò che diceva. Poi si distese su la mia schiena, avvicinò la bocca al mio orecchio sinistro e disse:"ora dovremmo pulire."
Io gemetti, ma non ebbi il tempo di realizzare perché poco dopo Lesso mi stava già leccando la schiena e massaggiando i glutei. Poi scese lungo di essi e ci pose la sua faccia in mezzo. Iniziando a leccare. Io venni, tante volte. Durante il mio ultimo orgasmo mi prese e mi girò e iniziò a leccare la parte davanti. Mi pulì per bene e poi disse:"Come nuova."
Io respirai in modo affannato e poi
dissi:"Cazzo."
Lesso scese da sopra di me e si distese a terra di fianco a me, poi disse:"Divertita?"
Myra:"Oh emh non sai quanto, ma secondo me ti sei divertita di più tu."
Lesso:"Oh su questo non ci sono dubbi."
Myra:"tanto per sapere... non dovevi «sporcare» solo le parti che ti piacciono di me?"
Lesso:"Infatti. Mi piace ogni singolo tratto di te."

I fell in love, with Lesso [complete]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora