Appartenendosi all'infinito

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Cara Luna,
vivo nel ricordo sbiadito
di un mondo in cui la luna e il sole danzavano,
si cullavano su un letto di stelle
e si scambiavano il cuore;
si ricucivano la pelle,
e provavano
farfalle e confusione,
calore e amore.

In un mondo bianco o nero
pitturavano d'arcobaleno
le pareti della ragione,
con le tinte variopinte
scaturite dalla passione.

Vuoti,
soli,
ma destinati ad incontrarsi
in quegli attimi sospesi
tra ombra e notte,
luce e giorno:
Alba e Tramonto.
Appartenendosi all'infinito.

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