VII

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Ero ritornata nella cittadina dell'infanzia, per le vacanze primaverili.
A casa, oltre mamma, che si era fidanzata con un George, un meccanico a cui piaceva raccontare barzellette, c'era Daniel.
Era un uomo di affari, con la sua costosa Porsche nera, ma per me, restava sempre il mio fratellino.

Stavamo bevendo un frullato di frutta al parco, parlando del passato, quando mi arriva una chiamata da Sam.
Non la sentivo da qualche giorno.
Era molto impegnata con Tommy, che si era ammalato di cancro.
Ah, i due, stavano ancora insieme, ed erano una coppia molto affiatata.

<<Pronto?>>

<<Ciao Mary...>>

Guardai Daniel.

<<Ciao Sam...tutto bene?>>

Appena dissi il suo nome, Daniel fece una strana espressione.

<<...In realtà no...
Tommy sta peggiorando, e avrei bisogno del tuo aiuto per fare una cosa.
So che sei in città, potesti venire in
ospedale?>>

<<Certo...quando?>>

<<Il prima possibile...>>

<<...Certo...lascio mio fratello a casa, e arrivo...>>

<<Ah, sei con Daniel?
Salutamelo.>>

<<D'accordo, a dopo.>>

Staccai.

<<Cos'è successo?>>

<<...Mi ha chiesto di andare in ospedale...ora...>>

<<...Okay, tu vai, io voglio restare ancora un po' qui...>>

<<D'accordo, ci vediamo dopo...>>

Annuì

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Annuì.
Presi l'auto e mi diressi in ospedale.
Andai alle informazioni, e chiesi del paziente.

<<Stanza 57 secondo piano>>

<<Grazie...>>

Presi l'ascensore e andai nella stanza.
Feci per aprire ma uscì Sam.

<<Ciao...>>

<<Ciao tesoro...>>

Ci abbracciammo.

<<Entra pure...>>

Entrai e trovai Tommy, sul letto, con tanti tubicini attaccati al corpo.

<<Mary...>>

<<Ciao Tommy...>>

Ci salutammo con un pugno.

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