*06:00* suonò la sveglia, mi apprestai a farla smettere di suonare, il risveglio per me era un trauma. Mi alzai dal letto e camminando come uno zombie mi misi davanti l'armadio per vedere cosa mettermi.
Optizai per una maglietta bianca e corta con dei jeans a vita alta blu e andai a cambiarmi in bagno. Chissà come saranno i nuovi compagni , pensai nel mentre mi cambiavo i vestiti.
Mi feci una treccia, avevo i capelli lunghi e mossi da un po' pensavo di tagliarli e di tingerli di un nero, una volta pronta andai ad indossare le mie amate Converse all star. Mi erano state regalate da mio nonno e ci tenevo particolarmente a queste scarpe.
Passai davanti la pasticceria più famosa della zona, La Patisserie si chiamava, ne avevo sentito parlare su internet ma dal vivo era ancora più stupenda.
Entrai nel famoso mondo dei dolci e subito un dolce profumo di dolci mi investì.
Guardai quelle vetrinette piene di dolci meravigliosi, ma essendo una ballerina potevo mangiare solo un dolce a settimana, così presi il famoso macarons rosa e anche uno verde.
Li mangiai nel mentre raggiungevo la fermata del bus, erano davvero buoni quei macarons. Il bus arrivò 5 minuti dopo, non era nemmeno troppo affollato e trovai facilmente un posto a sedere «Che strano il destino, ci incontriamo di nuovo Kiara» riconobbi subito quella voce angelica «Joong?» alzai lo sguardo è mi ritrovai proprio lui davanti a me in tutta la sua bellezza, e cavolo se lo era.
«Buongiorno» ridacchiò è si sedette al mio fianco «come stai?»mi chiese con fare gentile. «Bene per essere una nuova parigina, a te invece?» gli sorrisi «Anche a me bene. Vai anche tu all'Accademia di danza?» mi sorprese che fu lui a porgermi tale domanda.
«Si, sarò quella nuova.» dissi orgogliosa dell'opportunità che mi era stata concessa. «Wow, saremo compagni allora!» esclamò felice come un bambino «Davvero? Ne sono felice» rispondo con lo stesso entusiasmo.
Per mia fortuna conoscevo Joong e potevo chiedere a lui per un possibile dubbio.Arrivati davanti l'accademia mi sentì davvero felice, insieme a Joong entrai dentro l'enorme scuola «Ti presento alcuni miei amici» mi prese per il polso e mi portò nel corridoio principale, dove vidi passare molti ragazzi e ragazze. Ci fermiamo davanti a un gruppetto di ragazzi che stavano parlando tra loro «Joong!» Parlò una ragazza dai capelli rossi.
«Judy!» la salutò lui.
Rimasi in silenzio, «Ragazzi vi presento Kiara è lei la nuova arrivata» mi presentò lui agli altri.
«Io sono Blanc Judy è un piacere conoscerti» mi disse la rossa mostrandomi un sorriso «Kim Kiara» mi presentai a mia volta «Piacere Kiara, sono Clement Henry» mi porse la mano quel ragazzo dagli occhi verdi e i capelli castani ramati «il piacere è mio» strinsi la sua mano «Muller Nicolas» disse l'ultimo di quel gruppetto e gli sorrisi, anche lui era affascinante.
«Bene ora che ci siamo presentati possiamo farle fare un giro della scuola» parlò Henry guardandomi fugacemente, il meno socievole era Nicolas.
«Da dove vieni?» mi chiese Judy «Seoul, mio padre è coreano, invece mia madre americana» spiegai e lei mi guardò stupita.
«Anche Joong è asiatico» mi disse è guardai proprio lui che ricambiò il mio sguardo «non lo sapevo» le risposi è tornai a guardare lei.
«Come ti sembra la scuola?» mi chiese Henry mettendosi difronte a me «Esteticamente bella, scolasticamente non lo so, ma ho sentito dire che è una delle più prestigiose» mi sistemai la giacca «é cosi» rispose una terza voce, era Nicolas. Notai che non parlava mai ma quando lo faceva tutti si zittivano.
«Tra poco iniziano le prime tre ore di esercizio, sei brava nella danza?» Judy sembrava una ragazza così curiosa «Si, me la cavo. Ho vinto le qualificazioni per fare parte alle nazionali» parlai imbarazzata, non ero molto estroversa, specialmente con chi ancora non conoscevo bene «wow» mi girai in direzione di Joong «Sarai bravissima» mi complimentò sorridendomi, ogni qualvolta che lo vedevo sorridere mi sentivo strana.
«Buongiorno Madame» fecero tutti quanti un inchino quando entrò la maestra di danza «vedo che c'è una nuova allieva» guardò me. «Sono Kim Kiara, vengo da Seoul» mi presentai è lei mi rivolse un sorriso «sei entrata alle nazionali al secondo posto, complimenti» mi fece un mini applauso «la ringrazio madame».
Iniziammo subito ad esercitarci; riscaldamento e poi finimmo divisi per coppie; io con Nicolas, Judy con Joong e infine Henry con Cristal.
Ci fu un passo dove Nicolas dovette prendermi in braccio è farmi volare, ma lui continuava a sbagliare «Nicolas dove hai la testa?» lo richiamò Madame. «Mi scusi» e cosi rifacemmo quel passo finché non ci venne alla perfezione.
«Per oggi può bastare così. Continueremmo ad allenarci su questi passi al momento» annunciò Madame. Eravamo davvero stanchi dopo 3 ore di intenso allenamento consecutivo, erano stancanti. «Andiamo in mensa?» Propose Joong che venne al mio fianco e tutti fummo d'accordo con lui. Così andammo nei spogliatoi a cambiarci, ovviamente noi ragazze eravamo separate dai ragazzi.
Una volta seduti a mensa, notai un particolare in Joong; aveva un tatuaggio sull'avambraccio destro «Hai un tatuaggio?» gli chiesi lui guardò esso e annuì «Figo, cos'è?» domandai curiosa.
«Quando torneremo a casa te lo mostrerò.» Rispose con fare misterioso, mi ero imbattuta in un bel ragazzo misterioso, pensai.
«Chi verrà alla festa di stasera?» chiese dal nulla Henry, avevo notato che fosse quello casinista e festaiolo del gruppo. «Dove si terrà?» chiesi curiosa avanzando con le braccia sul tavolo, «A casa di Mike» mi rispose è Joong mi sembrò irritato da quel nome.
«Preferisco rimanermene a casa.» disse proprio il corvino «Eddai Joong» si lamentò Judy.
«Perché non vuoi andarci?» gli domandai guardandolo incuriosita e lui lo notò. «Una volta abbiamo litigato per una ragazza. Lei era molto importante per me, così quando Mike la stava per baciare lo fermai.» si fermò qualche secondo.
«Ma non importa. Tu verrai alla festa e anche Kiara» gli rispose il bel casinista di Henry, non volendo sentire repliche.
«Be', potrei indossare un top con gonna» sorrisi a Henry che mi guardò con occhi sognanti, sapevo di essere una bella ragazza ma non a quei livelli, perciò arrossì e Joong da sotto il tavolo poggiò una mano sul mio ginocchio, poiché eravamo seduti vicini. Mi sentì strana, uno strano calore mi avvolse il petto facendomi arrossire di più. «é ora che io e Kiara torniamo a casa. Dobbiamo prendere l'autobus tra due minuti».
Così io e Joong ci ritrovammo a prendere, di nuovo insieme l'autobus.
«Scusa per il gesto di prima» che carino, si era quasi sentito in colpa cosi gli presi la mano è lo guardai «Tranquillo, non l'hai fatto con cattive intenzioni non scusarti» mi accorsi che arrivò la mia fermata «Ci vediamo alle 19, a dopo Joongie» scesi dal bus, e solo quando stavo per entrare in camera mi resi conto di averlo chiamato con un soprannome. «Ah, cavolo!» esclamai in panico «Come posso guardarlo negli adesso?» a quello ci avrei pensato dopo, adesso dovevo cominciare a prepararmi per la festa.
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Un Amore con mille sfumature a Parigi
RomansaUna giovane adolescente di quasi 16 anni, ebbe la fortuna di trasferirsi da sola a Parigi, lontano dal suo passato grigio e privo di bei ricordi. Da un nuovo inizio alla sua vita in Francia, nella città dell'amore, Parigi. Si imbatterà in un ragaz...