AL LUNAPARK.. DA SOLA?

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<<Papà, riusciamo ad andare al lunapark anche oggi? ieri mi sono divertita un sacco! TI PREGOOOO!!>> domandai a mio padre.
<<Khalida, oggi è lunedì, sai bene quanto io sia occupato oggi. Non posso proprio. Però se vuoi puoi andare da sola, tieni i soldi!>> rispose mio papà.
Avevo già immaginato fosse stata questa la risposta.... però sempre meglio provare, o sbaglio?
<<Va bene papi, grazie mille.. TI ADORO!>> risposi.
<<E ricordati di vestirti.. nevica!!>>
<<NEVICA?!?! IN ESTATE?!>>
Corsi verso la finestra.
Era impossibile nevicare verament- O MIO DIO.

Era impossibile nevicare verament- O MIO DIO

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Era qualcosa di stupendo. Veramente stupendo.
Mi incamminai per il lunapark, quando vidi un ragazzo intento a guardare il telefono confusissimo. Era alto, biondo, riccio e aveva gli occhi verdi. Era vestito con una felpa rossa, dei pantaloni grigi e delle scarpe della nike bianche.
<<Hey, ciao. Hai bisogno di aiuto? Io sono Khalida.>> iniziai.
<<Ciao, sto cercando il lunapark ma non so dove sia perché mi sono trasferito ieri. Io sono Sasha, piacere.>> rispose il ragazzo.
<<Fantastico! Io sto andando lì e sono sola, ti va di andare assieme?>>
<<Va bene, non c'è problema, tanto essendo nuovo non ho amici.>>
<<Ti capisco. Che superiori hai scelto?>>
<<Classico, sono nella classe 1D. Tu?>>
<<ANCHE IO E SONO NELLA STESSA CLASSE!>>
<<ma è fantastico! infatti ho una compagna che si chiama Khalida Bianchi, sei te?>>
<<Sì!>>
Arrivati al lunapark eravamo un sacco indecisi su cosa fare.
<<TI va di fare le catene? mi sembrano belle!>> disse Sasha.
<<No problem, andiamo!>> risposi.
Ci sedemmo nella seggiola per due persone, visto che tutte le altre erano occupate.
La giostra iniziò a girare.
Osservai il panorama impressionata, mi sentivo una farfalla.
Notai che Sasha mi stava osservando e mi girai verso di lui, sorridendo.
<<Ma cosa deriva il tuo nome?>> mi domandò.
<<Il mio nome significa "eterno" o "immortare" è un nome arabo ma lo amo perché è originale. Il tuo?>>
<<Sasha sarebbe "Alessandro", ma in russo. E mi fa decisamente schifo.>>
<<Ma no, è un nome stupendo! I tuoi sono russi?>>
<<Peccatamente sì>>
<<I miei sono francesi.>> finii.
Alla fine della giornata ci scambiammo il numero. Era un ragazzo simpatico.

SOLO UNA GIOSTRA [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora