Il sole stava sorgendo, la luce era fioca, l'aria era fredda e il fuoco scaldava l'atmosfera dentro la stanza dove stavano dormento i tre giovani.
La prima a svegliarsi fu Kata, si mise a sedere sul divano sul quale aveva dormito e si concesse qualche minuto di tranquillità e tepore, poi andò a prendere la colazione dai loro bagagli; una sacca troppo grande per una persona, prese del latte e della carne essiccata per sé e per gli altri, pose le loro porzioni sul tavolo accanto al fornello e uscì dopo essersi coperta con qualche strato di vestiti in più.
Kata apprezzava la calma della mattina, purtroppo è raro che si svegliasse così presto. Nel campo regnava un religioso silenzio; le uniche voci erano quelle delle guardie che facevano il cambio turno, andò alla stalla per controllare i Ricci. La stalla era un grande edificio, rigorosamente in legno, che conteneva un buon numero di box per animali in entrambi i lati dell'edificio; nel centro c'era un grande spazio vuoto e dalla parte opposta alla porta c'erano i depositi per il cibo delle creature. Kata ne diede un po' ai ricci e poi uscì dalla stalla; sentiva una voce femminile poco lontano e, incuriosita andò a controllare chi fosse.
Il suono della porta che si chiudeva svegliò Karis; subito notò che Kata era appena uscita, stette ancora un poco accoccolata accanto a Festo; lui era sempre piacevolmente caldo, la faceva sentire al sicuro. Carica per iniziare la giornata, si alzò e prese la sua porzione di colazione dal tavolo, la mangiò, si vestì e uscì di casa.
Si guardò intorno e scelse di andare fare un giro del posto per vedere come era fatto: il campo non era enorme, era costruito attorno a una piazza centrale con una strada dritta che lo tagliava nel mezzo fino alla casa di Viper; c'erano molte stradine secondarie che portavano in altri posti, una di queste portava alla stalla, la prese e dopo poco sentì anche lei la stessa voce che aveva sentito Kata; era una voce femminile e leggermente rauca:
" Avete preparato la trappola? Dovete essere sicuri che venga tenuto occupato il più tempo possibile mentre viene finita la preparazione, e al momento giusto, va fatto allontanare dal campo altrimenti sarà tutto inutile. Usate le tute se necessario"
Era Viper, e sembrava stesse macchinando qualcosa, doveva subito dirlo a Festo pensava; inoltre, avvertire Kata e prendere i Ricci per andarsene.
Improvvisamente una delle guardie sulle mura urlò alla donna che stavano venendo spiati:
"Viper, ci hanno scoperti!"
Karis iniziò a correre tra i vicoli stretti per far perdere le sue tracce e raggiungere Festo, sentiva passi dei suoi inseguitori intorno a lei, arrivò nella strada principale, la casa non era lontana ma la strada gli era già stata tagliata da Viper; aveva un esoscheletro attaccato al corpo, le dava un look robotico, il tipo di tecnologia le era sconosciuta. La struttura dell'apparecchio era molto leggera, si attaccava con le gambe e le braccia, si vedevano tutti i fili che passavano da un punto all'altro della macchina; Viper si stava mettendo una specie di armatura sopra la struttura iniziale, per coprire i punti critici.
Quando la ebbe indossata completamente, iniziarono ad attaccarla, lei evoco le due Mani Divine ma non le usò per farsi uno scudo, ma per spingere via tutti quelli che si avvicinavano mentre Viper guardava soddisfatta la ragazza faticare.
Katarina aveva visto tutto, corse dalla parte opposta, aveva deciso di fare il giro largo e di chiamare Festo, o, qualora fosse stata scoperta, attaccare i nemici da un altro lato.
Dopo qualche minuto di corsa, si imbatté nel primo abitante che non fosse un soldato; era un bambino, non avrà avuto più di 9 anni, aveva visibilmente freddo e i suoi vestiti lo coprivano dal gelo a malapena; Kata gli diede un pezzo di carne essiccata che non aveva ancora mangiato e continuò a correre verso la loro casa.Era ormai nei pressi della casa, ma era dall'altra parte della strada e in mezzo c'erano tutte le guardie di Viper che aveva un'armatura pesante e resistente, di grandezza imponente.
Kata vide in quel momento che uno dei soldati nelle retrovie aveva un arco; sapeva cosa fare, corse furtivamente dietro a questo con il suo bastone; si fece leva con questo per saltare il più alto possibile, fece presa con le gambe attorno al corpo della guardia e usò il bastone per strangolarlo silenziosamente; prese il suo arco e una freccia, poi iniziò a correre verso la casa.
Il suono dell'arco che cadeva dalla mano della guardia attirò l'attenzione dei suoi compagni che videro Kata correre verso la casa dove c'era Festo. In quel momento la ragazza prese il suo accendino da una tasca e bruciò la punta della freccia; si fermò per mirare e tirò una freccia verso la casa, questa emise un sibilo mentre si sentiva il tonfo di Kata che cadeva a terra placcata dai nemici.
Karis non si aspettava di vedere Kata e in un attimo di distrazione venne raggiunta dalla moltitudine dei nemici e venne catturata. La freccia raggiunse infine la casa, e si conficcò nel muro proprio dove voleva Kata: in corrispondenza della tanica di propano che dava energia al fornello.
L'esplosione mosse tutto il campo, seguito da un'altra, la seconda, distrusse quel che rimaneva della casa avvolgendola nelle fiamme; la figura di Festo iniziò a distinguersi in mezzo a quell'inferno mentre camminava verso Viper. Questa ordinò di mettere le ragazze tra lei e lui come ostaggi.
"Non fare un altro passo Efesto, a meno che tu non voglia vedere del sangue scorrere"
" Il tuo nome ti si addice Viper"
" Sei adorabile e ingenuo, pensi che la sola forza delle tue fiamme possa risolvere ogni situazione vero?"
Festo stava per rispondere, quando vide un bambino con la coda dell'occhio; aveva un pezzo di carne essiccata mangiucchiato in mano e si nascondeva non molto lontano da Karis che era tenuta ferma da 3 soldati nemici; così pensava che se quei soldati avessero allentato la presa su Karis lei potrebbe usare il suo potere per allontanarli e coprire lei e Kata con uno scudo, lasciandogli così la possibilità di risolvere la situazione.
Creatosi un piano rispose a Viper
"Io so che il solo potere non è abbastanza, infatti, io ho anche la fiducia in coloro che mi aiutano e spero che sia reciproca; detto questo, se mi scusate..."
In quel momento i suoi occhi iniziarono a brillare di quel colore d'orato e l'aria intorno a lui iniziò a distorcersi; i soldati nemici si misero in guardia e un muro di fuoco a semicerchio alto più delle case stesse coprì le vie di fuga, Festo era sparito.
Tutti si guardarono intorno presi dal terrore, si allontanarono dal muro di fuoco che avrebbe potuto nascondere il ragazzo in qualsiasi punto ma non sapevano che stavano facendo il suo gioco.
Un esplosione di fuoco non lontano da loro, vicino al muro fece sobbalzare i soldati, quasi istantaneamente dei sassolini colpirono le guardie che tenevano ferma Karis; subito allentarono la presa per difendersi; la fiducia di Festo era ben riposta, in quel istante Karis si liberò dalla presa dei nemici e spinse con forza tutti quelli che le stavano vicino, saltò verso a Kata e scivolando in mezzo a quelli che la volevano prendere con mosse agili simili ad una danza, giunse dalla sua amica e eresse lo scudo.
Da dietro le case uscì Festo con un espressione compiaciuta, si rivolse a Viper:
"Hai visto? Fiducia e un pizzico di ingegno"
Viper attivò l'esoscheletro mentre malediceva Festo
"Tu e le tue mosse meschine me la pagherete, ho anche io qualche asso nella manica"
"Sono proprio curioso"
Festo scattò verso Viper, si permetteva di ignorare tutti i soldati, mirava al loro comandante.
L'armatura della donna rilasciò una nube di azoto liquido davanti a lei, uno dei suoi venne coinvolto e si congelò all'istante; Festo usò la propulsione di un getto di fuoco verso il basso per schivare la nube fredda, pensa infatti di non aver raggiunto la temperatura sufficiente per passarle in mezzo senza problemi.
Era ormai a tre metri da terra; da lì, liberò una lingua di fuoco verso Viper, questa, grazie all'armatura riuscì a schivarlo di lato rimediando una semplice scottatura, rispose con dei proiettili fatti con il ghiaccio più freddo che partivano dalla spalla sinistra dell'armatura.
Festo concentrò le sue fiamme su alcuni di questi che si sciolsero in poco tempo; gli altri invece, lo mancarono tutti tranne uno che lo colpì di striscio sulla guancia sinistra.
"Finalmente- disse Festo - temperatura giusta"
L'aria era diventata irrespirabile; le truppe di Viper erano o fuggite o congelate o bruciate, Festo rilasciò un'onda di calore che bruciò le tutte le case nel raggiò di 15 metri, VIper idietreggiò all'impatto; la sua armatura teneva la sua temperatura costante ma iniziava a non reggere più le temperature.
A quel punto Festo disse:"Arrenditi, fuggi, scappa, è la tua ultima occasione; ci hai traditi, non mi importa se c'è qualcuno dietro poiché tu gli dirai che è stato tutto inutile. Se invece l'idea è stata tua, mi devo complimentare per la tua stupidità"
"Mi è stato detto, che tu sarai la causa della fine di questo mondo"
"Io voglio far finire questo inverno, i Semi Del Gelo ne sono la causa, io cerco quelle abominazioni per questo motivo. Già uno è caduto, quello in Italia. Ora arrenditi se non vuoi fare la stessa fine."
"Non mi arrenderò mai... Surtr"
Viper con un ultimo attacco disperato liberò tutto l'azoto liquido che era rimasto nella armatura e con tutta l'energia si scagliò contro il ragazzo; ormai era troppo tardi, la temperatura era troppo alta, non riuscì a raggiungere il corpo del giovane, la sua armatura iniziò a sciogliersi così come il suo corpo e prima che potesse realizzarlo morì.
Calò il silenzio, la temperatura scese, dopo un minuto Karis fece scomparire le Mani che le proteggevano e corse ad abbracciare Festo che era rimasto fermo a guardare il vuoto.
Kata prese un altro arco che aveva sotto i piedi, lo mise in spalla e andò dagli altri due.
Ripensò ai dialoghi tra Festo e Viper, molte domande le vennero in mente e le tenne per un secondo momento. Ora bisognava fare i bagagli.
STAI LEGGENDO
Fire In The Snow
FantasyIl FimbulWinter raffredda cuori e animi, letteralmente; Katarina è una ragazza che vuole sopravvivere ad un inverno eterno. Un giorno, a causa si una certa conoscenza, scoprirà cose che non voleva sapere